
L'autore ci fornisce in maniera sintetica ed efficace l'orizzonte complessivo e la chiave ermeneutica fondamentale per poter affrontare la singolare sfida pastorale posta oggi dall'omelia: «Da una parte, mantenere l'impostazione mentale analitica, inferenziale e prospettica del modello retorico; dall'altra, assumere le agili, multifunzionali, multimodali, integrative abilità di un'impostazione mentale digitale. Sapendo, dunque, che i due linguaggi concettuale e simbolico non debbano essere affatto separati tra loro ma, debbano essere usati sinergicamente ed efficacemente per la comunicazione del Vangelo, consapevoli dell'attuale priorità data al linguaggio simbolico». È chiaro, quindi, che non si intende in nessun modo ridurre la complessità e la profondità dell'omelia a una questione di tecniche comunicative, quanto piuttosto offrire un aggancio sufficientemente solido, concreto e il più possibile condiviso perché i ministri della Parola siano aiutati ad una presa di coscienza lucida della portata delle questioni in gioco senza lasciarsi scoraggiare dalla loro complessità. L'auspicio è che questo saggio, attento a mettere in luce la dimensione teologico-liturgica, catechetica e antropologica dell'atto omiletico, possa contribuire ad alimentare anche buone pratiche pastorali nelle quali l'omelia sia effettivamente proposta e recepita come "parte integrante della liturgia".
Ogni anno, in quasi tutte le parrocchie italiane, centinaia di catechisti si trovano alle prese con schiere di ragazzi dai 7 ai 14 anni, con l’intento di sostenere e fortificare la loro fede.
Come offrire il messaggio del Vangelo a queste nuove generazioni, così sollecitate da tanti stimoli e dalle nuove tecnologie?
Ezio Aceti compie un viaggio nel Catechismo della Chiesa Cattolica con la lente dello psicologo, e tratteggia il profilo dell’educatore ideale: quello che sa volare nelle altezze della fede, sa prenderne i contenuti e offrirli semplificati e organizzati ai bambini, che vivono il loro percorso evolutivo in un mondo che cambia, ma hanno bisogno di essere accompagnati a stabilire un rapporto d’amore con Gesù.
EZIO ACETI, psicologo dell’età evolutiva, è consulente del Comune di Milano e di molti comuni delle provincie di Milano, Como e Lecco. È diretto responsabile dello “Sportello di ascolto” per alunni, genitori e docenti in alcune scuole materne, elementari, medie e superiori delle provincie di Lecco, Como e Milano e inoltre coordina un gruppo di psicologi titolari di Sportelli di ascolto nelle scuole. Collabora in qualità di esperto con l’Ufficio Nazionale per la Pastorale della Famiglia della CEI, e con numerose diocesi, parrocchie, enti e istituti religiosi italiani. Svolge un’intensa attività di conferenziere a livello nazionale. È autore di numerosi volumi su tematiche pedagogiche; per le Edizioni San Paolo ha pubblicato Genitori si può fare (2015), Papà non dirlo alla mamma (2017), L’angelo custode (2017) e, insieme a Stefania Cagliani, Un seme per il futuro e Gesù bussa sempre al tuo cuore (2017).
"Per essere educatori c'è bisogno di fare un passaggio molto intimo, personale, umanizzante, che non ha a che fare con le capacità organizzative, ma con la capacità di guardarsi e di scoprire che in ognuno di noi, nella nostra vita più intima e profonda, non siamo degli angeli caduti magari per sbaglio sulla Terra: per "annunciare a tutti la Salvezza" dobbiamo imparare a guardare che anche in noi c'è qualcosa che andrebbe "evangelizzato" ancora, di nuovo, forse per la prima volta. Questo è un libro tenero e allo stesso tempo molto duro. È un libro che potrà accompagnare ogni giovane o ogni adulto che sentirà dentro la voglia di donarsi per annunciare la bellezza della proposta del Vangelo. Questo libro aiuta a guardarsi dentro, a essere speleologi della più profonda vita e a considerare con delicatezza le cose (anche nostre) più strambe per provare ad abbracciarle. E poi... non lasciarle."
Questo volume contiene gli atti del Congresso Internazionale di Pastorale Giovanile e Famiglia che si è tenuto a Madrid dal 27 novembre al 1° dicembre 2017. Il Congresso è parte di un percorso nato dai due Sinodi su giovani e famiglia indetti dal Papa. L’obiettivo è l’analisi dei contesti familiari nelle sette regioni del mondo in cui è presente la Congregazione Salesiana, attraverso la creazione di un gruppo di studio interno e lo studio del contesto ispettoriale e locale attraverso questionari, conferenze e workshop. Fra gli argomenti messi a fuoco nei lavori: ”La famiglia nel cammino sinodale della Chiesa”, ”Amoris Laetitia, sfide e proposte”, ”La famiglia nella proposta pastorale salesiana”. Ma non mancano i suggerimenti ”per il futuro”, le tracce dei ”mini-corsi” tenuti durante il congresso e la segnalazione di numerose ”buone pratiche”.
Il volume propone una riflessione sul tema del counseling pastorale nel nostro Paese, per favorire la conoscenza di alcuni aspetti specifici della sua identità e finalità sintetizzabili nel «Conoscere se stessi».
Questo volume, nato dal cammino di animazione della Congregazione salesiana, offre spunti per un rinnovato impulso missionario sull'onda del Sinodo dei giovani tenutosi nel 2018: una "guida" per avvicinarsi alla Parola e farne la bussola del cammino pastorale. I capitoli sono introdotti da diversi autori salesiani, che commentano e analizzano un passo scelto dall'Antico o dal Nuovo Testamento e vi aggiungono una meditazione e una preghiera. Il testo è suddiviso in un'introduzione ("Il bambino/adolescente nel contesto sociale e religioso del Nuovo Testamento"), una conclusione ("Il ragazzo nel Nuovo Testamento") e quattro parti: "I giovani", "Itinerari di fede per educatori dei giovani", "Tre giovani, tre vocazioni" e "Tre modelli di discernimento vocazionale". Appendice di testi scritti da giovani provenienti da tutte le parti del mondo e presentazione di Fabio Attard, consigliere per la pastorale giovanile dei Salesiani di don Bosco.
«Partecipare per affinità all’evento unico e singolare di Gesù Cristo in qualunque tempo e luogo – questa è l’esperienza cristiana – esprime la più imponente prova della credibilità della Chiesa».
Angelo Scola
In questi esercizi predicati a sacerdoti il cardinale Scola affronta il tema dell’annuncio di Cristo in un’epoca che ha già superato il secolarismo ed è entrata nella fase della deresponsabilizzazione: l’uomo non risponde più alla chiamata della vita. Ma l’uomo è definito da vocazione e compito. Per questo ogni tempo è propizio per annunciare Cristo, perché il cuore dell’uomo è sempre pronto per accogliere la vita nuova che sgorga da Lui.
Introduzione e conclusione di Julián Carrón
Accountability, trasparenza, governance: termini che si affacciano oggi anche sul versante dell'amministrazione del patrimonio ecclesiastico. Una loro esatta comprensione si impone per evitare fraintendimenti e strumentalizzazioni, nonché per vincere resistenze culturali alla loro applicazione. La trasparenza va intesa come un meccanismo di responsabilizzazione (accountability) di chi è chiamato a garantire la corretta gestione (governance) del patrimonio ecclesiastico. Lo sviluppo della accountability incrementa la trasparenza dell'organizzazione e dà ragione della governance adottata. Una accountability intelligente non si limita a mostrare dati contabili, ma comporta un'attività di ricerca ed ascolto delle esigenze dei christifideles, di racconto accurato dell'attività intrapresa, anche per fornire indicatori utili per una vigilanza sulla governance.
Il tema è piuttosto intrigante e complesso. Lo è per natura sua, e lo è in maniera particolare nella Chiesa di oggi. Sia a motivo di una certa attuale evidenza storica, che ci ha riproposto in termini truci lo scarto esistente tra la sublimità della chiamata e la debolezza della risposta; sia perché ci muoviamo in un settore che, per alcuni aspetti (vedi l'omosessualità), sfugge ancora a una definizione diagnostico-prognostica precisa, su cui vi sia convergenza da parte degli studiosi.
Il libro raccoglie gli atti del 34° Convegno CISM dell'Area animazione della Vita consacrata svoltosi a Collevalenza dal 20 al 24 novembre 2017, dal tema "Silenzio. Ascoltiamoli! Formare i giovani correndo insieme verso il Risorto".
Tema centrale del libro è il rapporto tra i giovani e la vita consacrata.
«Viviamo in un'epoca in cui bisogna agire, se non vogliamo assistere alla rovina totale di questa generazione», avvertiva don Bosco. E oggi come allora è necessario ripartire dalle basi. Questo libro presenta prima di tutto, in sintesi, i principi del sistema educativo salesiano, con osservazioni sulle sue origini e sul profilo degli educatori in rapporto ai giovani, alle istituzioni educative e ai metodi usati. In un secondo momento questo modello viene declinato nelle realtà salesiane: oltre all'oratorio le scuole, i centri di formazione professionale e le nuove realtà di aggregazione giovanile. Una proposta di riflessione e aggiornamento per gli educatori salesiani, così da dare nuovo slancio alla loro opera, ma anche per tutti gli educatori che ancora non conoscono don Bosco.
Alfonso Giorgio all’interno del suo lavoro «accoglie l’invito di Papa Francesco a riscoprire la bellezza evangelizzante della liturgia e, inserendosi nel solco tracciato dal Concilio Vaticano II, riporta al centro il tema dell’inculturazione della fede e dell’annuncio del Vangelo che una Chiesa “in uscita” realizza primariamente mediante la singolarità della liturgia, convinti che la bellezza non è un fattore decorativo dell’azione liturgica ma, piuttosto, suo elemento costitutivo, in quanto è attributo di Dio stesso e della sua rivelazione» (dalla Presentazione di mons. Rino Fisichella).