
Dopo il volume La celebrazione della Penitenza, di recente pubblicazione, don Mazza propone sette conferenze tenute a Radio Pace di Reggio Emilia. Testo e cassette sono paralleli nella trattazione dei temi, ma diversi nella forma e nello stile: pur nel rigore dei contenuti, le audiocassette sono più semplici e accattivanti. L’autore risulta di piacevole ascolto, crea interesse sull’argomento, sa essere ironico e incuriosire l’ascoltatore. Lo strumento si propone come valido aiuto per rilanciare la pratica del sacramento della penitenza da tempo in crisi.
Note sull’autore
Enrico Mazza, presbitero della diocesi di Reggio Emilia, insegna storia della liturgia all’Università Cattolica di Milano e liturgia nel seminario interdiocesano della sua città. Con le EDB ha pubblicato Le odierne preghiere eucaristiche, 2 voll., 21991; La celebrazione della Penitenza, 2002.
Una esegesi del versetto Gn 3,16 per una teologia biblica del matrimonio. Il tema di questa lezione inaugurale e l'interpretazione di Gn 3,16, un versetto di non poca importanza per una teologiabiblica del matrimonio. L'esposizione e divisa in due parti.Nella prima l'autore espone la sua esegesi di questo versetto, o piu precisamente delle sue due ultime frasi. Nella seconda vengono esposte altre esegesi, in cui l'autore si e imbattuto nel corso della sua investigazione.
Il volume contiene una serie di studi collegati ai temi del mistero nuziale. Questo libro e un omaggio a Mons. Angelo Scola, oggi Patriarca di Venezia, offerto dai docenti del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II. Sono qui raccolti venticinque studi, gran parte dei quali si collegano al tema del mistero nuziale, al quale il Cardinale Scola ha dedicato riflessioni che sono il punto di riferimento essenziale per coloro che insegnano e studiano nel Pontificio Istituto Giovanni Paolo II.
Un agile libretto per condensare il grandissimo mistero dell'Eucaristia in pochi, semplici, limpidi e sostanziali concetti. L'Eucaristia e sicuramente il centro della vita cristiana, il suo momento piu alto. Sui molteplici aspetti di questo Sacramento si e gia scritto moltissimo, a vari livelli. Questo piccolo libro e stato pensato e scritto da Don Novello Pederzini per comprendere questo grande mistero con il cuore". "
Il Trattato della Chiesa e ben piu che un manuale, si configura come catalizzatore dei molteplici aspetti della riflessione teologica (dalla cristologia, all'antropologia, alla teologia sacramentaria, alla dottrina su Dio, all'escatologia). Sorto in un contesto giuridico, il trattato sulla chiesa ha conosciuto, a fasi alterne, tentativi di rinnovamento volti a recuperare la dimensione misterica della comunita cristiana, ma non ha mai potuto abbandonare le sue radici e prescindere completamente dalla problematica da cui aveva avuto origine. E cio`e`avvenuto non per ragioni storico-culturali, bensi per la natura stessa della chiesa, che comporta una dimensione societaria, inscindibile dalla dimensione misterica. Il trattato sulla chiesa si configura come catalizzatore dei molteplici aspetti della riflessione teologica (dalla cristologia, all'antropologi a, alla teologia sacramentaria, alla dottrina su dio, all'e scatologia), senza disdegnare le questioni attinenti al potere e all'organizzazione, affr ontate perr alla luce della volonta di gesu`e con la consapevolezza del rischio di mistificazione che tali elementi comportano. La chiesa appare alla fine come la forma storica della comunione nello spirito alla quale gesu`ha dato inizio e che per mezzo dello spirito mantiene viva nei secoli, affinche l umanita conosca il volto misericordioso di dio.
Negli anni recenti il tema del sacrificio è stato oggetto di ripetute indagini, il che ha trasformato questa problematica in una sorta di crocevia di discipline diverse, anche fuori dell’ambito strettamente teologico. D’altra parte la riflessione sul sacrificio registra e ispira una feconda rivisitazione di molte tematiche teologiche tra loro collegate.
Il volume, che documenta i contibuti di un convegno organizzato sull’argomento dall’ITC-isr di Trento, considera la centralità interconnessa e ramificata del tema del sacrificio, proponendo una lettura di taglio multiplo (teologico, biblico, antropologico e liturgico). La problematica rimanda inoltre a ulteriori dimensioni quali quella anamnetica, ecumenica e politica: il libro si propone come stimolo a ravvivare anche queste prospettive.
Note sul curatore
Enrico Mazza, presbitero della diocesi di Reggio Emilia, insegna storia della liturgia all’Università Cattolica di Milano e liturgia nel seminario interdiocesano della sua città. Con le EDB ha pubblicato Le odierne preghiere eucaristiche, 2 voll., 21991; La celebrazione della Penitenza, 2002.
IL VOLUME RIPERCORRE LE FASI DI MATURAZIONE DELLA CONCEZIONE CRISTIANA DEL MATRIMONIO. Ogni esperienza umana, se letta e vissuta nella relazione con dio, svela la sua identita piu`profonda per il fatto che aperienza universale del rapporrme e significati diversi, alla luce della rivelazione si manifesta come attuazione di una volonta benefica del medesimo creatore tesa a procurare pienezza di vita agli esseri umani. L'istituto del matrimonio, la cui valenza simbolica emerge alla coscienza con alterne vicende nella storia delle culture, non e`pertanto estraneo all'azione salvifica di dio. Per questo, nella tradizione cristiana, si e`giunti a considerarlo sacramento. In verita, il percorso che ha portato a tale visione non e`stato lineare, anche per la variazione della concezione della sessualita in dipendenza di una lettura globale dell esistenza umana. La comprensione sacramentale dell istituto matrimoniale ha poi permesso di rivalutare la medesima sessualita, riscattandola dalle concezioni mitologiche antiche e moderne...
Quinto volume dei «Manuali teologici di base», la collana che si propone di fornire al vasto pubblico una conoscenza più profonda della fede cattolica, attraverso una divulgazione di qualità , rigorosa e insieme accessibile. Queste pagine offrono una sintesi chiara e completa della storia, della teologia e della disciplina canonica dei sette sacramenti, con particolare attenzione all'Eucaristia, il sacramento del corpo e del sangue del Signore dal quale sgorgano e al quale sono radicalmente orientati tutti gli altri. Enric Moliné, sacerdote, è laureato in Chimica e in Lettere e filosofia nell'Università di Barcellona. Ha ottenuto il dottorato in sacra Teologia nell'Università Lateranense (pp. 208).
Un trattato che propone un'indagine storico-fenomenologica e che offre un'opportunità di ripensamento per la pratica e la vita spirituale dei ministeri ordinati.
Dalla quarta di copertina:
Da quando la Lettera agli Ebrei ha illustrato la fine del sacerdozio antico grazie all’apparizione dell’unico sommo sacerdote, Cristo, la riflessione teologica non ha ancora trovato una comprensione del tutto soddisfacente del ministero ordinato. Anche le acquisizioni più recenti, che pretendono di rifarsi alla tradizione neotestamentaria, fluttuano tra due visioni fondamentali: l’una, più cristologica, vede nel ministero ordinato la riproposizione del ministero di Cristo di fronte alla Chiesa; l’altra, più ecclesiologica, vi vede invece l’attuazione più alta della ministerialità della Chiesa tutta. Le due visioni possono legittimamente richiamarsi sia agli scritti normativi delle origini cristiane sia agli interventi del Magistero cattolico sia alla tradizione teologica. Né l’una né l’altra riescono tuttavia a delineare in forma compiuta l’origine, il senso e la funzione del ministero ordinato.
Stante questa situazione, il trattato sul Ministero ordinato propone un’indagine storico-fenomenologica. Partendo dai problemi che l’attuale congiuntura ecclesiale e teologica pongono, si interroga la storia per cogliere le costanti di una comprensione e per mostrare che l’alternativa richiamata tra visione cristologica e visione ecclesiologica non ha ragion d’essere; come pure non trova giustificazione il rifiuto della dimensione sacerdotale del ministero. Se questa è stata dominante per molti secoli, fino ad apparire l’unica, grazie al Vaticano II essa è stata integrata, proprio grazie al riferimento cristologico in una concezione che, senza escluderla, la arricchisce e ne mostra pure la valenza spirituale.
Il testo che il lettore si trova tra le mani, se è pensato in primo luogo per la scuola, offre anche un’opportunità di ripensamento per la pratica e la vita spirituale dei ministeri ordinati.
Nel volume viene tracciata l'evoluzione del sacramento della penitenza fra il tredicesimo secolo, allorché il IV concilio lateranense (1215) stabilì l'obbligo della confessione almeno una volta all'anno, e la nuova disciplina della Controriforma. L'autore identifica le caratteristiche peculiari della confessione basso-medievale studiando la dottrina teologica e canonistica, e indagando la prassi pastorale. In particolare mette a fuoco il fissarsi della procedura e mostra il ruolo primario che i frati degli ordini mendicanti ebbero nell'amministrazione di questo sacramento.