Il saggio intende dare un valido contributo scientifico alla storia dei conflitti bellici in cui fu coinvolta la repubblica di Siena nel XIV secolo ed in particolare analizza lo scontro tra Siena e Perugia che dura per tre anni tra il 1357 e il 1359. Tutti coloro che sono interessati per passione alla storia del XIV secolo e gli studiosi invece che svolgono ricerche e studi sul Medioevo e in particolare su quel periodo. Dei veri e propri appunti su un conflitto dimenticato.
In questo volume l'architetto Vincenzo Passeri presenta i risultati di una ricerca archivistica svolta nell'arco di quindici anni, condotta con scrupolosita scientifica. Questa ricerca raccoglie tutte le notizie che riguardano le singole localita della provincia di Siena ed e utilissima non solo a vari studiosi che siano interessati alla storia delle singole localita, ma anche alle amministrazioni per la conoscenza del territorio senese. La ricerca presentata in questo volume puo essere definita a ragione la piu completa e unica nel suo genere.
Raccolta di testimonianze dei protagonisti di un momento storico estremamente importante per la nostra storia.
Autobiografia del sottotenente Nicola Rossi, nel periodo in cui fu prigioniero dei Tedeschi, durante la seconda guerra mondiale. Con il diario del sottotenente Nicola Rossi continua la pubblicazione di diari e memorie sulla seconda guerra mondiale, con l'intento di contribuire ad una lettura dal basso" del conflitto. Questa collana propone infatti una visione del conflitto attraverso testimonianze di individui che si trovarono coinvolti in tale evento, spesso senza comprenderne le motivazioni, uomini comuni che furono costretti a dover subire decisioni prese da altri, a volte con conseguenze drammatiche per la loro stessa esistenza. La testimonianza lasciataci da Nicola Rossi, ufficiale di complemento romano e studente universitario, copre un arco di tempo limitato, dall'8.9.1943 all'aprile 1945 ed e riferita esclusivamente al periodo in cui l'Autore fu prigioniero dei Tedeschi. "
Il tema della rappresentanza in antico regime solleva molti interrogativi e trova risposte in diversi, anche se contermini, campi d'indagine. La rappresentanza è un tema squisitamente istituzionale ma richiede, per la comprensione delle società tra Quattro e Settecento, di allargare il campo d'indagine anche ad una lettura politica, delle dinamiche sociali, dei modelli e tradizioni culturali. Una recente indagine sulla serie inedita degli atti del Parlamento friulano, dal 1501 al 1805, di prossima pubblicazione in questa stessa collana, ha fatto nascere la necessità di approfondire alcuni aspetti concettuali, interpretativi e metodologici intorno a questo tema e di confrontarsi con recenti esperienze di ricerche su altri ambiti territoriali italiani ed europei.
La Società Elettrica Cooperativa Alto But di Paluzza (Secab), sorta nel 1911, fu la prima impresa friulana per la produzione e distribuzione di energia elettrica strutturata in forma cooperativa ed è ancor oggi la più importante della regione. Essa si connota non solo per la peculiarità della forma giuridica, la longevità, il radicamento nel territorio e l'apporto fornito allo sviluppo e all'integrazione socio-economica dell'alta valle del But, ma anche perché fu una delle pochissime realtà elettriche che nel ventennio fascista uscirono indenni dall'assalto monopolizzatore della Sade. Il volume considera tutti questi aspetti, soffermandosi inoltre sulle profonde trasformazioni avvenute nel mercato elettrico nei primi decenni del Novecento, sul ruolo svolto dalle piccole società elettriche nella valorizzazione dei bacini imbriferi e sui problemi tecnici connessi alla produzione e al vettoriamento dell'energia
I decenni successivi alla caduta della Repubblica di Venezia furono contrassegnati da un convulso processo di modernizzazione delle antiche strutture amministrative e istituzionali. La costruzione di nuovi apparati di governo, il consolidamento dei poteri dello Stato e la realizzazione delle riforme vennero affidati anche ad un corpo di tecnici e burocrati selezionati. Figura esemplare di questo nuovo ceto di funzionari è il perito pubblico e agrimensore udinese Francesco Rota. Ricostruendo le sue vicende personali, la sua formazione culturale e il suo itinerario professionale l'autore propone all'attenzione dei lettori un ampio e complesso quadro economico e sociale del Friuli in età napoleonica.
Carlo Guido Mor (Milano 1903 - Cividale del Friuli 1990) è stato uno dei protagonisti della storiografia giuridica e istituzionale italiana del secolo appena trascorso. Studioso infaticabile, egli ha lasciato un gran numero di studi relativi ai più vari settori della disciplina, lungo un ampio arco cronologico. Il volume corredato da una bibliografia analitica dello storico 'friulano', ricca di 598 titoli ne analizza per la prima volta la poliedrica figura, grazie ai contributi di alcuni dei maggiori studiosi italiani di storia medievale e di storia del diritto.