Il Test del Disegno della Figura Umana, nei suoi tre livelli (grafico, di strutture formali e di contenuto), si rivela un prezioso strumento diagnostico per la conoscenza non solo dei bambini ma anche degli adolescenti e degli adulti.
Oltre che sui risultati di specifiche e numerose ricerche, il presente manuale poggia sull’esperienza clinica derivante sia dall’attività professionale che dalla conduzione del Corso di Tecniche d’indagine della personalità e del Tirocinio di tecniche proiettive che l’Autore svolge nell’ambito del Corso di laurea in Psicologia.
Il volume è destinato agli studenti di psicologia e a tutti coloro che già operano nel campo della psicodiagnosi.
La nuova edizione di "Psicopatologia dello sviluppo" conferma l'approccio che ne ha garantito peculiarità e successo, le "storie di bambini", che partono dalla concretezza del quadro clinico per arrivare all'inquadramento diagnostico, questa volta, però, secondo i criteri del nuovo DSM-5, che ha profondamente rinnovato classificazione e valutazione dell'ampio raggio dei disagi psicologici. Descrivendo quanto avviene nello studio dello psicologo e l'interazione fra psicologo e bambino, genitori, insegnanti, e tracciando caso per caso le linee di intervento terapeutico, offre agli studenti delle lauree triennali e magistrali, agli specializzandi in psicoterapia, a coloro che si apprestano a sostenere l'esame di Stato uno strumento efficace e aggiornato per entrare nel vivo nel lavoro psicologico in età evolutiva. Presentazione di Francesco Rovetto e Furio Lambruschi.
Il libro presenta la tecnica del counseling psicologico, una pratica di ascolto che da poco si è affacciata anche nella nostra scuola per aiutare gli studenti ad affrontare problemi personali e scolastici. Oltre ai colloqui individuali con gli studenti, vengono illustrate esperienze di counseling alle classi e di consulenza indiretta agli insegnanti.
La terapia dialettico-comportamentale (Dialectical Behavior Therapy, DBT), concepita inizialmente per il disturbo borderline, si è evoluta verso forme adattate per altre condizioni psicopatologiche (disturbi alimentari, dipendenze da sostanze, comportamento suicidano e disregolazione emotiva nell'adolescenza, depressione resistente al trattamento), fondandosi sempre su una solida base di ricerca empirica. Marsha Linehan, che ha ideato la DBT, propone qui la versione più aggiornata del proprio metodo terapeutico, che rende conto degli importanti progressi nella clinica e nella ricerca. Il primo volume offre indicazioni complete per orientare alla DBT persone con una vasta gamma di problemi e per insegnare loro strategie di mindfulness e modalità per implementare l'efficacia interpersonale, la regolazione emotiva e la tolleranza della sofferenza. Il secondo volume include tutte le schede e i fogli di lavoro esposti nel manuale, insieme a brevi introduzioni a ciascun modulo scritte espressamente per i pazienti. La usb card allegata contiene le schede e i fogli di lavoro proposti, da stampare e utilizzare secondo le istruzioni.
Che senso possiamo dare ai lunghi anni della terza età, visto che si profila una longevità senza precedenti nella storia dell'umanità? Molti non sono preparati a vivere pienamente e serenamente questa fase della vita, e cadono in una sorta di depressione quando arrivano all'età della pensione. Superare tale crisi non è facile: come accettare l'avanzare dell'età, in un mondo che valorizza esclusivamente giovinezza e bellezza, e che percepisce l'invecchiamento come una sconfitta, un sinonimo di esclusione e decadimento? Il segreto sta nel rifiutarsi di subire passivamente il trascorrere del tempo. Ci si può allenare a un altro concetto del vivere, nel quale ogni tappa diventa un invito a maturare ulteriormente, a esplorare le profondità di noi stessi e a diventare sempre più consapevoli, per poter assolvere, infine, il nostro più importante compito umano: quello di offrire ricchezza spirituale alle generazioni successive.
Attraverso il cibo si apre la prima fondamentale relazione umana di intimità e prossimità. Da questa relazione dipende la disposizione all'accoglienza, alla premura, all'ospitalità. È la prospettiva in cui si colloca questo libro, volto a comprendere il valore della relazione tra cibo e uomo, il valore di nutrire l'esistenza e non solo la vita o il Pianeta. Infatti, il cibo non è solo sostanza, materia edibile, legata all'urgenza del bisogno, non è solo valore e storia di un territorio, qualità, gastronomia: il cibo è anche relazione, e come tale interessa l'affettività, l'identità, il desiderio, l'estetica e l'etica. Il cibarsi non è solo un'esperienza nutritiva, poiché in esso è sottesa sempre una domanda di riconoscimento: nutrire l'esistenza significa, infatti, attenzione alla forma del soggetto, che non è un sistema chiuso, finito, bensì relazionale.
Molte sono le parole che fanno "rumore" poche sono quelle che cambiano la vita. Non serve cercare tra la moltitudine, serve concentrarsi sul poco per trovare se stessi. Il vero problema dell'uomo di oggi è il lasciarsi guidare passivamente da ciò che proviene dall'esterno. La persona passiva perde il proprio senso di identità. Le parole e la vita di Gesù ci guidano, come una moderna psicoterapia, verso la ricerca di sé, accrescendo il proprio benessere per una vita serena e migliore.
Il volume propone una riflessione per ogni giorno dell'anno, secondo la prospettiva di pensiero di Valerio Albisetti, che tratta in sintesi le grandi tematiche dell'esistere umano in chiave di psicospiritualità, di cui è fondatore e fautore. Lo stile usato rivela l'autore nei suoi pensieri più intimi, nelle sue riflessioni sui tempi di oggi: il lavoro, la crisi economica, le difficoltà di rapporti nella vita sociale, in famiglia e nella coppia; l'amicizia, l'amore, il potere, il successo, gli affetti e le relazioni, la sessualità, l'esperienza religiosa, Dio? Il vissuto quotidiano di ogni persona è letto e riflettuto allo scopo di aiutare a porre le domande giuste, a compiere in modo autentico e pieno "il viaggio della vita", nella certezza che alla dimensione spirituale si arriva attraverso quella psicologica. Testi intensi ed essenziali, che coniugano psicologia e spiritualità, per una proposta impegnativa e profetica; quasi un "breviario laico", da leggere ma ancor più da meditare; un percorso che apre alla riscoperta del senso della vita e della speranza.
Dopo "Educare al femminile e al maschile" (scritto a quattro mani con Marco Scicchitano) e il recentissimo "Nati per essere liberi", torna Tonino Cantelmi con un breve glossario per muoversi meglio nel vasto e complesso mondo della teoria del gender, attualmente al centro di accesi dibattiti in ambito sociale e, in particolare, scolastico ed educativo. Che cosa sono: il gender, l'identità di genere, l'orientamento sessuale, il transessuale ecc.? Questi termini e tanti altri simili, spesso, sono usati anche impropriamente generando un'enorme confusione e incomprensione tra gli interlocutori e tra gli operatori. Il libricino intende fare chiarezza su questi termini, per aiutare le persone interessate a usare un linguaggio aggiornato e corretto e, al tempo stesso, far comprendere il tentativo oggi in atto di negare la differenza e la radice sessuata dell'identità personale. Perché, come afferma l'autore: "appare evidente che uno dei fenomeni alla base della crisi della relazione interpersonale è costituito proprio dalla rinuncia all'identità sessuale e al ruolo sessuale, in favore di un'assoluta fluidità dell'identità stessa e dei ruoli, con la conseguente rinuncia alla responsabilità nella relazione e alle sue caratteristiche generative".
Adolescenza e crisi sono parole che da sempre vanno di pari passo. Tutti i genitori lo sanno bene. Ma cosa succede quando questo processo di trasformazione, insieme fisica e d'identità, che investe i ragazzi si svolge sullo sfondo di una crisi economica, come accade oggi? Le preoccupazioni per i figli in crescita rischiano di sfociare nel pessimismo e nello sconforto, portando i genitori a vedere solo i problemi e le conflittualità dell'adolescenza e a dimenticarne invece la dimensione creativa, il suo portare dentro di sé la spinta verso il cambiamento, il seme potente del futuro. Philippe Jeammet, psicanalista francese e vera autorità nel campo dell'età adolescenziale, arriva in soccorso degli adulti disorientati e preoccupati con questo libro che invita a "schierarsi dalla parte della vita", a fare proprio il dovere della speranza, oltre lo spirito depressivo che affligge il nostro tempo. Ricorrendo alla sua esperienza clinica e utilizzando anche le testimonianze, raccolte appositamente, di una ventina di ragazzi provenienti da ambienti diversi, affronta tutti i "nodi" dell'età ingrata: la paura di non essere all'altezza della felicità, il delicato passaggio all'età adulta, il faticoso controllo delle emozioni, la scoperta dell'affettività, il rapporto con la scuola e la cultura, l'incognita del lavoro e del proprio ruolo nella società... Per ognuno, troviamo qui una serie di riflessioni ma anche di indicazioni pratiche, da mettere subito in atto.
I nuovi media, in particolare Internet e il cellulare, svolgono un ruolo importante nella vita dei giovani e aprono a un mondo di relazioni che offre opportunità di crescita senza precedenti. Un territorio affascinante, sconfinato e facilmente accessibile dove, tuttavia, possono trovare spazio anche contenuti e comportamenti potenzialmente dannosi. Se da un lato la rete dà spazio allo scambio, dall'altro rischia di divenire luogo della solitudine che relega in secondo piano la dimensione fisica, il dialogo verbale e non verbale, la trasmissione delle emozioni tipica dei veri rapporti interpersonali. Nascono al contempo nuovi fenomeni come il cyber bullismo, le molestie, le "droghe sonore", che sono frequenze scaricabili da Internet a basso costo capaci di agire sul cervello sollecitando l'attività cerebrale in modo simile alle sostanze stupefacenti. Oppure la diffusione di siti, blog e forum di persone accomunate dalla stessa ossessione per il cibo e colpite da anoressia o bulimia. Siamo di fronte a nuovi modi di apprendere: più per immagini che per concetti, più attenti al concreto che a ciò che sembra astratto, più per logiche binarie che razionali. Prefazione di Luca Pisano.
ll noto psichiatra e autore Vittorino Andreoli dedica una serie di racconti alla "sua" Verona, scritti nella lingua veronese più antica, espressione delle civiltà contadina di un tempo e radice culturale della città di oggi. "Omeni donne e buteleti" raccoglie frammenti di vita ricomposti nella lingua madre dell'autore. Ventisei affreschi dove riconoscere le agricole ascendenze, le satireggianti matrici, nonché le folgoranti inserzioni di una vividissima contemporaneità con esiti trascinanti, espressamente concepiti per il divertimento del lettore, come "You not understand n'ostrega. Savéito che ostrega lè american. Sa volio saver voialtre done puoarete. Fachin...". Con questo libro Andreoli condivide il frutto delle sue meditazioni, che lo portano a rivisitare, quasi nella dimensione del sogno, il mondo da cui proviene, il mondo dei suoi padri: una scrittura che diventa elegia - pulsante di vita- di un'umanità ormai passata. Ogni racconto è il ritratto di uno degli aspetti di quell'umanità, prevalentemente legati all'esperienza religiosa, all'avvento della civiltà post-contadina, e alla dimensione dell'affettività e della sessualità raccontata da Andreoli attraverso le "liturgie contadine" dei protagonisti di questa raccolta, Bepi e Maria.