
"Istinto" e "intelligenza" sono i termini che meglio si prestano a definire il campo di studio della scienza del comportamento animale: per questo Anthony Barnett li ha scelti come concetti chiave per guidare il lettore nel suo libro introduttivo e rivolto ai non specialisti. Nella sua esposizione, ormai divenuta un vero classico dell'etologia, Barnett offre un panorama completo sul comportamento umano messo a confronto con quello degli animali: quali sono gli effetti della ricompensa e della punizione nell'addestramento, quali sono i meccanismi sociali all'interno di una comunità di scimmie antropomorfe? Come funziona lo sviluppo sociale e intellettuale dell'uomo, le emozioni e l'impulso ad agire sono innati o sono comportamenti appresi? Con il suo stile brillante e la varietà delle materie trattate "Istinto e intelligenza" ha giustamente contribuito a diffondere e a rendere popolare l'etologia.
Non bisognerebbe affrontare le sfide del Ventunesimo secolo con l'armamentario concettuale e ideologico del Settecento, ma succede. La convivenza fra persone di provenienze diverse, portatrici di diverse esperienze, stili di vita e convinzioni, pone problemi complessi. Per una curiosa reazione, molti invocano soluzioni illusoriamente semplici - fili spinati, muri, quote di immigrati, fogli di via - rispolverando vecchissime teorie sull'insanabile differenza razziale fra popoli del nord e del sud. Questo testo cerca, al contrario, di stimolare qualche ragionamento. Prima di tutto, sulle responsabilità di molti scienziati nel fornire giustificazioni di comodo per lo schiavismo e il colonialismo; e poi su quanto le teorie della razza, che pure hanno generato sofferenze e conflitti enormi e reali, si siano rivelate irrealistiche, incoerenti e incapaci di farci comprendere la natura delle nostre differenze. "Gli africani siamo noi" racconta anche un po' delle cose che abbiamo capito da quando la biologia ha abbandonato il paradigma razziale: parla di come nel nostro genoma restino tracce di lontane migrazioni preistoriche; e anche di come forme umane diverse, forse specie umane diverse, si siano succedute e abbiano coesistito, finché sessantamila anni fa i nostri antenati, partendo dall'Africa, si sono diffusi su tutto il pianeta.
Riflessioni sulla straordinaria opportunità offerta dalla crisi globale per recuperare sobrietà e rispetto per la natura, cura dei beni comuni e utilizzo sostenibile delle limitate risorse del pianeta. Quelle che noi oggi chiamiamo fonti rinnovabili di energia sono quelle di cui parla san Francesco nel "Cantico delle creature": frate Sole, frate Vento, sor'Acqua, e sora nostra matre Terra. Questo libro nasce proprio da un confronto di idee che, a partire dal grande messaggio di san Francesco, propone uno stile di austerità, povertà e fraternità cosmica.
Perché c'è chi può mangiare tutti i dolci che vuole, mentre altri ingrassano solo a guardarli? Perché alcuni prendono sempre l'influenza e altri non si ammalano mai? Esiste una risposta precisa a queste domande: il segreto per vivere bene, essere sani e riuscire a dimagrire dipende dal nostro gruppo sanguigno. Infatti il modo in cui assorbiamo i cibi che mangiamo, come il nostro corpo reagisce allo stress e alle malattie, ma anche come ritrovare il benessere e la forma fisica, è scritto nella chimica del nostro corpo, racchiusa nella sigla 0, A, B o AB. Peter J. D'Adamo è stato il primo a definire l'importante correlazione tra i gruppi sanguigni e il cibo ed è il creatore della famosa Dieta dei gruppi sanguigni, uno dei metodi più efficaci di sempre per perdere peso e preservare la salute. In questo volume ci propone lo stile di vita e le scelte alimentari che più si addicono ai diversi gruppi sanguigni perché, in base alle ricerche scientifiche cui ha consacrato la propria vita, il dottor D'Adamo ha dimostrato l'importanza di un'alimentazione appropriata e di un programma di attività fisica personalizzato. Un libro fondamentale, che ha già conquistato milioni di lettori nel mondo, in grado di migliorare per sempre il modo in cui mangiamo e ci prendiamo cura di noi.
Per quattro miliardi di anni la Terra è stata abitata solamente dai microbi. Nel brodo primordiale non c'era altro, e il nostro pianeta, in tutto quel lungo periodo, era molto diverso dal luogo caldo e ospitale che conosciamo oggi. Per un lungo, lunghissimo periodo di tempo i microrganismi hanno svolto il loro meticoloso, ostinato, instancabile lavorìo biochimico grazie alle loro sofisticatissime nanomacchine biologiche, trasformando radicalmente in milioni di anni la composizione chimica del pianeta e rendendo in questo modo la Terra abitabile anche per le altre forme di vita, esseri umani compresi, che senza i microbi non avrebbero mai potuto evolversi. "I motori della vita" è il libro che ci racconta come sia potuta accadere questa improbabile meraviglia e ci mostra come, ancora oggi, senza i microbi la vita sarebbe del tutto impossibile. Tutti i cicli biogeochimici degli elementi, tutti quei grandiosi movimenti che fanno circolare a livello planetario le sostanze necessarie alla vita, passano necessariamente in un modo o nell'altro dal macchinario cellulare dei batteri. È all'interno degli apparati citoplasmatici di queste creature che avvengono i passaggi cruciali che permettono a tutto il mondo vivente di continuare indefinitamente il proprio cammino nel mondo, tanto che per potersi evolvere gli organismi superiori sono stati costretti a inglobare nelle loro cellule proprio questi piccoli miracoli di efficienza biologica, in una simbiosi vincente che dura ormai da centinaia di milioni di anni.
L'universo non è una sorta di rompicapo infinito, né un gigantesco computer: più semplicemente, è un messaggio, certamente complesso, che spetta agli scienziati di leggere e spiegare, e il suo linguaggio, il suo "codice cosmico", si esprime con la fisica quantistica. In questo libro divenuto ormai un classico, Heinz Pagels esamina prima la struttura concettuale della teoria quantistica, la sua evoluzione e le sue diverse interpretazioni per poi addentrarsi nell'infinitamente piccolo. La teoria quantistica dei campi si rivela lo strumento più efficace per aprirsi un varco nella foresta delle particelle elementari, soggette a leggi che sfuggono all'intuizione della fisica classica. Senza ricorrere al gergo dei fisici, o a formule matematiche, con l'agilità di uno scienziato sicuro che è anche scrittore brillante, Pagels guida il lettore lungo un percorso che tocca tutti i punti significativi della fisica moderna.
Spesso i pazienti che si rivolgono a uno psichiatra non sanno quasi nulla del disturbo che li ha spinti a chiedere aiuto e tanto meno si rendono conto delle eventuali terapie proposte. Da qui l'idea di presentare i temi di maggior interesse per un pubblico non specializzato, in modo comprensibile e non equivoco. Ed ecco, quindi, brevi lezioni di psichiatria sulla schizofrenia, sui disturbi psicotici e sui disturbi dell'umore intesi sia come fenomeno depressivo sia come disturbo bipolare, e poi lezioni ad hoc per illustrare il fenomeno dell'ossessione e del panico con le loro conseguenze dal punto di vista comportamentale.
Sull'alimentazione si dice tutto e il contrario di tutto: chi propone diete iperproteiche, chi un consumo esclusivo di cereali e verdure, chi sostiene che una dieta ricca di grassi farà miracoli. Poi, c'è chi è per il bio e i cibi naturali, e chi invece propina prodotti dietetici, brandizzati e molto chimici, come elisir di lunga vita. Ma dove sta la verità? A partire dalle considerazioni derivate dai suoi studi, Kris Verburgh entra nei meandri del funzionamento della biochimica del nostro organismo e, con l'approccio dello scienziato, svela le molte "false verità" della presunta sana alimentazione e propone uno schema nutrizionale nuovo e rivoluzionario, la clessidra alimentare, che permette di individuare a colpo d'occhio quali sono gli alimenti sani e quali quelli da evitare o da assumere con moderazione. Siete anche voi disorientati dalle tesi contraddittorie dei vari dietologi e nutrizionisti? Volete conoscere la reale influenza dei cibi sulla salute del vostro corpo, sul suo metabolismo, e sul dimagrimento che ne deriva? Basato sugli studi scientifici più recenti e autorevoli, "La clessidra alimentare" spiega come sia possibile, attraverso il cibo, rallentare l'invecchiamento, prevenire le malattie, in particolare quelle correlate all'età, e dimagrire facilmente.
Christopher e Marion si amano ma, dopo due divorzi dolorosi, non hanno il coraggio di fare di nuovo il grande passo. Finché lui si imbatte in un brano di Kahlil Gibran sull'amore; lo stesso che, scopre, sta leggendo anche lei. Un evento così straordinario li convince a superare le paure e a sposarsi. A quanti è capitato di trovare improvvisamente la soluzione a un problema, di imbattersi nell'amico appena nominato, o di fare un incontro decisivo proprio nel momento in cui serviva? Non c'entra la fortuna e neppure il caso: secondo lo psichiatra Bernard Beitman, uno dei maggiori studiosi di coincidenze, siamo noi ad attivarle, attingendo a risorse mentali che neppure immaginiamo d'avere. Le sincronicità perfette sono lo strumento che connette le nostre esigenze profonde con il mondo esterno: come una sorta di GPS umano, ci inducono magari a sbagliare strada per portarci esattamente dove troveremo la risposta ai nostri dubbi o la risorsa che ci mancava. Analizzando i risultati di un'esaustiva ricerca e numerose testimonianze, in questo libro Beitman illustra la sua tesi innovativa e dimostra quali sono i fattori situazionali che favoriscono le coincidenze. E soprattutto ci spiega quando seguirle e quando diffidarne, come renderle più frequenti e come potenziarle, perché se impariamo a leggere il loro messaggio, diventeranno un radar potente per orientarci nella complessità del mondo e trovare con sicurezza la nostra direzione.
Nel senso comune i risultati delle scoperte scientifiche suscitano stupore e meraviglia non meno che incomprensione, mentre verso gli scienziati che li hanno ottenuti si nutre una sorta di ammirata reverenza. Fuori dal mito, come lavorano gli scienziati? Qual è il loro metodo? È quanto ci fa capire il libro che, dopo aver introdotto il concetto di teoria scientifica attraverso pochi semplici esempi (uno fra tutti: la teoria eliocentrica), ci accompagna nella bottega dello scienziato, descrivendo non il suo prodotto finito, ma alcuni degli strumenti usati per costruirlo.
«Voglio poter dire che ho fatto tutto quello che ho potuto». Di fronte alla crisi ecologica, Rob Hopkins ha concepito così il suo impegno per le Città in Transizione, oggi 1.170 sparse in ogni angolo del globo. La felice intuizione di questo quarantenne agronomo inglese è diventata realtà: costruire una società più «verde», meno dipendente dal petrolio, attraverso la partecipazione di tutti. In queste pagine vengono raccontati i sogni diventati fatti realizzati da Hopkins partendo dalla sua Totnes, piccolo centro nel Devon (Inghilterra del Sud): filiere corte per la produzione del cibo negli spazi attorno a casa (giardini, terrazze, aiuole, piazze…); cooperative per produrre energie rinnovabili; una moneta locale per fecondare di solidarietà e bene comune il territorio; alloggi costruiti con materiali del posto; preferenza di consumi presso negozi e produttori a chilometro zero…
Questo è iniziato da un giovane e ha fatto scuola in tutto il mondo tramite «la pedagogia dell’esempio». Non siamo di fronte alla pia illusione di un singolo visionario: la Transizione – spiega Hopkins incalzato dalle domande di Lionel Astruc, cronista curioso e appassionato – rafforza la democrazia attraverso la partecipazione diretta, rende i cittadini più responsabili, influenza la legislazione che, anche in Italia, inizia a tener conto di questa magmatica ma inarrestabile rivoluzione nata dal basso. Che è portatrice di futuro e a portata di mano. Per tutti.
Da lungo tempo prosegue il dibattito sulla possibilità di un'atomica tedesca che avrebbe permesso a Hitler di vincere la Seconda Guerra Mondiale: esisteva davvero? Si sarebbe potuta costruire? Si trattò di un semplice ritardo nei confronti degli americani oppure di un vero e proprio boicottaggio dall'interno? Questo libro cerca di rispondere a queste domande raccontando la vita e il pensiero di chi fu a capo di quel progetto, Werner Heisenberg, vincitore del Premio Nobel per la fisica nel 1932 e padre del principio di indeterminazione, uno dei pilastri concettuali della meccanica quantistica. Amante della filosofia, di Platone più che di Democrito, di San Tommaso più che di Cartesio, convinto come Einstein che la fisica del Novecento avesse mandato in frantumi il materialismo ottocentesco, Heisenberg si ritrovò davanti a un dilemma morale: scappare dalla Germania (come fece Albert Einstein) o rimanere nel suo Paese nonostante il regime nazista? Lasciare la Germania gli sembrava vigliaccheria, sia nei confronti della sua numerosa famiglia, sia dei giovani fisici che voleva proteggere dalle grinfie del regime.