Il presente commentario di Matteo si focalizza principalmente su due punti: il rispetto assoluto e prioritario del testo, nella sua specifica caratterizzazione, con una traduzione il più fedele possibile all'originale greco; l'articolazione e la dinamica narrativa del Vangelo. Il commento viene svolto attraverso l'esegesi scientifica del testo e privilegia l'esame dei vari riquadri che man mano la configurazione narrativa evidenzia. L'attenzione viene riposta anche sulle peculiari ricorrenze dei termini più significativi, nel costante confronto con i risultati già ottenuti nei numerosi precedenti lavori.
I Vangeli letti da Papa Francesco. In quattro volumi, tutti i Vangeli commentati, passo dopo passo, ripercorrendo tutte le tappe della vita e della predicazione di Gesù dai diversi angoli di visuale proposti dagli evangelisti Marco, Matteo, Luca e Giovanni. Un modo per avvicinarsi al nucleo decisivo della Parola cristiana mettendolo in rapporto con i problemi, i dubbi, le aspettative del mondo di oggi. Una lettura per ogni giorno, per i momenti decisivi della vita, per le pause di meditazione. Un’opera utile per chi è alla ricerca, per chi vuole affrontare per la prima volta i Vangeli, per chi vuole capire meglio il magistero del Papa, per la lectio di ogni fedele cristiano e per i sacerdoti.
Un incontro che cambia la vita! Ecco cosa è successo, secondo il Vangelo di Giovanni, a Nicodemo in una notte ventosa. Un libro per chi si avvicina per la prima volta alla lettura del Vangelo di Giovanni. Qui potrà trovare le chiavi di lettura per affrontare la teologia giovannea: la rinascita da acqua e spirito, l’innalzamento del Figlio dell’uomo, la vita eterna donata tramite la fede in Gesù. L’autore invita a entrare nella storia e nel personaggio di Nicodemo, come se ognuno fosse lì con Gesù, ora, in una notte ventosa. E così, partendo dal testo, passaggio dopo passaggio, sarà come scalare una montagna fino a godersi la vetta dove la visuale apre su un orizzonte senza limiti!
"L'autore ci mette di fronte un "singolarissimo impegno": sua intenzione è convincerci a realizzare l'impegno di "evangelizzare con la vita", di proclamare in tutto il mondo le realtà offerte e realizzate da Gesù. Ciascuno di noi, dunque, si "pieghi" con attenzione su questo lavoro paziente e minuzioso, guadagnandosi questo desiderio e questo augurio: l'amicizia cristiana che l'autore ci offre ci confermi nella perseveranza e nella pratica delle verità incontrate leggendo le sue parole che sono dono del Padre al quale chiediamo di poter maturare il buon frutto evangelico che glorifica-gratifica Dio e che dilata il bene della Chiesa nel mondo.
Descrizione
Il volume propone qualche esempio di lectio divina sul Vangelo di Matteo. «Si alzò e lo seguì» (Matteo 9,9) è la risposta dell’evangelista all’iniziativa totalmente gratuita di Gesù. Miserando atque eligendo, il Maestro passò accanto a Levi/Matteo, ne ebbe misericordia, e lo chiamò a seguirlo. La medesima esperienza la fece parecchi anni dopo un giovane, di nome Jorge, il futuro Papa Francesco. Forse il testo di Francesco che rappresenta al meglio questa esperienza intensissima della misericordia di Dio è Amoris Laetitia, l’Esortazione apostolica postsinodale firmata il 19 marzo 2016. Per questo ne viene proposto in Appendice qualche commento sull’educazione alla gioia dell’amore.
Biografia
Enrico dal Covolo
Salesiano, è dottore in Lettere classiche presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e in Teologia e Scienze Patristiche presso l’Institutum Patristicum Augustinianum. Professore emerito di Letteratura cristiana antica greca, il 9 ottobre 2010 è stato consacrato Vescovo titolare di Eraclea.
Nel trattare della rivelazione, la "Dei Verbum" descrive il processo della storia della salvezza che sfocia nella «pienezza dei tempi» quando lo stesso Figlio di Dio viene a comunicare gli insondabili misteri di Dio agli uomini. Il documento si sofferma in particolare sulla rivelazione nella nuova alleanza, contenuta specialmente nei vangeli. Partendo dalla persona e dalla predicazione di Gesù Cristo, il testo sottolinea i punti di convergenza fra il Gesù della storia e il Cristo della fede , in uno sforzo per mettere in risalto il rapporto fra storia e teologia. L'interesse per questi argomenti era già presente agli inizi del XX secolo, come si desume dalla ricerca che mise in moto la critica moderna, specie nelle altre confessioni cristiane. Il documento "Sancta Mater Ecclesia" ha sancito, a pieno titolo, il ruolo dell'esegesi cattolica contemporanea nello studio della figura di Gesù nei Quattro Vangeli.Nel presente studio si mostrerà ogni vangelo con le caratteristiche proprie, a confronto con gli altri. Ci limiteremo ai tre primi, chiamati sinottici, perché permettono di essere contemplati insieme in tre colonne, fornendo una visione d'insieme che in greco si chiama appunto sinossi. Si menzionerà qualche volta anche il Quarto vangelo, in relazione con gli altri tre. Il suo stile è letterario diverso, perché presenta una concezione teologica di Gesù più esplicita di quella dei sinottici.
Alla sua prima pubblicazione, nel 1982, questo volume apparve subito come l'opera estremamente originale e innovativa che con il passare del tempo avrebbe finito per diventare uno dei testi fondamentali di quel filone di studi - la critica letteraria applicata ai testi biblici - allora agli albori ma che tanto successo avrebbe conosciuto negli anni seguenti. Obiettivo dichiarato del suo Autore era portare avanti, da un lato, un'analisi attentissima e "anatomica" dei meccanismi letterari che rendono tanto potente il Quarto Vangelo sul piano retorico, utilizzando quelle che allora erano le conquiste più recenti della critica letteraria "secolare"; dall'altro un tentativo di riconciliare attraverso queste metodologie la dimensione storica del testo con la sua imprescindibile componente artistica. Recuperando la consapevolezza della dimensione letteraria del testo, Culpepper si proponeva di superare le insidie tanto di un "letteralismo superficiale" quanto di un approccio illuministico alla verità storica, nonché la conseguente dicotomia fra storia, intesa come racconto, e verità: adottando una mentalità il più possibile vicina a quella della comunità in cui il Vangelo si è sviluppato, è l'idea di Culpepper, il dualismo viene facilmente superato. Anatomia del quarto Vangelo si preoccupa quindi di analizzare Giovanni nella sua forma definitiva di racconto. In un discorso meticoloso, articolato e ben documentato sulle caratteristiche narratologiche del testo evangelico Culpepper passa in rassegna con rigore scientifico gli elementi costitutivi del racconto e l'impatto che essi hanno sul lettore: la figura del narratore, il tempo del racconto, la trama, i personaggi, il commento implicito e il lettore implicito sono presi in esame ed analizzati in altrettanti capitoli, costruendo così un trattato approfondito e onesto, informato e arricchito da metodologie che pur nate in contesto "secolare" si sono rivelate oltremodo utili anche per la comprensione del testo sacro.
Charles de Foucauld vive la virtù del nascondimento, a Nazaret prima e poi a Tamanrasset. La sua dedizione alle piccole cose, il desiderio di mettersi in gioco e di scoprirsi come “fratello universale”, la sua tensione al martirio e la realizzazione di questo stesso non emergono che lentamente, dal quotidiano stare all’ultimo posto, amando Dio e amando tutto ciò che Dio gli pone dinnanzi. Le meditazioni raccolte in questo libro, sulle pagine dei vangeli di Matteo, Marco e Luca, risalgono al biennio 1897-1898: anni in cui fratel Charles si pone davanti alla Parola di Dio in ricerca del senso delle tre virtù teologali: fede, speranza, carità. Qui l’attenzione è posta sulla carità, nel suo duplice manifestarsi, quale misericordia di risposta a Dio e misericordia verso l’uomo e tutte le creature. Ne viene una lettura illuminante, in cui quotidianamente, anche noi con fratel Charles, possiamo avvicinarci al mistero dell’amore di Dio e del prossimo.
«Per me, anche dopo tanti anni di frequentazione del quarto Vangelo, molta parte di esso rimane enigmatica e perciò sono stato subito attratto dalle tue pagine che permettono di rileggere in maniera nuova questo vangelo denso di misteri. L'applicazione sistematica delle luci che provengono da una riflessione sulle caratteristiche del testo permette di riproporre interrogativi antichi in maniera nuova.» (dalla lettera di Carlo Maria Martini all'autore)
Il volume analizza le ricorrenze letterarie del numerale nel corpus paulinum con lo scopo di rilevarne l'impatto retorico (in relazione ai sostantivi di riferimento) nella trama argomentativa delle singole sezioni in cui è attestato. Ciò consente una ri-lettura della teologia di Paolo a partire da questo paradigma, finora inesplorato nella sua interezza di genere.I primi tre capitoli sono dedicati all'analisi esegetica e all'interpretazione retorica del numerale. Le singole ricorrenze sono analizzate con particolare dovizia filologica e lessicografica tenendo conto del contesto prossimo e remoto e, soprattutto, della sua funzione retorica. Ogni capitolo, infine, si chiude con osservazioni conclusive che si propongono di offrire i risultati del lavoro svolto e di indicare le implicazioni (teologiche, cristologiche, pneumatologiche, antropologiche, ecclesiologiche, etiche, escatologiche) del numerale.
Fedeli allo stile di Cesario, le 19 Omelie del Commento all’Apocalisse fondono contributi e suggestioni che il vescovo di Arles trasse da Padri diversi attraverso una rielaborazione che conduce sempre a una nuova, originale, riflessione. Molto attento alla problematica liturgico–sacramentale e alle sue implicazioni pastorali, il Commento tralascia la lettura storico–millenaristica di Apocalisse (il quando e il come degli eventi narrati nello scritto), sottolineandone invece il simbolismo in una chiave che, anche passando per il richiamo penitenziale, ha a cuore di delineare un itinerario di salvezza.
"La prima parte del Vangelo di Luca offre alcune delle pagine più belle del Nuovo Testamento. Pagine note, eppure sempre nuove come accade ogni volta che si dà spazio all'ascolto credente della Parola di Dio. Sono pagine di fronte alle quali non si può rimanere indifferenti e neutrali, pagine che presentano incontri decisivi con il Dio della Misericordia che si rivela nel Figlio Gesù e, continuamente, si rende presente nella storia e nella nostra vita. Secondo Dante Luca è "lo scriba della mansuetudine di Cristo"; non dimentichiamo questo particolare nell'ultimo scorcio dell'Anno del Giubileo straordinario della Misericordia. L'evangelo di Luca fa emergere -di capitolo in capitolo - la forza e il "mistero" della Persona di Gesù e della sua Parola potente che porta a tutti salvezza, perdono, riconciliazione. Dall'annuncio dell'angelo a Zaccaria e Maria ai canti di lode del Benedictus e del Magnificat, dagli episodi di vocazione e missione a quelli di conversione e guarigione, è tutto un susseguirsi di momenti che si compiono, cambiano e trasformano le persone perché innanzi a Dio "mio Salvatore" - il Signore della storia che si fa presente - non è possibile non dire, sull'esempio di Maria, il nostro "eccomi!" (dalla Prefazione di Francesco Moraglia)