«La sinodalità non è tanto il diritto di parlare, ma il dovere di ascoltare: ascoltare lo Spirito; ascoltare i fratelli; ascoltare lo Spirito ascoltando i fratelli». Così il cardinal Mario Grech, nella sua Prefazione, a ricordare come solo dall'ascolto possa venire un dialogo profondo, sincero e non scontato, quello stesso cui invitano gli autori di questo pamphlet in forma di "novena". «Le novene» - ci dicono - «nella tradizione popolare sono sempre state una forma di preghiera comunitaria semplice e profonda, che sosteneva la speranza, segnava non solo il senso di un'attesa, di un auspicio o di un ringraziamento, ma anche il ritmo comune, il passo del pellegrinaggio nel tempo ed era un concreto aiuto a stare esistenzialmente concentrati. E la preghiera è l'unica possibilità che abbiamo per inoltrarci in questo percorso di Chiesa, per mantenere la direzione e sostenerci lungo il cammino». Come usare questo libro, perché non vada perduto? «Sarebbe bello che oltre alla lettura, alla riflessione e alla preghiera personale, qualche sua pagina venisse letta e pregata in un gruppo, in una comunità, in una piccola o grande assemblea e favorisse una condivisione di pensieri, di speranza, di propositi in un percorso di "conversione" comunitaria». Prefazione di Mario Grech.
In un dibattito teologico intenzionato ad affrontare le sfide del nostro tempo, nel contesto ipersecolarizzato della società europea, l'annuncio cristiano del Regno di Dio non dovrebbe costituire oggetto di dissenso legato all'appartenenza ecclesiale. Le questioni aperte e anche le differenze sono, per quanto riguarda l'essenziale, trasversali rispetto alle confessioni. Gli autori di questo libro, dunque, presentano, ciascuno, un approccio complessivo al tema, da prospettive diverse: la risurrezione (Stefan Munteanu, ortodosso), il giudizio (Antonio Nitrola, cattolico), il compimento (Fulvio Ferrario, protestante). Di risurrezione ed escatologia, «ci parlerai un'altra volta», dicono gli Ateniesi a Paolo. E invece è bene parlarne oggi: la buona notizia, infatti, è che l'ultima parola di Dio disvela la verità sulla creazione, sulla storia e sull'essere umano.
Il volume che il lettore ha fra le mani ripropone un testo oggi introvabile in cui il compianto cardinale di Milano riflette su uno dei ruoli centrali nella comunione gerarchica della Chiesa, ma anche su se stesso, su quello che era stato il compito pastorale a cui lui, esimio biblista, a un certo punto era stato chiamato. Questa riflessione, utilissima in tempo sinodale, è accompagnata da quella di un altro pastore amatissimo, Papa Francesco, che, come Martini, ha avuto formazione gesuitica e consegna a sua volta al lettore pagine che permettono di approfondire il tema del legame tra vescovo e popolo dal punto di vista prettamente pastorale, quello che al Papa sta da sempre a cuore. Queste intensissime pagine, dense, capaci di guardare alla Chiesa sia nella sua forma istituzionale che profetica, si propongono oggi quale cammino di speranza, in questo tempo in cui spesso si parla di sinodalità e altrettanto spesso si mette in crisi il rapporto gerarchico-pastorale nella Chiesa. Crediamo che questa operazione editoriale possa permettere una ripresa e rilettura di un ministero che dalle origini stesse della Chiesa ci è consegnato e che può esistere solo grazie a un legame intenso tra il popolo di Dio e coloro che sono chiamati a guidarlo.
Campioni dello sport di diverse discipline: donne e uomini dai quali ci aspettiamo il massimo e successi che ci fanno gioire e sentire orgogliosi. Ma non stiamo parlando di macchine, né di "funzionari dello spettacolo e del successo-: sono esseri umani che esplorano i limiti della capacità di dedizione, speranza e fiducia che è in ciascuno di noi. In questo libro, opportunamente interrogati anche sulla loro persona, sulla loro storia e sui loro valori, ci parlano di sé e dei successi più intimi, più decisivi: la solidarietà, la lealtà, la riconoscenza, il perdono, la generosità, la capacità di rialzarsi dopo ogni caduta. Un incontro a cuore aperto e a mente lucida, nel desiderio di condividere non solo i frutti della propria fatica, ma la bellezza della propria capacità di amare. Con interviste a: Giorgio Chiellini, Alessandro Bastoni, Ciro Immobile, Luca Mazzitelli, Antonella Palmisano, Vanessa Ferrari, Francesco Moser, Oney Tapia, Valentina Rodini, Enrico Berrè. "La fatica fa parte del gioco, è una componente fondamentale, è un peso che ti spezza, ti logora e destabilizza, ma a quella fatica, che assume molteplici forme, va trovato un significato. Un senso. E allora il suo giogo si farà più lieve. L'atleta che, nella fatica, vede oltre, è come il santo che non accusa il peso e guarda lì dove gli altri non vedono... (Dalla Prefazione di Papa Francesco)
L'agire pastorale è l'agire della comunità ecclesiale. Un cammino nel quale i richiami guardano da prospettive diverse, che si intrecciano e si "con-centrano" sul malato: sguardi affettivi e professionali delle varie persone che lo assistono e lo curano. Il libro - che riprende le lezioni del corso online su La cura della persona nella comunità sanante organizzato dall'UNPS della CEI - propone riflessioni utili per chi lavora nel campo "specifico ma ampio" della pastorale della salute, ma anche per i vari soggetti della pastorale ecclesiale, in modo che l'agire non sia declinato quasi solamente come "fare", ma preferenzialmente come "inter-agire", attento quindi alla salute della relazione.
L’incontro di Gesù con il giovane ricco suscita inevitabilmente alcune domande a quanti si occupano di formazione. Come conciliare la proposta di mete elevate nella vita spirituale con il rispetto di un eventuale risposta negativa a questi stimoli? Come creare nei seminari e negli enti formativi un clima di pietà, lavoro, sacrificio, comprensione e rispetto delle regole che stimoli la maturazione umana degli alunni? E, soprattutto, come farlo in modo che non venga percepito come un mero obbligo esterno ma come un aiuto per lo sviluppo della loro personalità e della loro identità vocazionale? Nel mese di febbraio del 2022, il Centro di Formazione Sacerdotale della Pontificia Università della Santa Croce ha organizzato a Roma la "VII Settimana di Studio per Formatori di Seminari", dal titolo "Se il figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero". La formazione nella e per la libertà nel cammino sacerdotale, a cui hanno partecipato, sia in presenza che on line, sacerdoti provenienti da diversi paesi.
Questo volume raccoglie tutti i contributi presentati dai diversi autori che hanno preso parte alla VII Settimana di Studio, e vuole essere uno strumento utile per quanti ricoprono incarichi formativi nei seminari e nei vari istituti per aiutare i candidati a maturare umanamente e soprannaturalmente, a beneficio della comunità che sarà loro affidata.
Il tema della sofferenza e del dolore anche innocente è attuale più che mai. Guerre, malattie, epidemie, soprusi e ingiustizie: il dolore resta un mistero, così come lo scandalo di un Dio che si lascia ferire. Il saggio di don Agnelli ricostruisce un itinerario teologico che parte da quel Dio incarnato che partecipa nella croce ai dolori dell'umanità, per giungere a ridisegnare i sentimenti di Gesù. Un approccio esegetico che ricapitola in un'antropologia cristiana ispirata alla misericordia e all'amore per il prossimo la risposta necessaria e inevitabile alla sofferenza.
È sbocciata, dagli anni Sessanta in poi sotto la spinta del Concilio Vaticano II, una ricca e stimolante varietà di interrogativi riguardanti il cuore stesso della Fede cristiana: cerchiamo un Dio diverso? Qual è il Volto di Dio? Perché il silenzio di Dio? Dio è morto? Sostanzialmente nulla di nuovo; tutte le epoche si sono interrogate su Dio, ma la novità di ciò che è avvenuto dopo il Concilio Vaticano II è che esso è nato all'interno della stessa Chiesa, tra teologi, biblisti, studiosi e perfino tra vescovi; il che rende ancora più interessante lo studio di tale fenomeno religioso-culturale. Dio è morto? di Vincenzo Arnone analizza e unifica le varie Voci teologiche, poetiche, filosofiche, che hanno cercato il nuovo volto di Dio, nelle urgenze più drammatiche della nostra attualità.
Originale commento della prima parte del Padre nostro, che, a partire dalla Sacra Scrittura, dà spazio alle molteplici voci che l'anno commentato lungo il corso dei secoli: - credenti e non credenti - cristiani e non cristiani. Ne risulta una meditazione appassionata e appassionante e per molti versi provocatoria.
Enrico Morini, professore dell'Alma Mater Università di Bologna, si propone di far conoscere la Chiesa Ortodossa, nell'intento di favorire una più obbiettiva cattolicità, cioè universalità della Chiesa perché katholikos - la parola greca che è all'origine dell'italiana cattolico - significa proprio "universale" o "secondo il tutto". Le differenze tra la Chiesa Ortodossa e la Chiesa Cattolica sono in realtà più apparenti che reali e si risolvono piuttosto in una provvidenziale complementarità. I temi trattati nel libro sono: la fisionomia dell'Ortodossia, la sua storia, con le sue dinamiche interne, la tradizione liturgica e canonica di questa Chiesa, con particolare attenzione alle sue peculiarità, e la formazione e lo sviluppo della Chiesa Ortodossa in Russia, Bulgaria, Serbia, Romania e Georgia. Queste pagine sono il frutto maturo di un'esplorazione molto affascinante. Prefazione di Bartolomeo, Arcivescovo di Costantinopoli e Patriarca Ecumenico.
Il testo descrive le apparizioni della Madonna ad una madre di famiglia, vedova e madre di tre figli, in alcune delle quali era presente lo stesso autore, avvenute tra il 1959 e, per quanto consta, in coincidenza con le feste mariane, fino all’anno 1988. La Madonna non è un essere astratto che arriva dalle nuvole: è una Madre viva e non c’è bisogno di vederla con gli occhi, ma poterla vedere con gli occhi è un grande dono e una grazia che hanno i veggenti. La Vergine è talmente “Madre”, talmente premurosa per la nostra sorte, che non può fare a meno di apparire e di esortarci alla preghiera, al sacrificio e alla penitenza: ciò accadeva nei secoli passati e accade con la stessa cura anche oggi, in varie parti del mondo. La veggente di cui si parla in questo scritto è una modesta ma forte figura di donna, Laura Mignanti, nata nei dintorni di Roma (Tolfa) nel 1908 e deceduta nel 1994. Fin da bambina riceve visite e apparizioni di Gesù. Riceve anche numerose apparizioni della Vergine. La presenza di Maria nel luogo delle apparizioni (e non solo) si manifesta attraverso un ineffabile profumo che inonda la stanza ed emana da visibili goccioline che trasudano dalla tela del quadro che la raffigura.
Note sull'autore
Mario D’Antino è un giurista, presidente onorario della Corte dei Conti. Ha ricoperto nella sua carriera di magistrato numerosi incarichi istituzionali, professionali e di diretta collaborazione con ministri ed è stato insignito di prestigiose onorificenze. È stato professore a contratto in varie università e presidente di importanti commissioni. È autore di moltissime pubblicazioni in materie giuridiche, etiche e religiose.
“Durante l’anno 2008 ho cominciato a ricevere tramite locuzioni, nel mio cuore, la storia della Vergine Maria riguardante la vita della santa famiglia a Nazareth… Sono stata subito colpita, come non mai, da questa commovente storia che la Vergine Maria mi faceva l’onore di rivelarmi. Fin dall’inizio, a contatto con la sacra famiglia, mi sono trovata immersa in una felicità tutta particolare… Che famiglia! Che esempio di amore, di dignità e di reciproca tenerezza!” (Rosa)
Note sull'autore
Rosa, madre di famiglia italiana ma residente in Francia da molto tempo, riceve messaggi dal Cielo (da Gesù e Maria, dagli angeli e dai santi) da più di vent’anni. Guidata da un padre spirituale italiano, ha dato vita a molte iniziative per l’evangelizzazione e per diffondere le richieste del Cielo, tra cui la fondazione di un’associazione, di gruppi di preghiera, di una famiglia spirituale, di una piccola rivista mariana e di un sito internet (http://lesapotresmisericordieux.jimdo.com). Scrivendo nella preghiera, ha pubblicato diversi libri di spiritualità sia in francese sia in italiano.