Che cos'è il timor di Dio? Spesso questo atteggiamento è recepito alla stregua di un sentimento di riguardo, legato alla soggezione provata di fronte a qualcosa - a Qualcuno - di più grande, verso il quale non è possibile altro che stupore, devozione e riconoscenza; altre volte viene assimilato all'inquietudine generata dall'antico monito "Dio ti vede!", che porta in sé qualcosa di misterioso e più strettamente minaccioso. Oltre il rispetto e senza paura, accompagnati da Qohelet - acuto e sensibile sapiente dell'Antico Testamento - in questo testo cerchiamo invece di individuare una possibile rilettura e applicazione del timor di Dio, lasciandoci guidare da ciò che egli osserva e descrive nel suo lungo e attento meditare, fino alla sintesi con cui afferma che «Chi teme Dio riesce bene in tutto» (Qo 7,18).
Marco, vissuto tra la prima e la seconda generazione cristiana, è stato il primo a scrivere, in una prospettiva di fede, la storia di Gesù, dall'inizio del suo ministero terreno fino alla fine: una storia breve, tre anni al massimo, essenziale, stringatissima, in cui ogni parola è soppesata e meditata, e nessuna è casuale e tanto meno superflua. Questa storia che cosa vuol dire e dice a noi, uomini e donne del terzo millennio e come interpretare un testo biblico? Paolo Ricca ci offre un esempio di come far rivivere e cogliere il significato pieno della Bibbia che da 2000 anni nutre credenti di tutto il mondo.
In questo libro Carlo Maria Martini svolge il compito alto e paterno di maestro di vita spirituale e di preghiera. Il primo segno della sua abilità e competenza, nell'assumere questo ruolo, è che egli non dà nulla per scontato: dalla opportuna posizione del corpo alla gestione dei propri pensieri e sentimenti, dalla conoscenza dei diversi tipi di dialogo con Dio all'ascolto della Parola, dal respiro della preghiera adulta e consapevole al vigore della carità operosa che, egli insegna, è l'esito felice di una spiritualità autentica. Per gustare la gioia dell'incontro con Dio e trarne le energie di cui abbiamo bisogno per una vita migliore.
Il messaggio del libro di Giona è la rivelazione di un amore che non è patrimonio di nessuno, ma che si dona a tutti gratuitamente. L'uomo è sempre meschino ed egoista, ma Dio vince l'uomo, ogni suo atteggiamento, ogni sua concezione religiosa, nell'atto del suo amore. La meditazione che qui viene offerta è una lettura vasta e viva di questo libro della Bibbia, non appesantita da note o apparati tecnici, è un'esperienza di vera lectio divina, compiuta nella grande linea patristica e monastica. È proprio questo meditare in un contesto cultuale che, lontano da un commento allegorico o, ripresenta un genere di lettura mistagogica e traduce in termini attuali una grande esperienza di uso antichissimo, che faceva meditare un libro della Sacra Scrittura nell'oggi ecclesiale.
Un'edizione della Bibbia Tabor: elegante e innovativa, con copertina soft touch ed elastico. Robusta e resistente, ideale da portare sempre con sé. In un volume unico, con testo integrale disposto su due colonne: note brevi, indice analitico, sussidi e appendici. Le introduzioni e le note completano il testo. Rilegata, questa Bibbia è pensata per i giovani e per chiunque voglia portare sempre con sé le Sacre Scritture.
Gli Autori di questo nuovo Commento, Germano Lori, Francesco Giosuè Voltaggio e Mattia D'Ambrosi, meritano la beatitudine promessa al lettore liturgico di Apocalisse, perché la loro opera, ponderosa e minuziosa, riesce a chiarire e a illuminare il testo e i suoi simboli, per chi voglia conoscerne la bellezza e il contenuto di speranza. Questo commentario sarà così prezioso non solo per gli studiosi dell'Apocalisse, che fortunatamente stanno aumentando in questi ultimi cinquant'anni, ma anche per i lettori curiosi di essere accompagnati a comprendere un libro biblico sempre attuale perché segue quella trama con cui il Signore tesse la storia del mondo: tra il Bene che giunge da Lui e il Male, prodotto di scarto di quella bellissima realtà che è la libertà degli uomini e mistero di iniquità, che il Maligno costantemente, ma inutilmente, intreccia per contrastare l’opera luminosa dell'Onnipotente.
dalla prefazione di Mons. Nazzareno MARCONI
Il dramma dell'epoca digitale è negarsi la possibilità di parlare di Dio. Esaudite le domande per spiegare il mondo, si scoprono ancora inquietudini nel cuore e la consapevolezza di non sapere a chi rivolgersi. Se la scienza ha esaurito le risposte e non esiste un Dio a cui porre le domande, come affrontare le questioni fondamentali dell'esistenza? Se la Scrittura è universale non può non fornire delle risposte. Edoardo Mattei suggerisce che una «teologia del digitale» è realizzabile, offrendone una lettura biblica, che urge in un tempo in cui il digitale è intorno a noi, plasma la nostra vita e condiziona la cultura e l'etica.
Questo libro si rivolge a chiunque abbia fatto esperienza della malattia nell'arco della propria esistenza o a chi ne sia stato in qualche modo coinvolto. Si rivolge, quindi, a tutti. Di qui la domanda stringente dell'essere umano sul perché del dolore, della sofferenza e del male. Con Giobbe, Paolo, ma soprattutto attraverso l'incontro di Gesù con i malati - L'indemoniato di Gerasa, I lebbrosi, L'epilettico indemoniato, La donna guarita, Il buon samaritano, Il paralitico di Cafarnao, Il cieco nato, Maria di Magdala... - gli Autori mostrano che la Bibbia è sempre una risposta sapiente alle domande esistenziali dell'uomo e della donna. Comprendere questi interrogativi è una preziosa indicazione per essere "prossimo" a chi è malato. Di più: è una rivelazione, uno sguardo alternativo sulla realtà umana.
Oggi leggiamo un Paolo di seconda mano, un Paolo filtrato da due millenni di letture cristiane, che hanno sovraccaricato il suo testo di luoghi comuni, immagini distorte e caricature. Paolo ha così assunto una reputazione sgradevole: l'apostolo dottrinario, irascibile, intollerante, antifemminista, antigiudaico... Dobbiamo assolutamente tornare al Paolo di Paolo. Leggere Paolo attraverso i suoi testi. E allora ci rendiamo conto che la fama che gli viene attribuita è smentita da un serio esame del suo discorso. Nel corso dei secoli, Paolo è diventato vittima dei suoi lettori. È urgente tornare alle sue parole ardenti e vivificanti. La lettura delle parole dell'apostolo è essenziale per chiunque voglia definire l'identità del cristianesimo.
Testi di studiosi e pastori attingono alle teorie femministe, queer, decostruzioniste e utopiche, alle scienze sociali e ai discorsi storico-critici per offrire una lettura della Scrittura come non si era mai fatto. L'attenzione è rivolta sia al modo in cui la lettura da prospettive contestuali influisce sulla lettura e sull'interpretazione dei testi biblici, sia al modo in cui i testi biblici hanno influenzato e influenzano le comunità LGBTQ+. Un testo rivoluzionario, rigoroso, che dà un nuovo volto della Sacra Scrittura.
Uno volume illustrato, ricchissimo di notizie su tutti gli aspetti di vita nella Palestina agli inizi dell'era cristiana. I testi si ispirano a documenti storici dell'epoca su usi, mestieri, vita civile e religiosa. I disegni vivaci e originali, le carte geografiche, le fotografie della Terra Santa e delle scoperte archeologiche più significative degli ultimi cinquant'anni fanno di questo libro un'opera davvero per tutti.
Tra i numerosi testi sull'arte cristiana disponibili sul mercato non ce n'è uno che affronti in modo sistematico e analitico gli episodi o i personaggi della Bibbia raffigurati; spesso poi ci troviamo di fronte a opere impegnative anche dal punto di vista economico, più per studiosi del settore che per appassionati dell'arte e della Scrittura. Questo è il settimo di una serie di volumi che offre le chiavi di lettura dell'arte cristiana, vista come "riscrittura per immagini" della Bibbia. Il testo ripercorre i passi dei Vangeli che propongono le parabole di Gesù e analizza con dovizia di particolari il modo con cui esse sono state "messe in scena" da artisti di ogni epoca.