In quest'opera l'autore compendia un approfondito e ispirato studio sull'origine, la funzione e lo sviluppo della volontà. Inizialmente Assagioli stacca la volontà dall'angusto preconcetto volontaristico, che la interpreta come funzione autorepressiva, per porla al centro della coscienza individuale come 'esperienza fenomenica', talvolta spontanea, ma sempre e comunque provocabile. Successivamente ne definisce qualità e funzioni, svincolandola dal pregiudizio deterministico, che la vuole interamente soggiogata al carro delle motivazioni inconsce, per ridarle dignità e potere autonomi e coscienti, prerogative insopprimibili della dimensione umana. Approfondendo l'indagine ne rivela gli aspetti transpersonale e universale, collegandola così all'esperienza supercosciente, ritenuta fondamentale nel processo autorealizzativo della psicosintesi. In seguito dà un'interpretazione 'anatomo-fisiologica' dell'atto volitivo suddividendolo in sei stadi e rivelandone il meccanismo d'azione, fino a presentarci l'uso della volontà come un vero e proprio metodo autorealizzativo. Tutta l'opera è permeata da un alto valore intuitivo unito a un'esemplare chiarezza di esposizione, che la rendono facilmente comprensibile ed estremamente pratica nella sua utilizzazione.
Questo libro traccia le linee di un nuovo sistema unitario di psichiatria sociale e individuale introdotto di recente con notevole successo in numerosi ospedali, cliniche e istituzioni psichiatriche degli Stati Uniti. Ideato principalmente in vista della terapia di gruppo, questo approccio è impiegato ora da istituzioni e da comunità di lavoro, oltre che nella professione privata con nevrotici, psicotici, psicopatici sessuali, casi psicosomatici, e terapia degli adolescenti. La parte iniziale del programma dell'analisi transazionale consiste nel familiarizzare i pazienti singoli con la teoria sulla quale il trattamento è basato. Dopo aver raggiunto un certo grado di autoconoscenza nel corso di sedute private con l'analista, il paziente incontra per la prima volta gli altri pazienti nella terapia di gruppo, e si impegna in una serie di relazioni significative al livello personale nel corso delle quali sempre più arriva a rendersi consapevole della causa e della natura della sua malattia, preparandosi, al tempo stesso, a superarla. Berne, che è stato per 15 anni psicoanalista, ha studiato con Federn, e la sua analisi transazionale si può considerare appunto un approfondimento dell'indagine sulla psicologia fenomenologica dell'Io, di Federn ed Edoardo Weiss, in funzione di un'applicazione terapeutica a vari livelli di profondità, a seconda dei risultati da raggiungere.
È difficile scoprire cosa accade in una seduta di terapia della famiglia e ancora più difficile è descriverlo. Gli scritti teorici in questo campo non riescono a comunicare la vivacità, la drammaticità e l'interazione delle personalità coinvolte. In questo libro Jay Haley e Lynn Hoffman consentono di gettare uno sguardo sui problemi della pratica clinica. Nella convinzione che la miglior descrizione della terapia della famiglia consista semplicemente nel riferire ciò che fanno coloro che la praticano, cercando peraltro di abbracciare una vasta sfera di stili terapeutici, gli autori hanno intervistato cinque esperti terapeuti di diversi indirizzi chiedendo a ciascuno di essi di spiegare ed esporre per esteso le proprie tecniche sulla base di un colloquio iniziale da essi realmente condotto con famiglie in terapia. I cinque lunghi capitoli di questo libro sono costituiti dalla registrazione di queste conversazioni, cui fa da contrappunto la trascrizione letterale di ciascuna seduta terapeutica vera e propria. In tal modo il lettore non solo può osservare il terapeuta al lavoro, ma può anche partecipare alle sue successive riflessioni nel corso del colloquio, alle ragioni della sua strategia e allo svilupparsi dell'incontro tra terapeuta e famiglia, con tutte le sue incertezze e improvvisazioni.
Aspetto caratteristico della psicologia umana è l'influsso intenso e costante degli impulsi d'amore da un lato, e degli impulsi d'odio e aggressività dall'altro. L'interferenza di questi due impulsi (soprattutto nei suoi risultati nell'ambito della vita quotidiana dell'individuo normale) è stata studiata molto attentamente da Melanie Klein e dalla sua scuola. Il presente studio, condotto in due distinti capitoli da Melanie Klein e Joan Riviere, fa vedere come questi impulsi si sviluppino fin dall'infanzia, come le nostre capacità innate d'amore e d'aggressività approfittino di ogni occasione per esprimersi, e come esse influiscano sullo sviluppo del carattere. Questo libro è un nuovo punto di partenza nell'esposizione della psicoanalisi: è un tentativo di descrivere in una terminologia priva di tecnicismi alcuni dei più profondi processi mentali che corrono sotto alle azioni e ai sentimenti della persona normale. Come breviario dei contributi originali di Melanie Klein alla psicoanalisi questo libro è diventato un classico della psicologia.