
Raccolta di riflessioni sul Vangelo e il denaro.
In questo agile testo incontriamo la figura di Paolo nelle quattro stagioni della sua vita: il persecutore, il convertito, l'apostolo, il martire.
Nelle sue lezioni giovanili Heidegger ha confrontato la sua fenomenologia ermeneutica con l'analitica esistenziale cristiana condotta da San Paolo. Gli esiti di questo confronto non andarono perduti ma li ritroviamo sviluppati negli scritti della maturità. I motivi sono molteplici: l'opportunità del confronto tra la filosofia greca e l'esistenza cristiana; la necessità di elaborare una filosofia della religione a partire dall'analisi di una esperienza religiosa fattuale; la possibilità di istituire un metodo ermeneutico-fenomenologico basato sull'esperienza originaria della religiosità.
Il volume contiene un qualificato saggio di Friedrich-Wilhelm von Herrmann - discepolo e collaboratore di Heidegger - e i contributi di B. Casper, di U. Regina, di P. De Vitiis e di A. Molinaro, che ne approfondiscono e ampliano le tematiche.
Questo libro canta una speranza: Dio ci attende tutti al punto più basso dello sprofondamento scavato in noi dalle delusioni e dalla crudeltà della vita. Là l’uomo, come Giacobbe, lotta con Dio, perché entrambi si cercano.
Noi non siamo capaci di amare Dio, perché non sappiamo che Dio ci ama. E non sappiamo che Dio ci ama perché non lo amiamo. Questo è il circolo vizioso al quale la Rivelazione cerca di sottrarci.
Nel 1° capitolo ci si riferisce alla Bibbia, Antico e Nuovo Testamento, per riuscire a capire che Dio ci ama, e soprattutto in che modo folle, inimmaginabile e persino opprimente egli ci ama.
Nel 2° capitolo si vede invece che, malgrado le apparenze, noi non lo amiamo, e che di conseguenza non sappiamo amarci gli uni gli altri, così come non sappiamo amare realmente la vita, la felicità o qualunque altra cosa con fedeltà, condannati in un certo senso ad essere intimamente insoddisfatti finché non avremo trovato il Salvatore.
Nell'ultimo capitolo, infine, si cerca di capire in che modo noi giungiamo ad amare Dio nonostante tutto: perché «ciò che è impossibile agli uomini è possibile a Dio» (Lc. 18,27), ed egli riesce ad ottenere - per quali vie misteriose? - che noi l'amiamo perché comprendiamo il suo amore, e che, amandolo, penetriamo sempre più nell'ardente oscurità dal fondo della quale usciremo per sempre in piena luce...
Quarto volume della collana "Sacra Pagina", un commentario al Nuovo Testamento opera di un gruppo internazionale di biblisti cattolici. Scopo della collana è presentare una solida analisi critica dei testi senza compromettere la sensibilità per il significato religioso. Questo studio si concentra sul progetto narrativo del Quarto Vangelo e analizza l'influenza che la storia in esso narrata ha avuto sui suoi lettori. Concepito per un pubblico che va ben oltre la cerchia di lettori del primo secolo, il Vangelo di Giovanni parla ai cristiani di tutti i tempi e li chiama a operare, una volta per sempre, la più importante scelta di vita.
Se Dio esiste non può essere ostaggio della cultura o dell'erudizione, deve essere comprensibile nella sua esistenza anche per chi non ha familiarità con dotte argomentazioni di carattere strettamente filosofico e scientifico. Attraverso le storie concrete delle persone, queste pagine fanno emergere come Dio sia inscritto nell'interiorità di ogni uomo e come e perché oggi non se ne trovi più traccia. Cos'è il male? Perché il dolore? Perché l'amare? Dove trovare il senso di ogni nascere per capire ogni morire? Dov'è Dio in questa "oscura selva" dell'umanità? L'uomo è in "sé stesso" prova dell'esistenza di Dio, molto più di tutto ciò che lo circonda, perché "egli stesso" è la via a Dio.
La storia della passione di Cristo nell'orizzonte della storia della passione del mondo, nella intensa meditazione di due grandi teologi.
Un libro di lavoro e di lettura, completato da brani letterari, commenti e retrospettive storiche.
Marco ci conduce a rispondere, insieme a Pietro, alla domanda "Chi è Gesù di Nazaret?". Gesù è il Cristo, cioè l'atteso di Israele e, si potrebbe aggiungere, l'atteso di ogni uomo che custodisce nel cuore una speranza. Ma poi, nella seconda parte del Vangelo, Marco ci aiuta ad andare oltre le nostre attese. Gesù, infatti, si presenta come colui che supera e spezza nello stesso tempo tutti gli schemi umani; è il messia, ma il messia sofferente; ha un rapporto unico con Dio ma questo rapporto si rivela pienamente solo nel momento della sua passione e morte.
«Accade talvolta che il cristianesimo venga assimilato ai miti e considerato un relitto del passato, destinato a scomparire con il tempo; è parso allora bene a me, povero cristiano, di esporre per ordine il racconto della fede: la memoria, la promessa, la legge con cui la fede dà forma all' esperienza dell'uomo. Spero di testimoniare così che il vangelo di Cristo è uno stimolo a vivere umanamente, non un impedimento; che provoca ad aprirsi agli altri con fiducia, non a chiudersi nella torre d'avorio delle proprie convinzioni; che sollecita ad amare e non odiare, a perdonare e non a vendicarsi, ad accettare lealmente la verità così come s'impone alla ragione e non a deformarla per paura o per interesse».