La psicoterapia junghiana non privilegia la biografia personale del paziente, ma allarga la sua indagine all'ambiente, al peso della storia, all'incidenza dei miti e degli archetipi. Il linguaggio del sogno, il simbolismo dell'incesto, la psicologia della traslazione sono i tre grandi temi della riflessione junghiana, che interpreta l'attività psicoterapeutica come un'arte umanistica, fatta di intuizione, vastissime conoscenze culturali, esperienza totale e impegno etico.
Incentrato sulla dialettica tra potere, istituzioni politiche e diritto in epoca moderna, questo saggio è opera di uno dei maggiori studiosi della materia, professore di Storia istituzionale e politica moderna presso la Universidade Nova di Lisbona e coordinatore dell'area di Storia e teoria del diritto presso l'Università di Macao.
L'autore esamina cinque professioni (ingegneria, architettura, management, psicoterapia e pianificazione urbana) per illustrare il modo in cui i professionisti, nella realtà operativa, affrontano la soluzione dei problemi. Schon sostiene che, nel far fronte alle sfide giornaliere lanciategli dal proprio lavoro, essi ricorrono a quel genere di improvvisazione che si apprende nel corso della pratica più che a formule imparate durante gli studi universitari. L'autore propone così una nuova epistemologia della pratica professionale fondata sulla "riflessione nel corso dell'azione".