In occasione dei sette anni di pubblicazione (24 Novembre 2013) dell'esortazione apostolica Evangelii gaudium, ecco un'importante iniziativa del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione per rilanciare quello che è ritenuto il documento programmatico del pontificato di papa Francesco, un incoraggiamento ancora attuale per tutte le comunità a porsi in uno stato permanente di missione. È nata, quindi, la proposta di comporre una riflessione a più voci per evidenziare i punti maggiormente caratteristici di questo testo, facendo risaltare tre temi distinti analizzati in altrettanti volumi: vol. 1: La gioia di evangelizzare; vol. 2: Una pastorale rinnovata; vol. 3: Il regno di Dio in mezzo a noi. Tra i tanti autori che hanno aderito a questa importante iniziativa, manifestando un incredibile interesse ed entusiasmo per questo documento di papa Francesco, vale la pena ricordare: i cardinali Luis Antonio Tagle e Philippe Barbarin, Víctor Manuel Fernández, Rino Fisichella, Timothy Radcliffe, Marko Ivan Rupnik, Luigi Ciotti, Chiara Amirante, Francesco Botturi.
In occasione dei sette anni di pubblicazione (24 Novembre 2013) dell'esortazione apostolica Evangelii gaudium, ecco un'importante iniziativa del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione per rilanciare quello che è ritenuto il documento programmatico del pontificato di papa Francesco, un incoraggiamento ancora attuale per tutte le comunità a porsi in uno stato permanente di missione. È nata, quindi, la proposta di comporre una riflessione a più voci per evidenziare i punti maggiormente caratteristici di questo testo, facendo risaltare tre temi distinti analizzati in altrettanti volumi: vol. 1: La gioia di evangelizzare; vol. 2: Una pastorale rinnovata; vol. 3: Il regno di Dio in mezzo a noi. Tra i tanti autori che hanno aderito a questa importante iniziativa, manifestando un incredibile interesse ed entusiasmo per questo documento di papa Francesco, vale la pena ricordare: i cardinali Luis Antonio Tagle e Philippe Barbarin, Víctor Manuel Fernández, Rino Fisichella, Timothy Radcliffe, Marko Ivan Rupnik, Luigi Ciotti, Chiara Amirante, Francesco Botturi.
In occasione dei sette anni di pubblicazione (24 Novembre 2013) dell'esortazione apostolica Evangelii gaudium, ecco un'importante iniziativa del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione per rilanciare quello che è ritenuto il documento programmatico del pontificato di papa Francesco, un incoraggiamento ancora attuale per tutte le comunità a porsi in uno stato permanente di missione. È nata, quindi, la proposta di comporre una riflessione a più voci per evidenziare i punti maggiormente caratteristici di questo testo, facendo risaltare tre temi distinti analizzati in altrettanti volumi: vol. 1: La gioia di evangelizzare; vol. 2: Una pastorale rinnovata; vol. 3: Il regno di Dio in mezzo a noi. Tra i tanti autori che hanno aderito a questa importante iniziativa, manifestando un incredibile interesse ed entusiasmo per questo documento di papa Francesco, vale la pena ricordare: i cardinali Luis Antonio Tagle e Philippe Barbarin, Víctor Manuel Fernández, Rino Fisichella, Timothy Radcliffe, Marko Ivan Rupnik, Luigi Ciotti, Chiara Amirante, Francesco Botturi.
"Sono trascorsi quarant'anni dall'inizio dell'esperienza della Scuola della Parola voluta dal cardinal Martini, che ha segnato il cammino della Chiesa ambrosiana e, in particolare, dei giovani. Lo vogliamo ricordare con questo libro che raccoglie trenta meditazioni di don Giovanni Barbareschi, che dal 1991 al 1998 predicò, seguendo con cura il metodo della lectio divina, quando l'iniziativa venne decentrata in una settantina di chiese della diocesi. Fedele al primato della Parola, che in queste pagine è davvero sovrana, egli lascia che sia sempre essa a parlare ai giovani e a provocare le loro esistenze credenti. Mettendo a disposizione i testi di don Barbareschi vogliamo continuare a ricordare questo indimenticabile prete, nel secondo anniversario della morte, avvenuta il 4 ottobre 2018." (dalla Prefazione di monsignor Franco Agnesi)
Questo libro non è solo per Natale, perché svela al lettore come assistere ogni giorno a uno spettacolo divino, l'opera d'arte di Dio che progetta e fa progettare tutto quanto serve per la ita, di suo figlio e nostra. E che attraversa le storie di una stella, Oriente, a cui viene affidato un ruolo da protagonista; di un asino, Moreno, con un segno speciale sulla fronte e scelto a far da personaggio di primo piano del presepe tra altri animali molto più appariscenti di lui; di un albergatore, Gioacchino, che non è stato poi così egoista come il luogo comune lo dipinge. E poi c'è Zabulone, un giovane pastore in apparenza un po' sciocco ma invece molto vicino a capire tutta la verità. Una lettura che commuove, che coinvolge fino al sorriso, come solo le grandi storie sanno fare.
Ron Huntley e padre James Mallon spiegano perché Alpha è uno strumento potente per l'evangelizzazione e come si affrontano le sfide per il cambiamento della cultura parrocchiale. In che modo del buon cibo, un video e una conversazione possono cambiare il volto di una parrocchia? Attraverso Alpha, le persone hanno la possibilità di incontrare l'amore di Dio in modo radicale. Alpha offre ai partecipanti l'opportunità di esplorare il significato della vita e di ricevere un'introduzione di base su Gesù, sul suo messaggio di salvezza e sul cristianesimo in generale. Gli autori condividono le loro esperienze pratiche per trasformare la parrocchia in una comunità vibrante e missionaria. Manuale frutto dell'esperienza con una miriade di consigli pratici per gruppi e attività in parrocchia. Questo libro è la continuazione di Divino Rinnovamento (EMP 2017).
Qual è la cosa più difficile della vita? Essere felici. E chi non vorrebbe essere felice? In teoria tutti lo vorrebbero. È per questo che un giorno di duemila anni fa, Gesù salì su una montagna e proclamò il discorso più bello e rivoluzionario. Questo libro racconta il grande dono delle Beatitudini, quelle nove parole proclamate da Gesù in cui si nasconde la felicità.
Le riflessioni nascono dal cuore di un giovane laico, condivise in un corso online per operatori pastorali in tempo di pandemia, per riflettere sul ruolo, modo di agire e progettare delle nostre Comunità nella prassi pastorale ordinaria e in particolar modo nel post - pandemia. Le riflessioni partono da testi della Parola di Dio portando ad essi alcuni interrogativi, fragilità dell'agire pastorale, lasciando alla Parola stessa il compito di illuminare, ritracciare percorsi, lasciandola risuonare più attuale che mai, cosa che l'autore fa quotidianamente anche sulla propria pagina Facebook Vangelo Social. Adesso più che mai è un'esigenza pastorale, un ritorno alla Chiesa Nascente attualizzato nelle istanze dell'oggi che richiedono più che mai coraggio, profezia, freschezza alle nostre Comunità. Esso può essere utilizzato come testo per la formazione personale e per la formazione degli operatori pastorali in gruppo.
Il volume raccoglie gli atti del convegno sulle forme pratiche dell'annuncio evangelico organizzato dalla sezione parallela di Torino della Facoltà Teologica dell'Italia settentrionale. È la terza tappa di una riflessione iniziata nel 2016 sull'evangelizzazione in Europa. Il contributo di Antonio Autiero è dedicato alla categoria di responsabilità, articolata a partire da Max Weber e Hans Jonas, con l'intento di approfondirne la fecondità in vista dell'annuncio. Ferruccio Ceragioli riflette sulla testimonianza originaria e originante di Gesù, che chiede di riannodare il nesso tra la testimonianza del cristiano, della Chiesa e dei martiri. Alberto Piola si concentra sulla categoria di fraternità, rilanciata con forza da papa Francesco nell'Evangelii Gaudium e nel documento sulla fratellanza universale di Abu Dhabi; infine Giuseppe Coha prende spunto dalle fatiche che caratterizzano la pastorale per riflettere sugli ostacoli che l'azione evangelizzatrice incontra nel suo svolgimento.
L'emergenza sanitaria mi ha costretto a rivedere molte prassi pastorali e questa è una grazia. Da tempo sentivo che le pratiche pastorali vanno ripensate in questo 'cambio d'epoca'. Ma da soli non eravamo in grado di cogliere le opportunità di cambiamento. Occorreva uno scossone che venisse dalla vita, dalla storia; una crisi che aprisse una faglia nello scorrere ordinario di pratiche pastorali che proseguono per inerzia. Il Covid19 è stato questo scossone. E allora ho pensato di rileggerne alcune per cogliere possibili vie di trasformazione e di rinnovamento. Sono solo intuizioni, pensieri di un prete che vive in parrocchia, che esercita il suo ministero in mezzo alla gente senza rinunciare a pensare".
Di fronte ad un evento inatteso come la pandemia, molte realtà umane e organizzative sono andate in crisi. Una crisi che si è resa evidente anche nel mondo ecclesiale. L'emergenza ha fatto emergere, per sua natura, tante problematiche di cui in questi anni teologi e pastoralisti avevano evidenziato, ma che il nostro sguardo non era in grado di cogliere. Oggi la realtà ha superato ogni nostra idea ed immaginazione ed è chiaro come una forma di cristianesimo sia finita e occorre ripensare con coraggio un nuovo paradigma di annuncio. Il modello dell'antifragilità, contrapposto a quello dell'adattamento e della resilienza, non vuole essere il migliore ma solo quello che si ritiene più adatto per vivere questi tempi di incertezza e di profondo cambiamento. Un modello che può aiutarci a rileggere in modo profetico le relazioni comunitarie, i modelli organizzativi di diocesi e parrocchie, le prassi in atto nella pastorale. Ci sono già esperienze in atto, dei piccoli germogli di antifragilità, che anche come Centro Studi stiamo seguendo, e anche questi saranno proposti come sperimentazioni in atto.
«I teologi della Pastorale accusano il Diritto canonico di non avere una agilità sufficiente e di mancare d'efficacia strumentale. Essi non dimenticano che la finalità del Diritto canonico è la salvezza delle anime. [...] Il Diritto canonico è uno strumento per la Pastorale, e [...] come tale si deve continuamente revisionare la sua fedeltà teologica ed il suo adeguamento pastorale. La costituzione sociale della Chiesa, non essendo immutabile che nelle sue linee sostanziali, rende questa revisione possibile; e le necessità cangianti della Pastorale la rendono necessaria» (Editoriale, in Concilium, 1965, n. 8).