Il volume presenta: un ampio profilo biografico di Ignazio di Loyola; la "novità" che la Compagnia di Gesù ha rappresentato nella storia della vita religiosa all'interno della Chiesa; la spiritualità della Compagnia di Gesù; un profilo di Alberto Hurtado, gesuita cileno del Novecento, recentemente canonizzato da Benedetto XVI; una breve storia della Compagnia di Gesù.
La morte di Giovanni Paolo II e l’elezione al pontificato di Benedetto XVI hanno riportato l’attenzione del mondo intero, e non solo dei cattolici, sul ministero di servizio e di comunione che s’incarna nel vescovo di Roma. Ancor oggi il papato è insieme punto di riferimento per la comunione ecclesiale e causa di divisione e dissenso tra i cristiani. Qual è il suo attuale significato? Che ruolo è chiamato a svolgere per l’avvenire in una Chiesa finalmente riconciliata?
L’autore riflette sul ministero petrino del vescovo di Roma alla luce di quanto espresso nell’enciclica Ut unum sint, nello sforzo di rispondere all’invito in essa contenuto di studiare insieme le forme in cui tale ministero potrebbe realizzare un servizio d’amore riconosciuto da tutti i cristiani. In particolare indaga quanto i documenti del dialogo interconfessionale dicono intorno al ministero di comunione universale del vescovo di Roma. Pur di valore ineguale, tali testi hanno grande interesse perché costituiscono le prime elaborazioni di una teologia cristiana capace di tenere conto delle posizioni delle diverse confessioni e di conciliarle in un’espressione dottrinale comune.
Il senso dello studio è quindi quello di proporre una sintesi di tale teologia per una migliore comprensione dei punti acquisiti e delle difficoltà che sussistono, in vista di un impegno concreto nelle Chiese per una piena riconciliazione di tutti i cristiani.
Sommario
Introduzione. 1. Il ministero petrino del vescovo di Roma: un dono incarnato nella storia. 2. I documenti del dialogo ecumenico che trattano del ministero di comunione del vescovo di Roma. 3. I dati biblici relativi al ministero petrino richiamati nei documenti del dialogo ecumenico. 4. Il ministero petrino del vescovo di Roma nel corso della storia. 5. I presupposti per la presa in considerazione del servizio petrino del vescovo di Roma da parte delle diverse Chiese cristiane in un’ecclesiologia di comunione. 6. Il vescovo di Roma può essere riconosciuto dalle grandi Chiese storiche come punto di riferimento visibile per la comunione della Chiesa universale. 7. I problemi legati all’esercizio del servizio petrino del vescovo di Roma: il diritto divino e la giurisdizione ‘ordinaria’ e ‘immediata’. 8. Il ruolo del vescovo di Roma in materia dottrinale e il problema dell’infallibilità. 9. Il rinnovamento del ministero papale.
Note sull'autore
Giovanni Cereti è stato ordinato sacerdote nel 1960, dopo la laurea in giurisprudenza conseguita all’Università di Genova nel 1956. Ha esercitato il ministero pastorale a Genova, a Bouar (Repubblica Centrafricana) e a Roma, dove attualmente è rettore della chiesa di San Giovanni dei Genovesi in Trastevere. Dottore in teologia dogmatica alla Pontificia Università Gregoriana, è stato docente di ecumenismo e di dialogo interreligioso in diversi atenei e istituti teologici, fra i quali l’Istituto di Studi Ecumenici di Venezia e la Facoltà teologica Marianum di Roma. Nel 1976 ha iniziato il cammino della Fraternità degli Anawim e nel 1980 ha fondato la sezione italiana della World Conference of Religions for Peace, movimenti di cui è ancora responsabile.
Il cofanetto contiene la ristampa anastatica del volume di Giuseppe De Marchi: Le Nunziature Apostoliche dal 1800 al 1956 -pubblicato nel 1957- e il volume di Antonio Filipazzi: Rappresentanze e rappresentanti pontifici dalla seconda meta del XX secolo.
Per quattro anni 2800 vescovi provenienti da tutto il pianeta si sono impegnati a rafforzare le basi dottrinali e pastorali dell'evangelizzazione. È importante per ogni uomo di buona volontà conoscere i frutti di questi scambi, riflessioni, decisioni e preghiere che animarono questo concilio determinante per la vita della chiesa. Il cardinale Poupard, testimone diretto e poi profondo analizzatore di questo evento straordinario ce ne dà una profonda e viva lettura d'insieme, fornendo una sicura chiave interpretativa dei documenti conciliari. In particolare fa vedere come, grazie al Vaticano II, la chiesa, in cammino e in dialogo con il mondo di oggi, sia in grado di affrontare le sfide del 2000, con i grandi mutamenti, spesso sconvolgenti, che caratterizzano i vari continenti.
Destinatari
Per chi voglia approfondire lo studio e la comprensione di quell'evento straordinario.
Autore
Il card. Paul Poupard presente alla solenne apertura dei lavori del Concilio Vaticano II, ha svolto il suo servizio al fianco di Giovanni XXIII e Paolo VI. Nel 1979 è stato eletto ausiliare dell'arcivescovo di Parigi. Il 27 giugno 1980, Giovanni Paolo II lo ha chiamato ad assumere la carica di Pro-Presidente del Segretariato per i non credenti. Creato cardinale, dal maggio 1985 è stato Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo con i non credenti e dal 1988 è Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura.
Il periodo compreso tra gli ultimi anni del '400 e la fine del '700 rappresenta un'età densa di avvenimenti storici, culturali, artistici. Anche per la storia e la vita della Chiesa si tratta di un periodo "epocale": basti pensare all'attività di evangelizzazione nei diversi continenti; alle Riforme protestanti e cattoliche; al dibattito tra Chiesa e scienza e il "caso Galileo"; alla nascita di nuove Congregazioni e istituzioni, come Propaganda fide, per l'educazione religiosa. Gli Autori ripercorrono tutto questo arco di tempo, evidenziando soprattutto l'evolversi della men talità, dopa pratica religiosa e della morale, del rapporto tra le istituzioni ecclesiastiche e gli Stati europei, il rapporto della Chiesa con l'arte e la cultura. Un saggio scientifico, ma che, per la capacità divulgativa dei due Autori, permette per la prima volta anche ad un pubblico più vasto di approfondire un'età segnata da cambiamenti crociati, che avranno conseguenze profonde nell'età contemporanea.
Fin dall'inizio della sua storia la Chiesa ha conosciuto fioriture di radicalità, incarnate nei vari ordini religiosi che ne hanno rinnovato la vita. A partire dal XX secolo tale rigoglio spirituale si èsviluppato anche all'interno di movimenti e nuove comunità in cui per la maggior parte laici, ma pure chierici e religiosi, si impegnano in un'intensa vita spirituale di comunione. Dal grande incontro della Pentecoste 1998 in Piazza San Pietro, intorno a papa Giovanni Paolo II, la vita di tali aggregazioni ha ricevuto nuovo slancio, anche nella reciproca collaborazione, che si estende rinnovata fino a oggi. I saggi contenuti in questo volume tracciano il profilo di tali movimenti, cogliendone, pur nella molteplicità e diversità di carismi, la finalità comune: «partecipare responsabilmente alla missione della Chiesa di portare il Vangelo di Cristo come fonte. di speranza per l'uomo e di rinnovamento per la società» (lettera apostolica Christi/ideles laici, 29).
Il Dizionario affronta il periodo compreso tra l’inizio della predicazione del Savo-narola e l’istituzione di Propaganda Fide (1494-1622). Poco più di cento anni che con le riforme protestanti e cattoliche segnano drammaticamente la storia dell’Occidente cristiano. Ponendo fine all’u-nità religiosa, tale periodo ha modellato un’Europa diversa, con un Nord protestante e un Centro-sud cattolico. Il Dizionario, frutto del lavoro di trentaquattro Autori, si compone di 450 voci che presentano sinteticamente, ma con rigore scientifico, gli eventi, i personaggi, le istituzioni ecclesiastiche, la religiosità popolare, la teologia e la storia sociale del periodo segnato dalle riforme cattoliche e protestanti. Uno strumento di facile e prima consultazione per capire e storicizzare le grandi questioni del XVI secolo.
Il volume (circa 1.400 colonne, 210 voci) presenta in modo complesso ed esaustivo il Buddhismo nella sua genesi e nel suo sviluppo storico. Una serie di voci, ampie e articolate al loro interno, mette in rilievo i principali aspetti della tradizione letteraria, rituale, cultuale, antropologica e della riflessione teorica buddhiste, nel quadro della storia della critica filologica e antropologica (si vedano, ad esempio, oltre alle ampie voci fondamentali Buddha e Buddhismo, le voci: Letteratura buddhista, Filosofia buddhista, Etica buddhista, Tempio buddhista, Stûpa, culto dello, Anno religioso buddhista, Concili buddhisti, Cosmologia buddhista, Culto e pratiche di culto buddhiste, Dharma buddhista, Iconografia buddhista, Meditazione buddhista, Monachesimo buddhista, Pellegrinaggio buddhista, Religione popolare buddhista, Sacerdozio buddhista, Samgha, Sûnyâ e Sûnyatâ, Vinaya). Notevole spazio viene riservato allo sviluppo religioso nelle varie regioni dell’Asia e oltre (India, Tibet, Cina, Corea, Giappone, Sud-Est asiatico, ma anche, più di recente, il mondo occidentale), agli ordini e alle scuole e correnti buddhiste antiche e moderne (ad esempio, oltre alla fondamentale voce Scuole buddhiste, si vedano: Chan, Mâdhyamika, Mahâsiddha, Sarvâstivâda, Sautrântrika, Terra Pura, Theravâda, Zen). Il volume è inoltre ricco di voci, sintetiche e puntuali, dedicate a figure rappresentative della tradizione buddhista antica e moderna. Le bibliografie di ogni voce sono riviste e completate dai curatori, con particolare attenzione alla segnalazione precisa delle edizioni originali e delle eventuali traduzioni italiane.