All'inizio dell'Anno della Vita Consacrata (30 novembre 2014 - 2 febbraio 2016), papa Francesco indirizza questa lettera apostolica a tutti i consacrati. In essa delinea, in primo luogo: Gli obiettivi di questo Anno speciale:- Guardare il passato con gratitudine. Gratitudine che scaturisce dal riconoscere i doni che il Signore ha offerto alla Chiesa attraverso i carismi dei Fondatori e delle Fondatrici di famiglie religiose.- Vivere il presente con passione. I religiosi e le religiose sono chiamati a seguire il Vangelo e ad aderire a Cristo come hanno fatto i loro Fondatori; a diventare "esperti di comunione" e a vivere "la mistica dell'incontro" che li rende capaci di ascolto delle altre persone.- Abbracciare il futuro con speranza. Fondare la propria vita su una speranza che non delude, quella teologale, dalla quale sgorga la fiducia nel Signore. Le attese per l'Anno della Vita Consacrata invitano a puntare sulla gioia: "Dove ci sono i religiosi c'è gioia", dice il Papa. I religiosi devono parlare con la vita; una vita dalla quale traspare la gioia e la bellezza di vivere il Vangelo e di seguire Cristo. Testimoniare la speranza, vivere il dono, la fraternità, l'unità. Infine, nell'ultimo paragrafo: Gli orizzonti dell'Anno della Vita Consacrata, Francesco precisa il raggio di destinazione di questa lettera: oltre le persone consacrate, i cristiani laici, tutto il popolo cristiano, le persone consacrate e i membri di fraternità e comunità appartenenti a Chiese di tradizione diversa...
L'Anno della vita consacrata viene indetto proprio in un momento in cui i media sembrano mettere l'accento soprattutto sugli errori commessi da religiosi e religiose. La Chiesa intende mettere in evidenza il valore delle testimonianze di fede che i religiosi e le religiose continuano a dare in tutte le parti del mondo.
Dalla nascita della Piccola Casa della Divina Provvidenza nel 1833 a oggi, le "figlie" di san Giuseppe Benedetto Cottolengo hanno intrecciato la loro presenza con le tappe più significative della storia di Torino e del nostro Paese. All'inizio si trattava un gruppo di volontarie che vivevano attorno alla figura del canonico rinunciando a tutto per dedicarsi all'assistenza di poveri, malati e bisognosi. Con il passare del tempo unirsi alla comunità delle cottolenghine ha significato, solo ed esclusivamente per le donne non abbienti, la possibilità di essere salvate da un destino di stenti e sofferenze per studiare, formarsi come individui, e offrirsi a propria volta alla società. Oltre alle opere caritatevoli in Italia, infatti, sono state moltissime nel corso degli anni le missioni delle cottolenghine fuori dai confini nazionali, prima in Africa e poi anche in America, del Nord e del Sud, e in India. Attraverso un'analisi lucida e puntuale, Suor Giuliana Galli presenta la storia della congregazione di Cottolengo nei suoi aspetti istituzionali, giuridici, economici e gerarchici, ponendo l'accento sulla figura femminile in rapporto non solo all'autorità dell'ordine, ma anche ai cambiamenti politici, culturali e sociali che hanno modificato in oltre duecento anni il ruolo e la posizione della donna in Italia.
Le riflessioni riportate in questi testi, sono maturate in 45 anni di esperienza al servizio delle associazioni per il servizio pastorale. La figura del sacerdote nelle associazioni o nei movimenti ecclesiali che si ispirano alla Dottrina Sociale della Chiesa, ha una grande importanza: è l'animatore pastorale, è la guida spirituale, è il richiamo ai principi cristiani, è l'accompagnatore nel quotidiano, è lo stimolo alla testimonianza, è il riferimento personale ed associativo. Occorre allora riconsiderare il concetto del "servizio" che trova riferimenti alla vita stessa di Gesù, "che è venuto non per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto di molti". Senza pretese, l'offerta della lettura di queste riflessioni può far nascere sicuramente nuovi stimoli e promuovere un nuovo impegno al servizio delle realtà da accompagnare.
Dopo aver vinto l’edizione italiana di The Voice, aver ricevuto tweet e plausi da artisti del calibro di Alicia Keys e Whoopi Goldberg e dopo aver superato i 100 milioni di view su YouTube, Suor Cristina prepara il suo album di debutto con Universal Music Italia.
L’album uscirà in Italia così come in tutto il mondo e conterrà 10 canzoni sorprendentemente rivisitate e interpretate da Suor Cristina oltre a due canzoni inedite: FALLIN’ FREE e L’AMORE VINCERÀ.
Prodotto da Elvezio Fortunato e registrato a Los Angeles (Megawatt Studios, North Hollywood, Henson Recording Studios, Speakeasy Studios) si avvale della collaborazione di musicisti di grandissimo spessore come Vinnie Colaiuta, Sean Hurley, Tim Pierce, Simone Sello, Ed Roth, Davide Rossi, Lisa Liu e molti altri. Estratti video della registrazione dell’album sono visibili sul suo canale Youtube ufficiale. L’album è anticipato dal singolo “Like A Virgin” dal 17 ottobre in radio e disponibile su tutti gli store digitali. Il brano è accompagnato dal prezioso videoclip girato nella magica atmosfera di Venezia. “La scelta di like a Virgin vuole essere testimonianza della capacità che Dio ha di far nuove tutte le cose! Lo interpreto come il TOCCO DI DIO, quando mi ha chiamata ad una vita nuova, restituendomi la purezza, la dignità di essere Figlia Amata da Lui. E da lì la mia sequela fino alla fine dei giorni!” (Suor Cristina)
Contenuto del CD
Try
Fallin’ Free
Like A Virgin
Somewhere Only We Know
Blessed Be Your Name
Fix You
No One
I Surrender
True Colors
Price Tag
Perto, Longe Ou Depois (Ordinary World)
L’Amore Vincerà
Ada Taschera (1903-1995), giovane impiegata e donna di grandi capacità intellettive e organizzative, verso i quarantacinque anni ha fondato la Piccola Opera Regina Apostolorum, per il sostegno al sacerdozio ministeriale. Questo libro permette una prima conoscenza del suo pensiero e della sua spiritualità. "Nonostante tutto sono felice, sono serena e contenta. Certo il mondo se conoscesse veramente le mie attuali condizioni e tutto l'insieme dell'Opera, direbbe che sono pazza. Ma le cose normali tutti noi le possiamo fare. È nelle impossibili che si vede la potenza di Dio. Lavorare per i Sacerdoti vuol dire soffrire, soffrire e morire ogni momento". (Ada Taschera)
Edizioni San Paolo presenta "Vita consacrata", una serie di dodici volumetti curati dall'istituto di teologia della vita consacrata di Roma (Claretianum). La collana, che conta tra i suoi autori S.M. Sessa, R. Volo, M. Augé, G. Paris, G. Lanithottam... toccherà tutti i principali temi teologici legati alla vita consecrata, dalla dimensione biblica, a quella ecclesiale, formativa, psicologica, spirituale. Nel primo volume, ad opera del curatore della serie, Ricardo Volo, si affronta il rapporto tra vita consacrata e Sacra Scrittura, in particolare il Nuovo Testamento. L'origine carismatica e lo sviluppo storico della vita consacrata non si spiegano senza una relazione profonda e permanente con la lettura orante delle pagine sacre. Essa, infatti, non potrebbe capirsi senza un riferimento intimo e costante alla figura di Gesù, così come questa è testimoniata in modo speciale dalla Sacra Scrittura. Le donne e gli uomini che nel corso dei secoli hanno via via fondato e stabilito nuove forme di vita consacrata nella Chiesa aprendo strade carismatiche di esistenza evangelica hanno avvertito, senza eccezioni, la voce di Dio che parlava loro attraverso le Scritture, e si sono sentiti spinti proprio dalla "parola di Dio in quanto consegnata per iscritto dello Spirito divino" (Dei Verbum, n. 9). Quegli uomini e quelle donne incontrarono Gesù e furono da lui trasformati in modo particolarmente originale, grazie alla lettura del Vangelo cui si abbandonarono.
Edizioni San Paolo presenta "Vita consacrata", una serie di dodici volumetti curati dall'Istituto di teologia della vita consacrata di Roma (Claretianum). La collana toccherà tutti i principali temi teologici legati alla vita consacrata, dalla dimensione biblica, a quella ecclesiale, formativa, psicologica, spirituale. Nel primo volume, ad opera del curatore della serie, Ricardo Volo, si affronta il rapporto tra vita consacrata e Sacra Scrittura, in particolare il Nuovo Testamento. Questo volume a due voci tratteggia nella parte iniziale un abbozzo della storia della contemplazione cristiana; segue una sintetica definizione della contemplazione, andando a ritrovare le sue radici e l'evoluzione. La seconda parte del volume è invece dedicata, in maniera specifica, agli Istituti di tipo apostolico e agli Istituti secolari.
Nell'annunciare l'Anno dedicato alla vita consacrata e in diverse occasioni, papa Francesco ha rilevato che la radicalità è richiesta a tutti i cristiani, ma i religiosi sono chiamati a seguire il Signore in maniera speciale. "Sono uomini e donne che possano svegliare il mondo - ha sottolineato - la vita consacrata è profezia". Dio, ha detto ancora, "ci chiede di uscire dal nido che ci contiene ed essere inviati nelle frontiere del mondo, evitando la tentazione di addomesticarle. Questo è il modo più concreto di imitare il Signore". I diversi testi di Francesco proposti da G. Vigini, vogliono offrire a sacerdoti, religiose/i e persone consacrate un contributo singolare per approfondire e meditare su tanti aspetti legati alla vita consacrata e su quello che la Chiesa si attende dalle persone consacrate per una nuova testimonianza del Vangelo nella società.
Un prete può celebrare ogni giorno la messa, essere fedele al confessionale, operare la carità, preparare con diligenza le omelie e le catechesi, eppure lasciare nel cuore di chi lo incontra l'impressione di essere altrove, di non entrare con tutto se stesso in ciò che fa e in ciò che vive. Le azioni devono vibrare, devono avere cuore: un prete asettico e distante non incontrerà mai davvero la sua gente, non comunicherà il Vangelo e finirà il più delle volte col "nascondersi" dentro e dietro il ministero. "La nostra formazione spiegano gli autori - puntava parecchio sul divenire "buoni funzionari", onesti lavoratori che fanno bene il loro mestiere. Il rischio di una tale impostazione è quello di rimuovere completamente un mondo che in ogni caso non si riesce a mettere a tacere. Sono sotto gli occhi di tutti alcune parabole ministeriali di ottimi "funzionari" che si trasformano con il passare del tempo in preti incapaci di amare e di farsi voler bene; e quando succede questo anche il Vangelo non passa più. La stagione successiva alla nostra conosce forse il rischio opposto: quello di una enfasi eccessiva sulle risonanze emotive di un ministero che viene sempre e solo misurato dalla capacità di dare benessere e di scaldare il cuore. A volte i sentimenti sono quasi esibiti, troppo facilmente messi in scena, tanto da apparire ingombranti se non addirittura falsi".
Non la necessità ma la libertà domina la vita cristiana. Non il caso, ma l'amore vi ha il primo posto. Se si vuole camminare alla sequela di Cristo, due condizioni sono imprescindibili: libertà e amore sono al cuore del mistero cristiano. Una riflessione sulla vita cristiana e sul senso profondo della vocazione.