
Con la digitalizzazione dei media e la virtualizzazione del mondo, la contaminazione fra stili e culture e la rapidità delle trasformazioni sociali ed economiche, la complessità è divenuta la costante culturale che caratterizza il nostro tempo. Si tratta di una rivoluzione di portata incalcolabile, destinata a sconvolgere l'habitat dell'uomo moderno, il suo modo di vivere e di relazionarsi. Attingendo alla tradizione filosofica del postmodernismo francese e spaziando dall'architettura all'arte, dalle scienze fisiche a quelle biologiche, Taylor traccia una mappa per aiutarci a capire questo nuovo mondo, e ad attraversarlo nel migliore dei modi.
"L'unico best seller che sia stato in grado di cambiare la concezione che l'uomo ha di se stesso". Così Steve Jones definisce "L'origine delle specie" di Darwin, "il libro del millennio", che più di ogni altro ha suscitato dibattiti, adesioni e decise prese di distanza, senza mai tuttavia poter essere rifiutato in toto. Eppure, sostiene il genetista gallese, quasi nessuno, ormai, legge questo testo come un'opera scientifica. Questo volume, allora, può essere letto come il tentativo di ristabilire un equilibrio, di restituire a questo straordinario scritto tutta la forza del suo valore. Ne esce una riscrittura entusiasta, un'operazione di riesame e di aggiornamento dell'opera darwiniana a partire dal suo indice originale.
John Brockman raccoglie ancora una volta attorno a sé le menti più brillanti della scienza, ponendo loro una domanda: "Cosa ha spinto dei normali adolescenti a percorrere la strada della ricerca?". Scopriamo così che Daniel Dennet, lungi dall'essere uno studente modello, si dedicò a ogni genere di lavori prima di trovare la sua strada; che Richard Dawkins da giovane mostrava davvero poco interesse per gli studi scientifici, ai quali preferiva di gran lunga viaggiare; che Stephen Jay Gould, infine, rimase a tal punto spaventato dal Tirannosaurus Rex conservato presso l'American Museum of Natural History di New York da decidere di diventare paleontologo. Un libro che svela gli aspetti più quotidiani e "normali" dei protagonisti del mondo scientifico.
Un saggio che arriva al cuore della fisica moderna, che solleva dubbi sul maggiore contributo di Einstein (il continuo dello spaziotempo) ma che propone anche una soluzione a uno dei più grandi paradossi della scienza contemporanea: la distanza tra la fisica classica e la fisica quantistica. Barbour sostiene che l'unificazione della relatività generale di Einstein con la meccanica quantistica può determinare la fine del tempo. Il tempo non avrà più un ruolo centrale nei fondamenti della fisica. In questo testo rivoluzionario si aprono squarci affascinanti sui misteri dell'universo: i mondi multipli, i viaggi nel tempo, l'immortalità e, soprattutto, l'illusione del moto. Prima edizione nei "Saggi", 2003.
Ripercorrendo le tappe fondamentali dell'evoluzione del cosmo, attingendo alle loro conoscenze di astronomia, astrobiologia e astrofisica, i due autori raccontano gli aspetti noti e meno noti di quattordici miliardi di anni di storia dell'universo: dal Big Bang fino all'analisi di possibili forme di vita extraterrestri, passando per l'antimateria e la materia oscura, gli interrogativi sull'esistenza di universi paralleli e l'origine delle strutture su grande scala, la formazione delle stelle e dei pianeti. Un libro utile per avvicinarsi alle idee e al vocabolario della cosmologia moderna, che illustra le connessioni tra la fisica subatomica e la struttura dell'universo, senza tralasciare gli sviluppi teorici più recenti.
Per quanto ci siano familiari, gli otto pianeti che insieme alla Terra fanno parte del sistema solare (Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno, Urano, Nettuno, Plutone) restano mondi a parte tutti da esplorare. Dava Sobel spiega, grazie alle sue doti di divulgatrice, le origini e il destino del sistema solare e le caratteristiche di ciascun pianeta. Il suo è un viaggio non solo nello spazio, ma anche nella storia della scienza (scandita, in alcune sue tappe fondamentali, proprio dalle scoperte legate ai pianeti e al loro movimento) e della nostra cultura, in cui i pianeti hanno sempre avuto un ruolo importante: come simboli, come incarnazioni degli dèi della mitologia, come influssi astrologici e come scenario delle avventure della fantascienza.
La strada da intraprendere per ridurre l'inquinamento in realtà è meno impegnativa di quello che comunemente si crede. Non è necessario essere Superman o fare cose meritevoli del premio Nobel, come Wangari Maathai, prima ambientalista e prima donna africana a ricevere l'onorificenza: basta mettere in pratica alcuni semplici accorgimenti e avere fiducia che anche piccoli gesti possono essere utili. In questa guida ogni capitolo parte da un caso particolare per poi analizzare i dati di consumo energetico in Italia e nel mondo e soprattutto consigliare alcune buone pratiche da seguire in ogni ambito della vita di tutti i giorni: i trasporti, l'energia elettrica, la casa, i rifiuti, l'acqua, la spesa.
Sembra quasi che ci siamo rassegnati: i rischi di blackout energetico sono costantemente dietro l'angolo, la qualità dell'aria che si respira nelle nostre città peggiora regolarmente, meglio non conoscere la composizione chimica reale dell'acqua che sgorga dai rubinetti di casa. Ma proprio non si può fare nulla, bisogna cedere? Ci sono molte piccole cose che si possono fare, nella vita quotidiana, per non peggiorare la situazione, se non per migliorarla. L'autore ha selezionato 50 di queste "piccole cose", che riguardano la gestione domestica e nel complesso fanno una "cosa grande"; e non sono nemmeno tanto dolorose, anzi: sul piano economico, permettono di risparmiare denaro. Pensare al futuro "paga" anche sul breve periodo.
Con questo libro il lettore è condotto attraverso alcuni luoghi cruciali (come il Vesuvio, le Hawaii, le Alpi, il Grand Canyon), la cui conformazione e i cui movimenti condizionano l'aspetto intero del nostro pianeta. La geologia è l'elemento comune che crea il paesaggio, determina le coltivazioni, incide sulle caratteristiche degli insediamenti umani; Richard Fortey, paleontologo, ci accompagna in questo viaggio intorno e dentro la Terra, e ci insegna, con la forza evocativa della sua prosa, che quello che vediamo è solo la fragile punta di un immenso iceberg.
Da alcuni anni a questa parte lo studio dell'evoluzione umana ha subito un'autentica rivoluzione. Da una semplice immagine lineare si è passati a un modello ramificato nel quale molte specie, antenate o cugine di Homo sapiens, hanno convissuto per milioni di anni; una pluralità di protagonisti, dunque, portatori ciascuno di una storia di adattamenti peculiare, al termine della quale una sola specie ha ereditato il vessillo dell'umanità soppiantando l'enigmatico cugino neandertaliano. Due antropologi aggiornano il quadro complesso e affascinante delle ricerche e delle controversie sulle nostre origini, in un libro in cui antropologia fisica e molecolare concorrono a offrire una ricostruzione della nostra storia naturale.
Neuropsichiatra, nato in Lettonia ma trasferitosi negli Stati Uniti negli anni Settanta, Elkhonon Goldberg spiega in questo libro perché la mente, invecchiando, diventa più forte. Per secoli gli scienziati hanno pensato che le nostre funzioni mentali non facessero altro che deteriorarsi. Non è vero, sostiene Goldberg, il cervello "maturo" è in grado di integrare pensiero ed esperienza. Il cervello anziano usa meglio l'emotività, l'empatia e l'intuizione, una mente attiva e adeguatamente stimolata non deve temere l'invecchiamento. Per questo, egli propone un vero e proprio programma di "fitness cerebrale".