
Unico detentore del linguaggio e del pensiero astratto, l'uomo crede di poter estendere questa unicità anche al suo assetto biomeccanico e alle sue facoltà sensoriali. In realtà, come dimostrano Mark Denny e Alan McFadzean in modo non di rado sconcertante, una così tenace prospettiva antropocentrica ha fondamenta fragili e illusorie. Il nostro scheletro non è adatto alla locomozione quanto quello di molti quadrupedi. E ognuno dei nostri sensi, per quanto efficiente, mostra nel confronto con altre specie carenze sia strutturali che funzionali: l'occhio ha un'acutezza quattro volte inferiore a quella di un falco pellegrino; e lo stesso vale per olfatto, udito e gusto, dove veniamo surclassati, nell'ordine, da talpe, gufi e panda minori. Persino le nostre più elaborate protesi tecnologiche, come quelle concepite per il volo, sembrano solo pallide imitazioni di congegni ingegneristici e cognitivi preesistenti: basti pensare all'ossatura robusta e leggera degli pteranodonti; al "veleggiamento dinamico" degli albatri, che permette di coprire lunghissime distanze con un minimo dispendio di energia; o all'orientamento nei colombi, "piattaforme volanti di rilevazione a distanza" dotate di strumentazione per la navigazione celeste, ricevitori acustici a banda larga, sensori di campo magnetico. Percorrendo questa impressionante varietà di soluzioni adattative, Denny e McFadzean risalgono all'incidenza delle leggi fisiche e matematiche e dei vincoli chimici sul processo evolutivo.
La Terra sta diventando una casa dalle mille crepe, che ne sfigurano la bellezza. L’emergenza creato impone a tutti, ai cristiani anzitutto, una nuova mentalità ed una serie di comportamenti virtuosi che modifichino gli stili di vita, passando dal dissennato sfruttamento alla responsabile custodia. Lo scienziato Andrea Masullo propone qui consigli intelligenti e pratici per uno stile di vita eco-sostenibile. Acqua, cibo, rifiuti, veleni, spesa, trasporti, elettricità, carta, lavatrice, frigorifero, automobile… sono le aree su cui intervenire con un’etica della responsabilità. Perché la Terra è casa nostra. Da custodire con passione.
"Una delle ultime volte che ho ammirato un falco pellegrino sfrecciare nel cielo di Roma è stato a Casal Bruciato, sulla Tiburtina. Assistevo alla partita di calcio di mio figlio quando mi sono distratto per osservare i gruppi di storni che a frotte ritornavano ai dormitori. Quando uno di questi si è prima chiuso a pugno e poi si è aperto in forme geometriche sempre più veloci, ho scorto la sagoma a falce del falco. Ho dimenticato la partita e ho seguito il volo del rapace, rapido e pulito, senza però che raggiungesse le vertiginose velocità di cui è capace." Un diario naturalistico urbano dove protagonisti sono animali e piante, la loro storia, il loro arrivo, la loro scoperta, i luoghi inaspettati e vicini che abitano.
Che cosa hanno in comune Google e la barriera del suono, gli asini e i calci di rigore, la Cappella Sistina e il regno di Facebook? Apparentemente nulla, ma cambiando prospettiva, e guardando le cose senza preconcetti, se ne può cogliere l'intimo legame, e scoprire che il mondo in cui viviamo non è poi così scontato. In questo viaggio sorprendente per i sentieri tortuosi del progresso umano, sulle tracce dei pionieri che hanno saputo andare oltre il senso comune, Massimo Marchiori ci accompagna lungo l'evoluzione umana, tecnologica ma anche sociale, e le reciproche relazioni, che trovano la propria sintesi nelle pulsioni dell'uomo. Dall'elefante di Internet all'insolita storia della salamandra, dall'algoritmo della carta igienica alla scoperta della vera "mamma di Google", il libro affronta con leggerezza di tono e profondità di argomenti le contraddizioni del mondo reale e di quello virtuale, e le questioni calde della comunicazione del sapere e del futuro del progresso. Un futuro in cui l'uomo, nonostante tutto, è ancora il protagonista.
Jill Bolte Taylor ha trentasette anni, una laurea ad Harvard e un lavoro come neuroscienziata e ricercatrice universitaria quando, una mattina, un capillare esplode improvvisamente nell'emisfero sinistro del suo cervello provocandole un danno cerebrale esteso e devastante. Il suo percorso verso la completa guarigione è durato otto lunghissimi anni, nel corso dei quali ha potuto sperimentare la duplice veste di medico e paziente. E da questo insolito doppio ruolo ha ricavato spunti, consigli e suggerimenti terapeutici utili a chiunque sia rimasto vittima di un ictus o di un trauma cerebrale e a coloro che li curano e li circondano. Ma "La scoperta del giardino della mente" non è soltanto la cronaca dettagliata e diretta di una straordinaria ripresa fisica, è soprattutto la testimonianza di un'esperienza umana unica. Jill, infatti, non è più stata la stessa di prima: l'ictus, mettendo temporaneamente fuori gioco il preponderante e razionale emisfero sinistro, ha dato spazio alla creatività e alle sensazioni, emozioni e intuizioni proprie dell'emisfero destro; e oggi, pur continuando a occuparsi di ricerca, la neuroscienziata scrive, canta e realizza sculture in vetro colorato, felice di vivere e forte di una nuova pace interiore.
Nel corso dei tempi il rapporto tra scienza e religione si è rivelato di norma conflittuale, assumendo talvolta, come nel caso del processo a Galilei, anche un carattere frontale e ad alta intensità. Secoli dopo, con la discesa in campo della biologia il conflitto si è acuito arrivando a coinvolgere anche questioni esistenziali ed eticamente sensibili come la natura dell’uomo, il libero arbitrio, la presenza e la giustificazione del dolore e del male nel mondo. La visione evoluzionistica della realtà vivente è materialista e naturalistica; non ha bisogno delle nozioni di creazione, di creatore e di peccato originale per rendere conto dell’origine ed evoluzione dell’uomo, dei fenomeni dell’adattamento e della crudeltà diffusa in natura nei rapporti tra le specie. Infine, la teoria dell’evoluzione introduce il caso, spauracchio dei teologi, come co-fattore di cambiamento. Questo libro si chiede se tra la teoria scientifica dell’evoluzione biologica e il nucleo teologico delle religioni vi sia o meno un’intrinseca, sostanziale incompatibilità. Alla domanda rispondono un indologo e studiosi delle tre religioni abramitiche che, estranei a propositi apologetici, riflettono in profondità su una questione complessa, chiarendone punti oscuri, e mettendone in risalto criticità. Pur trattando di una questione all’apparenza astratta, i saggi lasciano trasparire l’intricata venatura sociale e politica che percorre in concreto il rapporto tra evoluzione e religioni.
Intorno alla metà degli anni Trenta del Novecento, il piccolo Henry Gustave Molaison comincia a soffrire di ripetute crisi convulsive, sviluppando un'epilessia farmaco-resistente. Quando il neurochirurgo William B. Scoville decide di sottoporlo, ormai ventisettenne, a un'operazione al cervello, il prezzo da pagare per la remissione delle crisi sarà, per Henry, il manifestarsi di una severa amnesia anterograda: l'incapacità, cioè, di ricordare le sequenze della sua vita successive all'operazione - al punto da salutare ogni giorno persone note come se le incontrasse per la prima volta, cominciando dai medici. Da quel momento, Henry diventerà semplicemente H. M., l'acronimo più pervasivo e perturbante di tutta la letteratura neuroscientifica degli ultimi decenni. Esito di una frequentazione professionale e umana di quasi mezzo secolo, quello di Suzanne Corkin non è "un" libro, ma "il" libro su un caso cui si devono scoperte decisive sulla natura della memoria e sugli specifici processi attraverso i quali viene costruita ("Il cervello di Henry" scrive la Corkin "ha risposto a più domande sulla memoria di quanto abbiano fatto gli studi scientifici dei cento anni precedenti"). Un libro che ci offre, oltre a uno dei più intensi 'ritratti clinici', una affascinante riflessione sulla tessitura fragile e tenace, coerente e composita, che sta alla base dell'identità di ognuno di noi.
Per la sua denuncia dello sfruttamento indiscriminato delle risorse del pianeta e le sue proposte ecologiche per un rapporto nuovo tra l'umanità e il creato, al patriarca Bartolomeo I è stato attribuito il soprannome di "Patriarca verde". Tanti i riconoscimenti internazionali che gli sono stati conferiti per questo suo impegno, che negli anni si è manifestato in molti modi, come parte integrante della missione della Chiesa. In occasione dell'enciclica di papa Francesco dedicata all'ambiente e al creato, il testo proposto (pronunciato a Parigi presso l'Institut Catholique) aiuta a capire meglio la comunione d'intenti e la visione che anche sul versante della difesa del creato lega papa Bergoglio e il Patriarca ecumenico di Costantinopoli.
Breve saggio sull'ecologia e il suo rapporto con l'antropologia. Lo slogan di Expo 2015 Nutrire il pianeta. Energia per la vita costituisce un invito a ripensare il creato come dimora di cui avere cura e come risorsa da usare con equilibrio. È tempo di ripensare il rapporto uomo-terra oltre ogni riduzione e contrapposizione. Questo è possibile se si riscopre la natura profonda dei bisogni umani, segno incalzante di una mancanza che lo apre oltre sé stesso. La soddisfazione dei bisogni chiede infatti il compimento integrale dell'esistenza.
Peccato che nessun cronista e nessun cameraman abbia potuto assistere in diretta all'evoluzione dell'Universo e della vita sulla Terra. Sarebbe stato il più grande reportage della storia. Ma oggi qualcosa del genere si può fare: tutte le conoscenze e le immagini che gli scienziati hanno accumulato possono essere rimontate insieme per diventare un grandioso film, un racconto straordinario del nostro passato. È proprio quello che cercherà di fare questo libro: osservare le concatenazioni degli eventi che hanno portato la nube di gas iniziale a trasformarsi in stelle, pianeti e poi in esseri viventi, e infine in esseri viventi intelligenti. Sarà un po' come seguire il racconto di un cronista che, dialogando con un immaginario interlocutore curioso, ripercorrerà questa fantastica storia, soffermandosi soprattutto sui passaggi cruciali, sui momenti di svolta che hanno modellato pian piano l'Universo e che hanno scandito il percorso della vita sulla Terra. Questo percorso, avvincente come una grande saga, sarà l'occasione per approfondire molte delle conoscenze scientifiche attualmente a nostra disposizione sugli argomenti più diversi: l'astronomia (il Big Bang, i buchi neri, la formazione dei pianeti e delle stelle, il destino dell'Universo...), la biologia (la cellula, il DNA, la teoria dell'evoluzione...), la storia della vita sulla Terra (i primi organismi viventi, i dinosauri, le estinzioni di massa...), lo sviluppo dell'uomo (dagli ominidi preistorici all'Homo sapiens).
La parola cancro provoca ancora oggi un senso di impotenza che, però, è infondato. Grazie a una delle scoperte più importanti degli ultimi anni, ormai sappiamo che la maggior parte dei tumori non è dovuta a un caso sfortunato o a un'ineluttabile conseguenza dell'invecchiamento, ma è il risultato della notevole influenza che il nostro stile di vita esercita sul nostro corpo. Questa consapevolezza rappresenta uno straordinario passo avanti nella lotta contro la malattia: quasi tre quarti dei casi di tumore potrebbero essere prevenuti semplicemente modificando le abitudini quotidiane. In questo libro Richard Béliveau, uno dei più importanti oncologi a livello mondiale, e Denis Gingras, ricercatore, forniscono gli strumenti necessari a coloro che desiderano prendere in mano il proprio destino. Oggi è possibile riassumere tutte le conoscenze acquisite sulla prevenzione del cancro in dieci grandi raccomandazioni a proposito di tabagismo, peso corporeo, esercizio fisico, alimentazione ed esposizione al sole. Scaturite dall'analisi rigorosa delle ricerche degli ultimi decenni, rappresentano la migliore arma di cui disponiamo per combattere il cancro e, per la prima volta, offrono a quanti sono sopravvissuti alla malattia uno strumento concreto per la prevenzione delle recidive e per migliorare la loro speranza di vita.
L'acqua è un vero tesoro, tanto che è anche chiamata "oro blu". È un bene primario per la vita di ogni essere vivente, per l'uomo, come per gli animali e la vegetazione. È un bene che non va sprecato, perché può anche finire, mancare, causare deserti e morte. I bambini imparano a conoscere l'importanza dell'acqua sia per la vita umana sia per quella delle piante e degli animali. Scoprono i diversi modi per non sprecarla anche a casa, quotidianamente. Quali le proprietà dell'acqua? Dov'è la sorgente più vicina? Come purificare l'acqua? Come risparmiarla? A questi interrogativi aiuta a rispondere la guida per i genitori contenuta nelle ultime pagine del libretto. Età di lettura: da 5 anni.