"Sa Santo Padre, che cos'è un Papa?" Chiese un monsignore in un giorno di nuvole a Pio X. "È un cardinale che ha finito di desiderare la morte del Papa". Papa Sarto scosse la testa, sorrise, poi si ribellò. "Che Dio ti perdoni questa cattiveria". Un attimo dopo, ripensandoci, rideva... Amico di piccoli e grandi personaggi, spettatore di avvenimenti trascurabili e sconvolgenti, l'autore in questo diario annota vicende vissute, a volte come testimone, a volte come partecipe privilegiato. Capitato per una serie di coincidenze in Vaticano si accorge di aver messo piede in un mondo iridescente e affascinante, dietro una facciata lucida e levigata. Un mondo che può essere penetrato se ci si presta al gioco sottile delle mezze parole, delle mezze confidenze, di un dialogo sovente interrotto dai puntini sospensivi. La forma da lui usata, quella delle rapide annotazioni, gli consente di mantenere discrezione e riserbo, limitandosi a provocare i giudizi di quanto osserva. Ne viene fuori il racconto della vita di oltre un quarto di secolo scivolata fra stanze, logge, cortili di questo piccolo grande universo che esercita la sovranità spirituale su più di un miliardo di cattolici. Un quarto di secolo che ha inciso profondamente all'interno sia della Chiesa (si pensi al Concilio Vaticano II e al postconcilio), sia sul resto del mondo.
Nonostante il crescente pluralismo culturale e religioso, la Chiesa cattolica resta una presenza profondamente radicata nel tessuto sociale italiano e ben visibile anche sulla scena pubblica. Nel dibattito sui valori è spesso terreno di scontro, ma anche punto di riferimento non solo per i credenti. Come si spiega tutto questo? E come sono cambiate, dal dopoguerra a oggi, la Chiesa e la società italiane? Tre sono gli snodi attorno ai quali è organizzato il volume: le diverse stagioni del cattolicesimo italiano prima e dopo il Concilio vaticano II; la rilevanza della dimensione organizzativa, fra territorio e personale religioso; la ricchezza dei mondi cattolici che ruotano attorno all'istituzione ecclesiale, dai gruppi e movimenti alle manifestazioni della religiosità popolare, ai campi di impegno più di frontiera.
Le proposte raccolte in questo libro affrontano molti temi ardui e complessi nella prospettiva di raggiungere la strada di una pacifica convivenza in cui raccontarsi per riconoscersi possa diventare la prima regola per una vera democrazia.
DESCRIZIONE: Nel 1949, dall'alto della Porta della Pace celeste (Tian'anmen), Mao Zedong proclamò la nascita della Repubblica popolare cinese: per i cattolici in Cina iniziò un periodo tormentato che giunge fino ad oggi. Attraverso fonti inedite in lingua cinese, francese, inglese, italiana, Chiesa cattolica e Cina comunista ricostruisce per la prima volta in chiave storica le vicende del cattolicesimo cinese dal 1949 al 1962 e dell'atteggiamento del Vaticano verso la Cina negli anni più difficili della guerra fredda. Dopo che i missionari stranieri furono tutti espulsi, vescovi, sacerdoti e fedeli di nazionalità cinese si trovarono sotto un potere politico che imponeva loro l'inserimento in strutture "autonome" da interferenze esterne e sottoposte al controllo del partito. Aderendo al Movimento delle Tre Autonomie, dovevano dare vita ad una Chiesa cinese indipendente, rompendo ogni rapporto con credenti stranieri. Molti si rifiutarono, andando incontro a persecuzioni, violenze, arresti, ma, dopo qualche anno, una parte di quelli che nella prima ora avevano opposto un netto rifiuto alle pressioni del potere politico accettò, almeno apparentemente, di coHaborare. il libro ricostruisce in particolare la nascita e gli sviluppi dell'Associazione patriottica dei cattolici cinesi, un unicum nella storia della Chiesa cattolica contemporanea tuttora al centro dei contrasti tra la Cina e il Vaticano.
ELISA GIUNIPERO svolge attività di ricerca in Storia contemporanea pressò l'Università degli Studi di Milano. Ha curato il volume Chiesa cattolica e mondo cinese tra colonialismo ed evangelizzazione (1840-1911) ed è autrice di articoli e saggi sulla storia della Cina contemporanea, in particolare sulla rivolta dei Boxers e sui rapporti tra Cina ed Europa nei secoli XIX e XX.
Non tutti i tedeschi furono delle SS o dei persecutori durante la dittatura nazista. Numerosi furono i cristiani, sacerdoti e laici, che in nome della loro fede avversarono gli ideali nazionalsocialisti. Come gli ebrei ed altre vittime della dittatura, essi pagarono con la vita la loro fedeltà alla democrazia e alla libertà.
Su incarico della Conferenza Episcopale Tedesca, nel desiderio di mantenere viva la memoria di questi oppositori al regime che per i cristiani sono anche dei martiri, monsignor Helmut Moll ha raccolto, diocesi per diocesi, delle schede biografiche dei principali testimoni cristiani messi a morte dai nazisti. Ne emerge il ritratto nuovo di una Chiesa cattolica che, a sua volta, pagò un pesante tributo al regime hitleriano.
Il volume raccoglie foto di Gottfried Köngzen, Raymund Biedenbach, Theodor Helten, Otto Müller, Randolph Freiherr von Breidbach-Bürresheim, Joseph Roth, Heinrich Ruster, Elvira Sanders-Platz, Siegfried Fürst, Hermann Joseph Wehrle, Kurt Huber, Walter Klingenbeck, Friedrich Ritter von Lama, Ludwig Freiherr von Leonrod, Christoph Probst, Max Ulrich Graf von Drechsel, Gerhard Hirschfelder, Wolfgang (Fritz) Rosenbaum, Friedrich Lorenz, Mirjam (Elisabeth) Michaelis.
Helmut Moll, nato nel 1944, ha compiuto gli studi di teologia e storia a Bonn, Tubinga, Roma, Ratisbona e Münster, laureandosi nel 1973 a Ratisbona con il professor Joseph Ratzinger. Sacerdote dal 1976, dal 1984 al 1995 ha prestato servizio presso la Curia romana. Dal 1993 è consultore presso la Congre gazione delle cause dei santi; dal 1998 è delegato per le cause di beatificazione e canonizzazione presso l’arcidiocesi di Colonia. È inoltre delegato della Conferenza episcopale tedesca per il martirologio del XX secolo.
Si tratta di un libro sull’intera teologia protestante, vista come in un lampo nella sua evoluzione storica e contenutistica, a partire dalla preriforma di Hus e Wycliff fino alle teologie contemporanee della speranza proposte da Moltmann e Panennberg.
Il testo è semplice e scorrevole per incoraggiare chi è digiuno di questi temi ad accostarsi ad essi con fiducia e a comprendere le affascinanti evoluzioni della storia, dalla preriforma alla teologia post-dialettica.
Il discorso si evolve per medaglioni, ma con un nesso logico continuo ed esplicito.
In occasione del Secondo anniversario della morte di don Luigi Giussani, avvenuta a Milano il 22 febbraio 2005, le Edizioni San Paolo propongono una edizione completa in cofanetto della storia di Comunione e Liberazione di Massimo Camisasca. I tre volumi ripercorrono le vicende del movimento ecclesiale, dalla sua nascita dal 1954 al 2005. In particolare: I volume, Comunione e liberazione: Le origini (1954-1968); II volume, Comunione e Liberazione: La ripresa (1969 -1976); III volume, Comunione e Liberazione 1976-1984: Il riconoscimento (1976-1984) Appendice 1985-2005. Cinquant’anni di storia italiana, civile ed ecclesiale, raccontati in modo piacevole e corredati di una ricca documentazione e fotografie.
Massimo Camisasca è nato a Milano nel 1946. È stato ordinato prete nel 1975. Ha fondato la Fraternità Sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo, di cui è superiore generale. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato Comunione e Liberazione. Le origini (1954-1968) (20012), Comu nione e Liberazione. La ripresa (1969-1976) (2003), Comunione e Liberazione. Il riconoscimento (1976-1984) (2006), Il tempo che non muore (2001), La sfida della paternità. Riflessioni sul sacerdozio (2003) e Questa mia casa che Dio abita. Riflessioni sulla vita comune (2004), Passione per l’uomo. I passi della missione cristiana (2005).
Godolphin D’Arcy Osborne fu ambasciatore inglese presso la Santa Sede nel periodo che va dagli ultimi anni di Pio XI alla fine della seconda guerra mondiale. Durante il conflitto fu costretto, come tutti gli altri ambasciatori di paesi in guerra contro l’Italia, a rifugiarsi in Vaticano. Il grande storico inglese Owen Chadwick ha preso spunto dal Diario del diplomatico per ricostruire e interpretare alcuni dei passaggi chiave di quel periodo: l’opposizione di Pio XI agli opposti totalitarismi, il conclave e l’elezione di Pio XII, i rapporti con le diverse potenze, l’ostilità nazifascista nei confronti della Chiesa, lo scoppio della guerra, i complotti per far cadere Hitler, la persecuzione e la deportazione degli ebrei, l’occupazione tedesca dell’Italia, i bombardamenti su Roma, la vita quotidiana in Vaticano, la liberazione.
Il reverendo William Owen Chadwick, nato il 20 maggio 1916, è un celebre storico inglese specializzato in storia della Chiesa. È fratello del reverendo professore Henry Chadwick, anch’egli noto storico della Chiesa, e del diplomatico sir John Chadwick. È stato insignito di numerose onorificenze (cavaliere dell’impero britannico, ordine di merito). È autore di numerosi volumi: sul papato e la sua formazione, su lord Acton, sulla secolarizzazione del pensiero e della cultura europei, sulla riforma, sulla Chiesa d’Inghilterra.
È la prima biografia di Ratzinger pubblicata dopo la sua elezione, la prima che racconta la sua azione pastorale fino agli avvenimenti più recenti del Pontificato. Ripercorre a volo d'uccello l'ampio arco di 78 anni della vita del papa: un'esistenza intensa, raccontata con stile rapido e avvincente sulla base di fonti autobiografiche, studi e saggi monografici, articoli, siti internet. Non si tratta di uno studio scientifico per gli studiosi, ma di un'esposizione divulgativa, accessibile al lettore comune.
Il libro offre una sintesi della vicenda del papato in epoca tardoantica e medievale, dalla cristianizzazione dell'impero romano al XV secolo, seguendone lo sviluppo sia all'interno della chiesa cattolica sia in rapporto alla società laica nel suo complesso. Soffermandosi sulle figure dei papi più significativi, viene così illustrato il graduale processo attraverso cui si definiscono, in sede teorica e nel concreto, il ruolo e le prerogative specifiche del pontefice romano in seno alle istituzioni ecclesiastiche. E inoltre preso in esame il rapporto che il papato ebbe con l'altra autorità universale, l'impero, dapprima romano-cristiano e bizantino e poi occidentale (da Carlo Magno a Federico Il), nel lungo contenzioso per stabilire a chi spettasse la supremazia su tutta la società cristiana. Infine l'autore tratteggia la particolare configurazione che il papato romano assunse alla fine dell'età medievale, dopo lo scontro con la nuova realtà politica delle monarchie nazionali, il conflitto con le tendenze conciliariste all'interno della chiesa e la prima costituzione di un vero e proprio "stato territoriale" pontificio nel cuore della penisola italiana.