
Verso la fine degli anni venti Jung scopre singolari affinità tra antichi simboli cinesi e i sogni dei suoi pazienti: inizia così a studiare i testi alchimistici. Dopo quindici anni di lavoro pubblica questo volume. La tradizione alchimistica e la pratica analitica hanno in comune il tentativo di creare una realtà nuova e superiore: da una parte l'oro, la pietra filosofale, dall'altra la "presa di coscienza" della psicologia moderna. L'alchimia in sostanza è espressione di una pulsione a trasformare la materia prima dell'esperienza in conoscenza. Jung allarga la sua indagine alla saggezza orientale e a esperienze culturali che hanno una radice comune, mostrando come le scoperte scientifiche possano in realtà essere il ritrovamento di universali esperienze.
Un libro per chiunque si interessi allo psichico e piu specificatamente alla sofferenza psichica. Il tema e trattato in modo da aprire nuove vie, sia alla teoria psicoanalitica che alla teoria della tecnica. Un libro che mantiene aperto il dibattito sull'ipotesi della trasmissione della vita psichica tra le generazioni. Appoggiandosi sulle molteplici dimensioni dell'interesse mostrato da Freud sulla questione, propone alcune delle ricerche conttemporanee piu innovative in un campo controverso. R. Kaes delinea innanzitutto la concezione freudiana di un soggetto che e simultaneamente erede, servitore e beneficiario della vita psichica di coloro che l'hanno preceduto. H. Faimberg riprende e sviluppa i suoi lavori sul telescopage delle generazioni e sulla genealogia di certe identificazioni. M. Enriquez descrive le confusioni fondamentali che sono in causa nella trasmissione del delirio al bambino. J.J. Baranes evidenzia le trasformazioni prodotte nella teoria e nella pratica psicoanalitiche dal passaggio da una topica realitaria, alle origini della psicoanalisi.