
Il libro raccoglie e valuta in modo critico le informazioni sugli aspetti anatomici e medico-legali della Sindone di Torino, integrandoli con le osservazioni personali degli autori. L’approccio anatomico permette di descrivere l’antropometria (letteralmente, misurazione del corpo) dell’Uomo della Sindone, mentre l’indagine medica permette di formulare una possibile ipotesi sulle cause della sua morte.
Il volume è una meditazione spirituale sulla figura di Gesù di Nàzaret a partire dagli inizi del suo ministero pubblico in Galilea e dell'annuncio del regno di Dio. Lo stile discorsivo e agile coglie gli episodi del vangelo come il canovaccio di una "commedia dell'arte" che lascia spazio alla libera improvvisazione degli attori.
Combinando vari metodi interpretativi (storico, teologico, storico-sociale, psicologico e della semantica delle immagini), Gerd Theissen e Petra von Gemünden propongono una rilettura innovativa e originale del più importante testo teologico dell’apostolo Paolo, la Lettera ai Romani.
«L’interpretazione da noi proposta dell’Epistola ai Romani sostiene questa tesi: la Lettera contiene un programma di riforma del giudaismo antico. Paolo fu un riformatore del giudaismo: non intendeva istitui-re una nuova religione, ma rinnovare il giudaismo. In questa riforma fallì, ma egli divenne in tal modo l’architetto del cristianesimo».
Gerd Theissen, Petra von Gemünden
Seconda edizione Dopo il test radiocarbonico del 1988, gli scienziati responsabili si fecero fotografare con la data medievale scritta alla lavagna e seguita da un punto esclamativo; ora, il punto esclamativo deve essere riferito a una data del I secolo dopo Cristo. Fra le novità più interessanti risulta non solo che, in base a nuovi metodi di datazione meccanica e chimica, la Sindone è compatibile con il periodo in cui Gesù di Nazareth visse in Palestina, ma che fu anche un modello per l’iconografia numismatica bizantina a partire dal 692 d.C. Infatti chi incise le monete in quegli anni aveva appena sette probabilità su un miliardo di miliardi di coniare quel particolare volto di Cristo senza avere visto l’immagine sindonica. Gli studi scientifici sulla Reliquia fino ad oggi non riescono a fornire risposte conclusive sia sull’identità dell’Uomo che vi fu avvolto, sia sulla dinamica di formazione dell’immagine ivi impressa. La scienza umana deve ammettere i suoi limiti, ma gli studi continuano anche per sfatare ipotesi assurde ed errate conclusioni. Il libro non solo affronta questi temi in modo scientifico e il più possibile oggettivo, ma alla portata di tutti, conducendo anche il Lettore attraverso nuovi percorsi di ricerca.
Note sull'autore
Giulio Fanti è professore associato di Misure Meccanichee Termiche presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Padova. Dopo un’esperienza di strutture spaziali, anche di satelliti al guinzaglio e di analisi di immagini, ha indirizzato dal 1997 il suo interesse verso la Sindone per colmare alcune lacune soprattutto in riferimento all’immagine corporea ivi impressa, che risulta tuttora scientificamente inspiegabile. È stato il responsabile di progetti di ricerca universitari riguardanti la Reliquia più importante della Cristianità ed è a capo da più di 10 anni del gruppo Shroud Science. È autore di più di 170 lavori scientifici pubblicati anche su riviste internazionali. Sulla Sindone ha scritto otto libri e più di 50 lavori scientifici; è stato editore invitato per uno speciale scientifico sulla Sindone e relatore di numerose tesi di laurea in Ingegneria Meccanica. Pierandrea Malfi, è nato e vive a Venezia. Ha conseguito con lode la laurea magistrale in Ingegneria Meccanica presso l’Università degli Studi di Padova, discutendo una tesi sulla datazione meccanica di fibre tessili i cui risultati sono anche in pubblicazione su una rivista scientifica internazionale. Ha allestito e informatizzato il Museo di strumenti antichi di fisica “Antonio Maria Traversi” del liceo classico Marco Foscarini di Venezia, di cui è curatore scientifico da 10 anni.
Il saggio intende offrire uno studio completo sui racconti che il Vangelo di Marco riserva agli esorcismi, definendo, a partire da una rigorosa analisi esegetica, il loro apporto alle fondamentali polarità teologiche del secondo vangelo (cristologia, escatologia, soteriologia, discepolato).
Dopo un'introduzione che presenta una breve panoramica storica degli studi, la prima parte del saggio riguarda i quattro racconti marciani di esorcismo, mentre la seconda focalizza tre pericopi che forniscono le chiavi di lettura per la comprensione dell'attività esorcistica di Gesù.
La conclusione del saggio intende richiamare i risultati cui la ricerca è approdata, presentando il contributo che i racconti di esorcismo danno alla teologia marciana. Proprio la rilevanza di tali conclusioni permette di scorgere in questi racconti una «sintesi» del pensiero teologico dell’evangelista.
Sommario
Sigle e abbreviazioni. Prefazione. Introduzione. I. I racconti di esorcismo nel Vangelo di Marco. 1. L’uomo nella sinagoga di Cafarnao (Mc 1,21-28). 2. La «legione» nella regione dei geraseni (Mc 5,1-20). 3. La figlia della donna siro-fenicia (Mc 7,24-30). 4. Il ragazzo posseduto da uno spirito muto e sordo (Mc 9,14-29). 5. Conclusioni. II. Chiavi interpretative degli esorcismi. 1. Gesù tentato da Satana nel deserto (Mc 1,12-13). 2. La fine del regno di Satana (Mc 3,22-30). 3. Un esorcista imprevisto (Mc 9,38-40). 4. Conclusioni. Conclusione. Una «sintesi» della teologia marciana. Bibliografia. Indice delle citazioni bibliche. Indice degli autori.
Note sull'autore
Francesco Filannino, prete della diocesi di Trani-Barletta-Bisceglie, è vice-rettore del Pontificio Seminario Romano Minore dal 2015. Ha conseguito il baccalaureato in Teologia alla Lateranense e il dottorato al Pontificio Istituto Biblico.
Il vangelo di Matteo nella traduzione ufficiale della Conferenza episcopale italiana e in versione integrale, con ottanta commenti di papa Francesco.
In questa storia di Gesù di Nazareth, realizzata mescolando storia e spiritualità, teologia e poesia, Fulton Sheen mostra come la vicenda terrena di Cristo sia sempre attuale e capace di parlare anche all'uomo di oggi. Non si occupa di attualità, ma di verità eterne, valide in ogni epoca. Sebbene molti, vantandosi della propria ampiezza di vedute, paragonino Gesù ad altre grandi figure del pensiero e della religione come Buddha, Confucio, Lao-Tzè e Socrate, nessuno di loro è vero uomo e vero Dio. Anzi, mentre tutti gli altri dicono di indicare la via, Cristo è la via: l'unica possibile via di salvezza. Per poterlo incontrare, occorre farsi umili e piccoli come bambini e lasciarsi amare da Lui.
I Vangeli apocrifi sono stati redatti in epoche diverse, dal II al VII secolo: alcuni respirano il clima della Chiesa primitiva e dei testimoni che hanno ascoltato i seguaci di Gesù; altri vengono composti in seguito, in un tempo che si allontana da quegli eventi, e raccolgono narrazioni della tradizione orale che guardano soprattutto alle situazioni lasciate in sospeso dai quattro Vangeli canonici.
Gli Apocrifi del Nuovo Testamento nella presente edizione sono stati curati da Mario Erbetta e pubblicati da Marietti tra gli anni Sessanta e Ottanta del Novecento: si tratta di un’opera fondamentale che spazia non solo nella filologia e nella linguistica, ma anche nella tradizione giudaica e cristiana, nella letteratura rabbinica e patristica, nell’intricato mondo della gnosi e in quello della più classica esegesi biblica.
Sommario
Introduzione generale. 1. Canonico e apocrifo. 2. Forme e tipi: origine degli apocrifi del NT. 3. Formazione e affermazione del canone neotestamentario. 4. Chiesa e apocrifi; influsso, bibliografia e valore.
Testi affini e vangeli canonici. 1. Agrapha. 2. Papiri con frammenti di antichi vangeli apocrifi. 3. Vangeli giudeo-cristiani. 4. Vangelo di Pietro. 5. Vangelo degli Egiziani.
Vangeli gnostici e testi affini. 1. Scritti dei Dodici, dei Settanta, sotto il nome di apostolo o di santa donna. 2. Vangeli con autore del messaggio il Salvatore o con richiamo nel titolo a entità astratte o impersonali. 3 Vangelo con il nome di persona del VT. 4. Vangeli attribuiti a eresiarchi o con il nome dei loro seguaci. 5. Vangelo con il nome dei lettori.
Appendice
Note sull'autore
Mario Erbetta (1924-2002) è stato docente di Siro-caldeo, Greco biblico e Copto alla Pontificia Università Urbaniana. Filologo meticoloso, leggeva l’antico geroglifico e conosceva sumerico, semitico orientale e occidentale, copto, etiopico, armeno, arabo, aramaico, siriaco e persiano.
I Vangeli apocrifi sono stati redatti in epoche diverse, dal II al VII secolo: alcuni respirano il clima della Chiesa primitiva e dei testimoni che hanno ascoltato i seguaci di Gesù; altri vengono composti in seguito, in un tempo che si allontana da quegli eventi, e raccolgono narrazioni della tradizione orale che guardano soprattutto alle situazioni lasciate in sospeso dai quattro Vangeli canonici.
Gli Apocrifi del Nuovo Testamento nella presente edizione sono stati curati da Mario Erbetta e pubblicati da Marietti tra gli anni Sessanta e Ottanta del Novecento: si tratta di un’opera fondamentale che spazia non solo nella filologia e nella linguistica, ma anche nella tradizione giudaica e cristiana, nella letteratura rabbinica e patristica, nell’intricato mondo della gnosi e in quello della più classica esegesi biblica.
Sommario
1. Infanzia. 2. Passione. 3. Assunzione. 4. Appendice.
Note sull'autore
Mario Erbetta (1924-2002) è stato docente di Siro-caldeo, Greco biblico e Copto alla Pontificia Università Urbaniana. Filologo meticoloso, leggeva l’antico geroglifico e conosceva sumerico, semitico orientale e occidentale, copto, etiopico, armeno, arabo, aramaico, siriaco e persiano.
Inviato dal Senato in Palestina a presiedere le truppe di frontiera, Marcello Gallio dovrà eseguire la condanna a morte di un pericoloso ribelle sovversivo che ha minacciato di distruggere il tempio di Gerusalemme. Dopo la crocifissione si aggiudica ai dadi la sua veste, un indumento "insanguinato" che trema di una luce misteriosa, che gli ispira un senso di malinconia e di pace e un desiderio indomabile di conoscere la storia del suo possessore. Travestito da mercante di stoffe, Marcello inizierà un lungo pellegrinaggio che lo porta sui luoghi frequentati da Gesù fino ad arrivare a Roma dove scopre il regime di terrore di Caligola e gli inizi della persecuzione dei cristiani. Considerata una delle più attendibili ricostruzioni del Vangelo attraverso gli occhi di un tribuno romano, "La tunica", pubblicato per la prima volta nel 1942, ha consacrato Lloyd C. Douglas il più amato autore di romanzi storici del Novecento.
L’episodio marciano, che narra della guarigione di Bartimeo (Mc 10,46-52), si caratterizza per la sua ricchezza letteraria e la sua profondità spirituale. L’analisi proposta nella presente lectio divina dalla prof.ssa Iranzu Galdeano pone in evidenza le dinamiche vocazionali che qualificano il cammino di fede del credente e segnano le sue scelte di vita. Nella sua essenzialità, il racconto esprime l’attualità della ricerca di Dio e lo stupore della risposta di fede, che trasforma Bartimeo in un discepolo di Cristo.
AUTORE Iranzu Galdeano
(Pamplona - Spagna, 1974) ha conseguito la laurea in Nutrizione umana e Dietetica presso l’Universidad de Navarra (1995) e in Storia (2000). Dal 2000 al 2005 ha insegnato presso il Colegio Alcaste di Logroño (Spagna), nel dipartimento di Storia, Geografia ed Economia. Ha conseguito la licenza e successivamente il dottorato in Teologia Biblica nel 2016 presso la Pontificia Università della Santa Croce di Roma (2016), dove insegna materie bibliche. Tra i diversi contributi, ha pubblicato: “Mira que envío mi mensajero delante de ti...”. La caracterización narrativa de Juan Bautista en el evangelio según Marcos (Madrid 2019).
Secondo il racconto dei Vangeli, Gesù, dopo l'Ultima Cena, si ritira nei pressi di un piccolo campo poco fuori Gerusalemme: è il Getsemani, l'orto degli ulivi. Alla testa di un gruppo di uomini armati, arriva Giuda che indica Gesù ai soldati baciandolo. Questo bacio è divenuto il simbolo dell'esperienza straziante del tradimento e dell'abbandono. Ma anche i suoi discepoli e Pietro stesso, il più fedele tra loro, tradiscono il Maestro lasciandolo solo. Nella notte del Getsemani non c'è Dio, ma solo l'uomo. È lo scandalo rimproverato a Gesù: aver trascinato Dio verso l'uomo. La notte del Getsemani è la notte dove la vita umana si mostra nella sua più radicale inermità. In primo piano c'è l'esperienza dell'abbandono assoluto, della caduta, della prossimità irreversibile della morte e della preghiera. La notte del Getsemani è la notte dell'uomo.