Il cammino della ricerca scientifica comporta un dialogo aperto ad ogni confronto perché la gioia della verità possa essere sempre più il riflesso della luce di Dio, che risplende nell'intelligenza umana. L'espressione "Veritatem inquirere" è un invito pressante a indagare nella ricerca della verità. Questo permette di conoscere più a fondo come si è espresso un autore o che cosa è racchiuso in una formula, segno - a sua volta - di una cultura e di una forma celebrativa del mistero cristiano. Il volume invita a sollevare lo sguardo sui primi cinque secoli toccando due argomenti per ogni periodo e riservandone uno per il quinto. E mentre la Presentazione offre il quadro circa la ripresa della collana e il senso della ricerca, la Postfazione invita al confronto tra i contributi dell'Autore e l'ambito specificamente cultuale, con tutto ciò che tale ambito comporta. L'Indice dei Nomi denota un orizzonte molto ampio dei termini della ricerca, e insieme un'occasione per proseguire negli intenti focalizzati e in altri appena accennati. Nella Veritatis gaudium papa Francesco invita ad assumere una formazione accademica garantita da un «impegno generoso e convergente verso un radicale cambio di paradigma, anzi ... verso una coraggiosa rivoluzione culturale». E questa potrà avvenire qualora si attivi «una vera ermeneutica evangelica per capire meglio la vita, il mondo, gli uomini». Si tratta in definitiva «non di una sintesi, ma di una atmosfera spirituale di ricerca e certezza basata sulle verità di ragione e di fede». Sono parole che invitano a continuare con coraggio e ampiezza di orizzonti culturali nell'impegno del veritatem inquirere.
Alla luce dei grandi cambiamenti linguistici, la Bibbia è ancora un testo attuale? Gli autori dimostrano come i mutamenti culturali non mettano fuori gioco la Bibbia che, anzi, pone alla luce tutta la sua contemporaneità, esalta il suo singolare modo di significare la realtà e di trasformarla. La Bibbia è Parola viva in cui, anche l'uomo di oggi, riesce a trovarne il significato nella sua quotidianità. Un testo che pone in evidenza il carattere assolutamente originale e unico del modo di operare del linguaggio biblico. Attraverso una rassegna storico-critica del mutamento linguistico, gli autori dimostrano come il linguaggio biblico rimane significativo sempre e sia qualcosa di assolutamente unico e autentico nella storia dell'umanità.
Le riflessioni-meditazioni su Maria, scritte da Enrico Masseroni durante i molti pellegrinaggi mariani compiuti come guida spirituale, accompagnano il lettore, ripercorrendo le vicende bibliche di Maria, il cui pellegrinare terreno è la traccia di ogni pellegrinare umano. Dalla partenza coraggiosa verso l'ignoto, connotato dal fiat, al percorso accanto alla vita pubblica di Gesù, alla passione e morte in croce del Figlio, fino alla risurrezione e all'attesa dello Spirito Santo e dell'avvio della Chiesa nascente. I capitoli brevi, ma incisivi, iniziano con una citazioni biblica, cui segue il commento dell'Autore e una breve preghiera conclusiva.
Le pagine del Qohelet e del Cantico dei cantici, due brevi libri sapienziali della Bibbia, offrono al lettore una penetrante riflessione sull'esperienza umana del domandare, del cercare e dell'amare. Tutto passa, eppure qualcosa resta, permane, dura: l'esperienza della precarietà di una bolla di sapone, fragile e luminescente nell'effimero del suo istante; l'esperienza di un amore che sfida il limite della morte, perché in esso avvampa una fiamma segreta; l'esperienza di un corpo che diviene paesaggio da attraversare, architettura da abitare, nei giorni dello splendore e nelle notti della nostalgia.
Il volume è il frutto di un itinerario di ricerca condotto negli anni dal Gruppo di lavoro Ecclesia-Israel - di cui i curatori fanno parte - attorno alla questione teorica e pratica della sostituzione della Chiesa a Israele. Tale ricerca si è sviluppata attraverso indagini relative alle origini cristiane e a snodi significativi della lunga durata delle posizioni teologiche e socio-politiche sottese. In questa sede si è preferito adottare la terminologia inglese supersessionism, che copre il largo spettro della problematica nella pubblicistica attuale per quanto attiene sia alla dimensione teologica e del dialogo ebraico-cristiano, sia alla storia delle idee e alle ricadute di carattere politico e identitario.
James Dunn, uno dei più rispettati e prolifici biblisti del nostro tempo, ha pubblicato le sue ricerche sulle origini del cristianesimo in numerosi commentari, testi e saggi. In questo volume di facile accesso, destinato a un pubblico largo e nondimeno frutto di uno studio cinquantennale, Dunn si dedica a delucidare qual è la testimonianza resa a Gesù in tutto il Nuovo Testamento, dal Vangelo secondo Matteo fino all'Apocalisse di Giovanni. Il movimento cristiano, i cui scritti sono rappresentati dai vangeli canonici, dagli Atti e dalle lettere, ha avuto inizio con il racconto su una figura storica e precisa, le cui parole e le cui azioni erano evidentemente diverse dalla norma quanto basta per suscitare attenzione. Ecco allora che questo Gesù secondo il Nuovo Testamento punta continuamente a riscoprire la meraviglia di quei primi testimoni e, così, arricchisce di molto la nostra stessa comprensione di Gesù. Prefazione di Rowan Williams.
Quante volte ci è capitato di dire: «Credo in Dio, ma...»? Quanti «ma» nascono come sospetti verso Dio davanti alle contraddizioni della vita, come perplessità, come dubbi in grado di mettere in crisi la nostra fede? Eppure, le risposte della fede le abbiamo tutte nella Sacra Scrittura. In questo calendario perenne, ogni giorno c'è un dubbio e una risposta: in certi mesi, la risposta è tratta da versetti della Scrittura, in altri mesi, è tratta dalle parole dei santi, in altri, dalla preghiera liturgica.
Inesauribile è la tematica relativa all'Eucaristia. Dalla dimensione biblica a quella storica, dalla realtà liturgica a quella spirituale, dai riflessi nella cultura e nei vari contesti dell'arte e dell'architettura, il mistero eucaristico rivela insieme a una diffusa complessità anche la capacità di realizzare quell'incontro unico tra Dio e il suo popolo nelle variegate pieghe della storia e dell'animo umano. Ed è proprio un incontro con la storia della salvezza quello dispiegato nei diciassette percorsi di conoscenza e di approfondimento del mistero eucaristico, racchiusi nel volume. A partire dalla più antica testimonianza sull'Eucaristia, l'Autore offre un itinerario attraverso il metodo della lectio divina. Muovendosi da quanto prefigurato già nel libro della Genesi, si attraversa l'intera vicenda storico-salvifica per giungere fino alle prospettive offerte dal libro dell'Apocalisse. Icona portante e filo conduttore è l'episodio di Emmaus che costituisce il costante punto di riferimento, come metodo e come contenuti, per chiunque voglia riconoscere il Maestro «nello spezzare il pane».
"La Divina Commedia" rappresenta da sempre un punto d'incontro sublime tra Fede e Poesia. Ma la fecondità della penna poetica di Dante, la sua capacità di disegnare un universo onirico potente dalle mille sfaccettature non si possono comprendere se non si leggono alla luce del Catechismo e della dottrina Cattolica. In questo viaggio attraverso le terzine dantesche, l'autore mette in evidenza la perfetta corrispondenza tra verità cristiana e rielaborazione poetica, mostrando come il tesoro del Magistero cattolico si ritrovi interamente nella "Divina Commedia". Quasi un Compendio del Catechismo in versi, si potrebbe definire: prima ancora che poeta, Dante si rivela uomo di fede profonda, consapevole che la ricerca appassionata e sincera di Dio trova pieno compimento solo nel seno materno della Chiesa Cattolica.
Le pagine con cui Lefebvre, guardando alla storia passata e recente, smaschera l'ipocrisia di chi spasima per difendere una famiglia ritenuta in pericolo, sono nitide nella loro semplicità. Così come la franchezza con cui l'autore mette a nudo la complessità e finanche le contraddizioni della Bibbia nel momento in cui si parla di famiglia; impossibile dunque impiegare il testo biblico per costruire slogan propagandistici. La Scrittura, refrattaria ad ogni appiattimento ideologico, chiama a riappropriarsi delle sue pagine nella loro interezza e carica provocatoria. Chi ha il coraggio di seguire le tracce della famiglia nella Bibbia, con onestà e pazienza, trova la vita con la sua multiforme varietà. Le pagine bibliche ripercorse da Lefebvre sono cibo per lettori curiosi, disponibili a lasciarsi mettere in discussione; non offrono certezze già note, ma conducono in terreni inesplorati, territori da saper abitare con stupore e fiducia. Dalla Prefazione di Benedetta Rossi La Bibbia non smette di pensare, di rimettere in discussione ciò che sembrava acquisito, di chiamarlo ad un significato più ricco. Quando parla di famiglia, punta a inglobare quelli e quelle che sembravano inadeguati agli statuti familiari. Vi lascio dunque entrare in questo libro, come si entra in un laboratorio in cui nulla è ancora completato, come si entra in un luogo di riunione nel quale i dibattiti sono attesi. Philippe Lefebvre
Timoteo è uno dei collaboratori più fedeli ed importanti per Paolo. Dopo essere stato aggregato al team missionario in At 16,1-5, egli non cessa di accompagnare Paolo nelle tappe importanti del suo lavoro apostolico. Viene menzionato nei successivi capitoli degli Atti degli Apostoli come testimone dell'ingresso dei gentili nella chiesa. Preso atto delle varie difficoltà in cui vivono le comunità cristiane, Paolo lo manda affidandogli la responsabilità di risolvere la pesante situazione, i problemi che sorgono nelle comunità cristiane o almeno per far pervenire le raccomandazioni dell'Apostolo. Nel bilancio degli anni successivi, possiamo notare la crescita della sua responsabilità, tanto che Timoteo, giorno dopo giorno, riceve l'autorità, il rilievo e un ruolo importante all'interno delle comunità. Così, in vari momenti della sua vita, Timoteo cresce nella sua responsabilità e secondo le Lettere Pastorali diventa il successore dell'Apostolo.
Se sei alle prime armi con la Sacra Scrittura, se cerchi una guida facile e attraente al testo biblico, se sei giovane di anni o di cuore, se vuoi imparare a tradurre la Parola di Dio nel concreto della vita allora questa Bibbia è per te: più di 900 box di commento e 300 illustrazioni ti aiuteranno a conoscere con la mente e con il cuore la Parola di Dio, a pregarla da solo, nei gruppi biblici e in comunità a viverla in questo nostro tempo. Età di lettura: da 7 anni.