
In una società in cui molte persone alle prese con le diete, e in bilico tra anoressia e bulimia faticano a trovare un rapporto equilibrato con il cibo, parlare di digiuno potrebbe sembrare fuori luogo. Eppure è proprio la pratica del digiuno, antica e diffusa in tutte le religioni, che aiuta l’uomo a ritrovare un rapporto innocente con gli alimenti.
Questo libro, dal taglio originale e nato dall’esperienza dell’autore, propone la pratica del digiuno non come una penitenza ma come un’arte che porta al benessere del corpo, alla felicità dello spirito e che avvicina a Dio. Il digiuno come cammino di conversione e come invito alla festa.
«Ti voglio bene» espressione inquinata.
Come l’aria delle nostre città.
«Ti voglio bene» espressione limpida.
Come il cielo spazzato dal vento.
«Ti voglio bene» vuoto a perdere.
Ciascuno vi mette dentro il proprio egoismo.
«Ti voglio bene» pieno a rendere.
Ciascuno vi mette dentro la propria vita.
«Ti voglio bene» parola fuori corso.
La usano i falsari dei sentimenti.
«Ti voglio bene» moneta preziosa.
Da spendere fino all’ultimo spicciolo.
Un'occasione preziosa per celebrare la memoria di un grande maestro, che è stato punto di riferimento e guida per molti credenti, e per meditare brani di grande spessore, espressione di un cammino umano e cristiano davvero singolare.
Pare ormai accertato che la struttura psicologica del bambino si formi già dal grembo materno. Francis e Judith MacNutt sono convinti che circondare un bambino in attesa di nascere con preghiera, amore e serenità, abbia un profondo e benefico effetto sulla sua personalità e sulla sua salute.
Supportato dall'esperienza diretta degli Autori e dalla più recente documentazione scientifica, il libro accompagna e guida i genitori in attesa che, nella preghiera e nella pace, possono trasmettere in dono un influsso positivo sul loro figlio e prepararlo all'ingresso nel mondo e nella comunità dei credenti.
Dieci anni di scambi epistolari, tra il 1954 e il 1965, accompagnati da visite reciproche, progetti e confidenze, che mettono in luce i molti aspetti comuni del percorso esistenziale di Albert Schweitzer e l'Abbe' Pierre.