Come incontrare la Verita' senza cadere negli inganni del pensiero umano.
E' un libro straordinario, questo di Robert Spaemann. Un libro filosofico su Dio - il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe e di Gesu' Cristo - che tocca nel profondo le nostre inquietudini e i temi piu' scottanti della nostra epoca.
Questo studio riveste un grande valore ecumenico, perchè riconduce al centro trinitario della fede molte affermazioni decisive della Chiesa cattolica (su Sacra Scrittura, Tradizione, Magistero, Sacramenti, Virtù Teologali, sessualità, famiglia, politica, ecc.).
Questo libro ha lo scopo di studiare i fondamenti dottrinali dell'identità cristiana, divisi in tre parti che sono state rispettivamente chiamat: "A immagine di Dio in Cristo"; "Figli di Dio in Cristo per lo Spirito Santo"; "Chiamati alla santità in Cristo e nella Chiesa".
Il presente volume raccoglie gli atti del X Convegno Internazionale della Facoltà di Teologia della Pontificia Università della Santa Croce, svoltosi il 9-10 marzo 2006, sul tema "La natura della religione in contesto teologico". Di fronte al crescente interesse per il rapporto tra le diverse religioni - al plurale - si è cercato di approssimarsi al concetto di religione - al singolare - per tentare di coglierne le caratteristiche definitorie, con un approccio intenzionalmente interdisciplinare. Dalla considerazione contemporaneamente fenomenologica, filosofica e teologica del tema, si è cercato di mettere in evidenza lo specifico cristiano, al fine di verificare quanto la pretesa di universalità e la capacità di rispondere agli interrogativi profondi dell'uomo siano essenziali per il concetto stesso di religione, in quanto singolare che fonda ogni uso plurale del termine. L'opera è suddivisa in una prima parte, che raccoglie le relazioni al congresso (L. Romera, E. dal Covolo, J. Daugherty, P. Sequeri, H. Bürkle, M. Introvigne, G. Tanzella-Nitti, P. O'Callaghan), concepite come percorso sia storico che concettuale; ed una seconda parte, che include le comunicazioni al congresso, organizzate in tre gruppi principali: approccio storico-filosofico, approccio biblico-patristico, approccio teologico.
L'amicizia con Karl Barth ed Ernst Fuchs
I rapporti con Martin Heidegger e Rudolf Bultmann
La stima critica per l'ex collega tubinghese Joseph Ratzinger
Uno dei maggiori teologi del Novecento racconta se stesso e il proprio pensiero: uno spaccato teologico degli ultimi cinquant'anni e un'affascinante "autointroduzione" all'opera di un grande autore tra appassionata fede evangelica, vivida curiosità intellettuale e lucido impegno ecumenico.
Dalla quarta di copertina:
Uno dei maggiori teologi del Novecento racconta se stesso e il proprio pensiero, offrendoci uno spaccato teologico degli ultimi cinquant'anni e un'affascinante "autointroduzione" alla sua opera.
Dalla scoperta dell'evangelo e della chiesa nel clima plumbeo della DDR alla prestigiosa cattedra a Tubinga, la carriera del grande studioso attraversa la cultura della seconda metà del xx secolo, animata da passione di fede e vivida curiosità intellettuale.
Limpide pagine in cui rivivono l'amicizia con Karl Barth ed Ernst Fuchs, i rapporti con Martin Heidegger e Rudolf Bultmann, la stima critica per l'ex collega tubinghese Josef Ratzinger, l'appassionata appartenenza evangelica e il lucido impegno ecumenico.
Il legame profondo tra il Sacramento dell'Eucaristia e la persona di Gesu Cristo viene in questo testo approfondito in tutta la sua dimensione teologica. Seguire Gesu va al di la della semplice imitazione. Significa seguirlo non solo come si segue un maestro e un modello, ma come si segue un uomo, percorrendone le orme, facendo cio che egli fa e cio che dice di fare, identificandosi in lui. Arriviamo qui ad un livello piu profondo della realta cristiana, legato a tutto l'insieme dogmatico dell'incarnazione e della redenzione, in particolare al fatto che Cristo e vivo ancora oggi, in maniera reale, benche spirituale e nascosta.Il cristiano e chiamato ad unirsi alla persona viva di Gesu e ad instaurare con lui un'intimita, un'appartenenza, caratteristiche del rapporto discepolo-maestro, rivivendone, giorno dopo giorno, i consigli e le direttive.
La necessita' di intendere l'esperienza a partire dal costituirsi di una tensione relazionale tra spirito e assoluto. Un'interpretazione dell'esperienza che muove da una presa di posizione nei confronti della problematica religiosa dell'esistenza. La ricerca si articola attorno a due questioni: a) se sia possibile accertare la presenza di un Dio nella sensibilita', se cioe' la relazione fra spirito e assoluto vada intesa nel senso di un'immanenza ontologica di Dio che sia riconosciuta come tale dallo spirito; b) in connessione con tale questione, se la dottrina dell'analogia entis possa essere difesa. Il lavoro e' caratterizzato da un forte impegno speculativo che si concretizza come confronto critico con l'orientamento dell'immaterialismo.
L'obiettivo del saggio è quello di comunicare e rendere accessibile ad un pubblico di “non addetti ai lavori” il significato essenziale del discorso teologico, di un discorso, cioè, la cui parola e intelligenza hanno origine dall'esperienza di Dio che si fa nella sequela di Gesù come comunità di discepoli. Di qui il filo rosso che disegna il percorso di queste “lezioni”: Dio che si dice in Gesù Cristo, così dicendo se stesso e noi in sé. Piero Coda approfondisce alcune nozioni fondamentali (che costituiscono l'oggetto della disciplina che si suole chiamare teologia fondamentale) riguardo alla conoscenza di Dio - come possiamo conoscere Dio? attraverso quali vie? -; alla rivelazione che Egli fa di sé in modo pieno e definitivo nella storia in Gesù; allo Spirito Santo; alla Trinità e alla storia della sua esperienza e comprensione cristiana da sant'Agostino ad oggi. Il discorso si fa più “attuale” nell'ultima parte in cui si delinea il significato teologico delle diverse religioni nel disegno di Dio, e dunque in rapporto a Gesù e alla Chiesa, e si spiega l'importanza e il metodo del dialogo tra la Chiesa e le religioni.
Le riflessioni teologiche nate dall'evangelo
I teologi ortodossi, gli eretici e gli scismatici
Antichità, Medioevo e Riforma
La storia dei dogmi di Adolf von Harnack è un grande classico che va molto al di là di una semplice indagine storica, inaugurando la "modernità teologica", una nuova età "postdogmatica", alla riscoperta della semplicità del cristianesimo delle origini purificato dalle scorie.
Massimo storico del cristianesimo nel primo Novecento, Harnack ha legato il suo nome a un particolare metodo di analisi storica, la storia del dogma, la cui principale espressione è l'omonimo manuale in tre volumi pubblicato in Germania negli anni 1886-1890.
Secondo Harnack, la nozione di dogma, assente nell'insegnamento di Gesù e nel Nuovo Testamento, è legata a uno specifico percorso storico, caratterizzato da forme di pensiero e schemi argomentativi ellenistici, al cui interno la chiesa delle origini ha formulato le proprie espressioni dogmatiche. Per Harnack, la teologia cristiana non deve quindi considerare alla stregua del dato biblico tali formulazioni.
Redatto negli anni 1889-1891, questo compendio è una felice sintesi di metodo, tesi e argomentazioni di uno dei più grandi intellettuali cristiani dell'età contemporanea.
«Un uomo di spirito è un uomo di Dio, qualunque sia la sua professione o confessione, anzi quali che siano le sue opinioni in materia di religione. Come Faust, e il Doktor Faustus di Thomas Mann, un uomo di spirito ha sempre il suo paziente, meditabondo esegeta, il suo Zeitblom, che coglie le luci e le fiammate di un lungo fuoco e le conserva, alimentandole di domande nutrite di un amorevole intelligenza e una lunga familiarità, e in qualche modo forse anche salva l'opera di una vita raccogliendola nei solidi scaffali di una monografia. Bisogna essere grati a Battista Rinaldi, che offre ai quei lettori che già si erano imbattuti in qualche opera di Abramo Levi l'occasione di vedere intero il disegno cui ogni opera appartiene e anche il profilo della vita, degli incontri, delle esperienze e delle speranze che hanno nutrito quelle opere. E a quelli che ancora non le hanno lette procura mille ragioni per farlo, e qualche centinaio di pagine di riflessione; non solo di puntuale commento alle pagine di Levi, ma anche di interrogazione radicale sulla natura della fede "al guado della modernità"» (dalla Prefazione di Roberta De Monticelli)
L'individuazione di criteri filosofico-teologici in grado di chiarire cosa si debba intendere per "religione" è divenuto oggi un compito irrinunciabile. A differenza del passato, il contesto odierno è segnato da una crescente incertezza al momento di dover riconoscere i caratteri essenziali di una religione e valutarne i rapporti con la filosofia, la cultura, la società civile. Da tale dibattito non è esente lo stesso cristianesimo, il quale si trova nella necessità di contribuire a chiarire cosa sia una religione. Il volume che il lettore ha fra le mani si propone di offrire significativi elementi per questo chiarimento, attraverso capitoli di scansione sia storica sia sistematica.