Il libro di Masson descrive dall'interno la formazione di un analista e gli inizi della sua attività. L'uomo della strada è indotto a chiedersi chi sono le persone a cui ci affidiamo per risolvere i nostri problemi più intimi. Questo libro può aiutare a distinguere, tra gli analisti, coloro che operano secondo lo spirito del messaggio freudiano e dunque considerano la psicanalisi una libera ricerca della verità, sia essa la verità dei fatti storici o la verità del nostro inconscio, e coloro che di tale messaggio si limitano a custodire e applicare dogmaticamente i concetti.
I testi contenuti in questo volume espongono gli aspetti fondamentali della tecnica e della teoria che caratterizzano la psicologia analitica. "Psicologia dell'inconscio" permette di conoscere i capisaldi teorici del metodo junghiano: dalla discussione delle teorie di Freud e di Adler, alla distinzione tra inconscio personale e collettivo, alla proposta di una lettura simbolica dei materiali onirici. Ne "L'io e l'inconscio" quegli stessi capisaldi vengono esposti in forma organica. Il volume comprende inoltre gli scritti da cui prendono le mosse questi saggi e due brevi minute, tutti composti tra il 1912 e il 1916.
Tormentata è la storia del suffragio universale, ostacolato, ancora in pieno Novecento, dalla discriminazione di censo, di razza, di sesso, che si è rivelata particolarmente tenace proprio nei paesi di più consolidata tradizione liberale. Un nuovo modello di democrazia sembra voler divenire il regime politico del nostro tempo. Gli Stati Uniti costituiscono il privilegiato paese-laboratorio del "bonapartismo-soft" che ora si affaccia anche in Italia e di cui ci parla Losurdo.