Descrizione dell'opera
Con la costituzione dogmatica Dei Verbum, il concilio Vaticano II intendeva «proporre la genuina dottrina sulla divina Rivelazione e la sua trasmissione, affinché per l’annunzio della salvezza il mondo intero ascoltando creda, credendo speri, sperando ami» (n. 1). Sulla linea tracciata da queste parole redatte dai Padri conciliari, il manuale presenta e spiega alcuni concetti e metodi che stanno alla base della teologia, ma che talora vengono dati per scontati.
Nella prima parte prende in esame l’iniziativa salvifica di Dio, definita da secoli ‘divina Rivelazione”: come l’hanno compresa i due concili vaticani, come l’hanno elaborata i teologi, come il farsi della Rivelazione nella comunità credente dà origine alla Tradizione.
Nella seconda parte affronta la trasmissione della Rivelazione: il sacro deposito affidato alla Chiesa; gli aspetti che costituiscono la Bibbia in ‘Sacra’ Scrittura, diversa da ogni altro testo; i concetti di ispirazione e canonicità; infine la nozione di ermeneutica, che implica anche i riferimenti alla Tradizione e al magistero.
Sommario
Introduzione. 1. L’iniziativa salvifica di Dio. A. La Rivelazione divina. B. Modelli di rivelazione. C. La Parola di Dio diventa parola scritta e parola trasmessa. 2. «Un solo sacro deposito della Parola di Dio affidato alla Chiesa». D. La sacra Scrittura. E. La Tradizione. F. Mutua relazione tra la Tradizione e la sacra Scrittura. G. Il magistero vivo della Chiesa. Schemi. Indici.
Note sull'autore
Donath Hercsik, nato nel 1965, gesuita dal 1985, ha compiuto gli studi di filosofia e teologia a Monaco di Baviera, Francoforte e Parigi. Dal 2001 è professore di teologia fondamentale e moderatore del primo ciclo della Facoltà di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma. Oltre a numerosi saggi e articoli su riviste specializzate e su La Civiltà Cattolica, ha pubblicato i volumi: Jesus Christus als Mitte der Theologie von Henri de Lubac, Verlag Josef Knecht, Frankfurt a.M. 2001 e Die Grundlagen unseres Glaubens. Eine theologische Prinzipienlehre, LIT-Verlag, Münster 2005 e ha curato la sezione Rivelazione e Tradizione in: Teologia Fondamentale. vol. 2. Fondamenti. A cura di Giuseppe Lorizio, Città Nuova Ed., Roma 2005, 235-281.
Come è giunto il cattolicesimo, con le sue credenze e le sue pratiche, ad essere quello che è attualmente? Questa vivace presentazione spiega che cosa è tipicamente cattolico, senza perdere di vista gli altri cristiani e le altre religioni. Un’introduzione al cattolicesimo autorevole e accessibile per il lettore moderno.
Dalla quarta di copertina:
Come è giunto il cattolicesimo, con le sue credenze e le sue pratiche, ad essere quello che è attualmente? Questa presentazione vivace e leggibile fornisce un’introduzione aggiornata a tale questione, spiegando che cosa sia tipicamente cattolico senza perdere di vista gli altri cristiani e le altre religioni. Gli autori percorrono la storia per sintetizzare le caratteristiche attuali del cristianesimo cattolico e le principali prove che si trova ad affrontare nel terzo millennio. Esponendo le questioni in maniera nuova ed originale, essi rendono giustizia all’eredità cattolica e mostrano che il cattolicesimo è una fede dinamica e vivente. Ben strutturato, altamente informativo e scritto con chiarezza, il libro non elude le questioni scottanti – come il ministero delle donne e il dialogo con le altre religioni – e la parte negativa della vicenda. O’Collins e Farrugia esplorano le sfide che impegnano i cattolici e gli altri cristiani e affrontano le questioni morali contemporanee. Questo libro è un’introduzione al cattolicesimo autorevole e accessibile per il lettore moderno.
«Può essere letto con profitto e godimento come una testimonianza alle grandi verità e ai temi centrali del cristianesimo storico. Un risultato superbo» (Rowan Williams, arcivescovo di Canterbury).
«Nella loro impressionante rassegna delle tradizioni cattoliche passate e presenti, i padri O’Collins e Farrugia esibiscono un’immensa cultura e offrono una visione complessiva davvero maestosa» (Philip Jenkins, Pennsylvania State University).
L'opera teologica di Hans Waldenfels, nel vasto e pluriforme panorama della teologia fondamentale contemporanea, si accredita soprattutto per due motivi: da un lato, come pochi altri, egli ha saputo recepire in forma integrale e creativa il contenuto dottrinale e ispirativo della Costituzione dogmatica del Vaticano II Dei Verbum sulla divina rivelazione, sviluppando in particolare quella proposta di teologia "contestuale" che lo ha reso celebre a livello internazionale; dall'altro lato, innestando la sua riflessione sulle linee-forza del magistero conciliare, Waldenfels si è impegnato, in modo coerente e omogeneo, a svilupparne la prospettiva in relazione alla quaestio di fatto via via resasi più urgente nel post-concilio in riferimento al tema della rivelazione: il pluralismo delle religioni, come, in un famoso intervento del 1996, ha sottolineato con decisione l'allora cardinale J. Ratzinger. Per questi motivi la teologia di Waldenfels costituisce un importante e per certi versi imprescindibile punto di confronto per chiunque voglia oggi approfondire seriamente la teologia delle religioni e del dialogo interreligioso. La ricerca svolta con puntiglio, rigore e apertura d'orizzonti da Vincenzo Di Pilato offre in queste pagine un'esaustiva ricostruzione analitica che va di pari passo con un'acuta valutazione sintetica dell'intera opera di Waldenfels, privilegiando l'interesse per l'incontro tra la rivelazione cristiana e le grandi tradizioni religiose dell'umanità, e insieme propone un'opera originale, a partire dal confronto cordialmente sintonico e scientificamente critico con la ricostruzione e l'analisi delle molteplici articolazioni del pensiero di Waldenfels. Di Pilato offre così un quadro vasto e convincente in cui trovano adeguata sistemazione le tematiche di una collocazione teologica persuasiva e pertinente delle religioni nella storia della salvezza alla luce dell' ephdpax cristologico, di una criteriologia incisiva e produttiva per il loro corretto discernimento, di una delineazione coerente e significativa dell'identità per sé dialogica della missione ecclesiale.
L'uomo ha bisogno della rivelazione di Dio? La teologia e una disciplina scientifica? Le professioni di fede della Chiesa antica sono vincolanti ancora oggi? E se si, in che misura? Sono queste alcune questioni tra le piu spinose trattate. L'autore ha il dono di presentare questioni scottanti della fede cristiana con grande chiarezza e allo stesso tempo con decisione, sia per specialisti che per profani. In quattro capitoli egli si chiede se e come le confessioni di fede della Chiesa antica possono avere ancora validita per noi, in quale maniera la molteplicita delle cristologie del Nuovo Testamento nei primi secoli permettono una confessione di fede unitaria, e infine come il cristiano, fra l'autorita del magistero e la competenza degli esegeti, puo raggiungere un'autentica conoscenza di Cristo. Il discorso si dirige verso il centro del mistero di Cristo, con una solida conoscenza sia dei Padri della Chiesa sia dell'attuale letteratura specialistica.
Il presente saggio consiste in un invito a ripensare la finitezza dell'esistenza umana tramite il dialogo con pensatori che hanno segnato la nostra cultura proprio per la loro sensibilità e attenzione verso tale problematica. Il confronto con Nietzsche, con Heidegger, con Kirkegaard indirizza lo sguardo verso la religione, quale istanza definitiva per affrontare la nostra finitudine.
Che cos'è la verità? Qual è il rapporto tra la verità cristiana e la verità espressa dalle altre religioni? Il volume, che con scelta paradossale accosta il tema eterno della verità all'evento della croce di Gesù Cristo, intende approfondire la rivelazione cristiana tenendo anche ben presente l'orizzonte del pluralismo e delle religioni. Un saggio fondamentale di ermeneutica.
Adolfo Russo, nato a Napoli il 22 marzo 1943 e ordinato sacerdote nel 1966, è professore di Teologia fondamentale e Teologia trinitaria presso la Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale (sez. San Tommaso), di Teologia delle religioni presso la sez. San Luigi della medesima facoltà, nonché di Teologia delle religioni presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Tra le sue pubblicazioni, Religioni e cristianesimo (Napoli 1991), Religioni in dialogo (Napoli 2001), Dio a colori. Pensare Dio nell'orizzonte del pluralismo (Cinisello Balsamo 2002).
Un libro che getta nuova luce sul concilio: la situazione di partenza, le dispute intorno ai singoli testi e i loro esiti, e infine anche gli effetti delle decisioni conciliari sulla Chiesa d’oggi. Una solida ricostruzione storico-teologica.
Dalla quarta di copertina:
Con il concilio Vaticano II il Cattolicesimo ha assunto un posizionamento radicalmente nuovo nei confronti degli sviluppi della società moderna.
Questo libro riattualizza in modo nuovo il Vaticano II: la situazione di partenza, le dispute intorno ai singoli testi conciliari e i loro risultati, e infine anche gli effetti delle decisioni conciliari sulla Chiesa post-conciliare.
Questa descrizione d’insieme del concilio Vaticano II approfitta del fatto che negli ultimi anni si sono resi disponibili testi, dalle fonti e dagli atti, che gettano nuova luce su alcuni eventi del concilio.
Una solida ricostruzione storico-teologica dell’evento maggiore della Chiesa cattolica nel XX secolo.
Recensioni:
[...] Il volume del Pesch si legge con interesse; lo stile semplice ma non sciatto favorisce la lettura, rendendo accessibile anche ai non addetti ai lavori una prima introduzione all’evento conciliare. La maggior attenzione, come del resto è ovvio trattandosi di un’opera sul Vaticano II, è dedicata allo svolgimento del Concilio e ad alcuni testi da esso promulgati; dispiace però che la «storia post-conciliare» alla quale rimanda il sottotitolo del volume sia di fatto molto ridotta. Consapevoli della complessità dell’argomento, non ci nascondiamo che qualche considerazione più ampia in tal senso avrebbe aiutato il lettore a comprendere meglio e non pregiudizialmente sia il Concilio che non è solamente un evento del passato, sia la Chiesa della nostra contemporaneità.
S. Mazzolini, in La civiltà cattolica 157 (3/2006) 304s.
Nuova edizione di uno dei principali libri di Ratzinger, ove l'autore teologo, già prefetto della Congregazione per la fede, ora papa Benedetto XVI - esprime le sue riflessioni sulla fede, il battesimo, l'eucarestia, la salvezza, il sacerdozio.