
Quasi come un romanzo, il racconto di una vita: Michelangelo scultore, pittore, architetto e poeta. Fra la Firenze di Lorenzo il Magnifico e Savonarola e lo splendore della Roma dei papi, si dipana la vicenda umana dell'artista più geniale e tormentato del Rinascimento italiano. Amori, passioni, furori e tormenti di un uomo difficile e generoso, artista scontroso e geniale.
"Stupor mundi" fu detto dai contemporanei Federico II di Svevia, l'unico degli imperatori germanici del medioevo, insieme al Barbarossa, che occupi un posto riconosciuto nella nostra storia e subito ci rimandi a immagini evidentissime: la disfatta inflittagli nel 1248 dai popolani di Parma, la città di quel Salimbene che lo paragonava a un drago funesto; gli splendori della corte di Sicilia, consacrati dalla lirica della "prima scuola", di cui il sovrano medesimo era mecenate; i castelli di Puglia, gli arcieri musulmani, le donne dell'harem, le cacce col falcone illustrate nel suo trattato, il più ricco che ci resti in materia. Immagini romantiche, però. E confluenti verso un'interpretazione convenzionale, che confina Federico in una luce araldica di crepuscolo: per chiudere con la sua figura un conflitto secolare tra impero e chiesa, e inaugurare invece il decollo della civiltà borghese mercantile culminante nel rinascimento. Qui l'imperatore non è segnacolo di una fase storica schematizzata, ma si muove all'interno di un complicato gioco d'azioni e di reazioni. Di lui viene rivelata, duplice e sconcertante, l'anima insieme feudale e "illuminata": il senso feroce del potere, e lo scetticismo che a esso poneva di continuo un limite invalicabile.
Il 28 giugno 1940, l'aereo di Italo Balbo veniva abbattuto per errore dalla contraerea italiana nei cieli di Tobruk. Finiva così, con un pastrocchio tragicomico all'italiana, la vita di uno dei personaggi più popolari e influenti del regime. Personaggio spavaldo e violento, avventuroso e carismatico, Balbo riflette nella sua vita molti degli aspetti che hanno caratterizzato l'Italia fascista. Con il supporto di un'ampia documentazione Segrè ricostruisce la vita pubblica e privata di Balbo in una narrazione avvincente che in pari tempo getta luce sulle dinamiche interne del potere fascista.
Il teologo Karl Barth rende omaggio al genio di Salisburgo con parole di stima, affetto e riconoscenza. Gli angeli quando devono rendere omaggio a Dio suonano Bach, ma quando sono tra di loro suonano Mozart, e anche Dio se ne compiace". "
Nato nel 1900, da una nobile famiglia decaduta, Antoine de Saint-Exupéry si diede all'aviazione e ne divenne uno dei pionieri come pilota dell'Aéropostale dal 1920 al 1930. La sua vita avventurosa e la sua morte, avvenuta in circostanze misteriose, hanno contribuito a farne un eroe romantico. Stacy Schiff, basandosi su una ricerca puntuale attraverso tre continenti, ci consegna la verità sulla vita dello scrittore. Ciò che lo ha reso straordinario non è stata la sua vita, e neppure la sua morte, ma la letteratura che per lui era indissolubilmente legata alla vita.
Per Nuale O'Faolain, prima di nove figli in una irrequieta famiglia di Dublino, la vita non è mai stata semplice. Una madre affettuosa ma incline all'alcol, un padre brillante ma inaffidabile e poco presente, il conflitto con una cultura cattolica conservatrice e con un mondo chiuso alle donne. Unici antidoti contro la disperazione il grande amore per i libri e la scrittura, che la porteranno a diventare una delle più conosciute giornaliste dell'"Irish Times". Un'autobiografia con la tensione del romanzo, in cui l'autrice racconta la sua vita senza falsi pudori.
Il volume raccoglie in ordine cronologico i testi delle commemorazioni di Giuseppe Lazzati, tenutesi in questi anni in luoghi diversi e in momenti specifici: la celebrazione del funerale, il trigesimo, alcuni anniversari della scomparsa e la chiusura del processo di canonizzazione. La memoria viva di Giuseppe Lazzati è ripercorsa da Carlo Maria Martini, Eduardo Pironio, Lorenzo Bellomi, Piersandro Vanzan, Giuseppe Dossetti e molti altri suoi illustri amici ed estimatori, mettendo insieme così un testo di raro valore. I testi sono preceduti da una approfondita nota informativa su Lazzati, stesa con cura e passione da Armando Oberti che è il Postulatore della sua causa di canonizzazione. Le prime pagine del volume sono destinate quindi a coloro che ancora non conoscono la vita e le opere dl Lazzati, fedele laico indicato da molti come un chiaro esempio di santità laicale.
In questo volume l'autore presenta la storia del dittatore tedesco rigorosamente come storia della società che lo rese possibile. Rinunciando ad ogni spiegazione facilmente personalistica, Hitler viene visto non come causa prima dell'apocalisse nazista, ma come suo articolato epicentro, sulla base delle strutture politiche e delle forze sociali che ne consentirono la conquista e l'esercizio del potere. La personalità del dittatore diventa dunque la chiave interpretativa di un intero periodo storico. Il libro ripercorre le tappe della vita di Hitler fino al 1936, anno di occupazione della Renania: le modeste origini, le velleità artistiche, la partecipazione alla Grande Guerra, lo svilupparsi in lui del sentimento antisemita.