Parecchi storici hanno sorvolato sulle crudeltà di Ivan IV per sottolinearne il genio politico, le doti di diplomatico e di organizzatore, vedendo in lui il fondatore del moderno Stato russo centralizzato. In politica interna dettò un primo codice di comportamento e assegnò alla corona gran parte delle terre russe. In politica estera prese l'iniziativa di rompere l'accerchiamento che stringeva il granducato di Mosca. Ebbe una forte attrazione per l'Inghilterra, alla quale aprì il commercio russo e quello orientale. Accarezzò il sogno di imparentarsi con la regina Elisabetta I, ma la morte, oltre che la rozzezza che gli Occidentali riconoscevano come tipicamente russa, gliene impedirono la realizzazione.
Una ricostruzione storico-sociale del movimento delle crociate che sconvolse l'intero bacino del Mediterraneo dal 1096 al 1291. Per i papi che lo promossero la giustificazione era "Deus lo vult"; per Hegel era lo Spirito della Storia che spingeva l'Europa verso l'Oriente; per altri furono la prova generale del colonialismo ottocentesco; per altri ancora furono feroci guerre d'aggressione i cui semi nefasti continuano a produrre ancora oggi atroci frutti. Gad Lerner rivisita questa pagina storica sottolineando come la stessa Chiesa abbia condannato con un importante "mea culpa" quel tragico periodo.
Mogli, madri, figlie, sorelle, concubine, amanti: le donne nel Medioevo erano dotate di una singolare autorità, secondo gli uomini che le temevano. Dominate nella vita pubblica, avevano nel privato un enorme potere. Ce lo racconta, sorprendendoci, Georges Duby.
La storia di una 'santità scandalosa' attraverso le insidie di un'epoca dalle forti tinte, di alte ispirazioni religiose e di forti passioni terrene, di grande pietà e di grande ferocia. "Jacques Dalarun è uno studioso, esperto nelle tecniche della più fine erudizione. È anche uno scrittore. Si è accanito per anni a reperire tutte le tracce, disperse, cancellate, tenui, lasciate da Roberto d'Arbrissel, un personaggio strano ai nostri occhi, strano agli occhi dei suoi contemporanei. Il frutto saporoso delle sue ricerche è scritto in questa storia, per il nostro piacere." Georges Duby
Un medioevo inaspettato dalle mille invenzioni: occhiali e bottoni, ma anche forchetta e spaghetti, note musicali e polvere da sparo. Un racconto affascinante, una storia documentata di sorridente ironia e di immagini colorate. Il narratore è Chiara Frugoni, uno dei maggiori medievisti italiani, che crea un dizionario ideale del Medioevo con lievità e humour rispondendo a tante curiosità implicite o esplicite poste dalle nostre esperienze quotidiane di oggetti, usanze e modi di dire.
Caffaro (Caschifellone, ora Castrofino, 1080/81 - Genova 1166), fu per sei volte console di Genova e guidò la flotta genovese contro Pisa (1125) e contro i Saraceni (1146). Basati su ricordi personali o su fonti dirette e sicure, i suoi Annali genovesi, dal 1099 al 1163, sono un documento fondamentale della civiltà marinara e mercantile italiana e fanno di lui il primo storico laico di una città dell’Italia settentrionale la cui opera sia stata resa ufficiale dagli organismi di governo del comune.
Deformata e offuscata da sette secoli di storia, da un intrico di misteri e leggende e dalle accuse pretestuose di eresia, idolatria, sodomia rivolte ai Templari dal Re di Francia Filippo il Bello con la complicità di papa Clemente V e dell’Inquisizione alle quali seguì un processo di sette anni (1307 – 1314) e la dissoluzione dell’ordine con la messa a morte dei suoi componenti, la storia dell’ordine dei Templari viene ora ricostruita dal confronto con circa 14.500 documenti originali e ci viene restituita dall’autore in tutto il suo splendore.
Un tema e un periodo storico di grande interesse per il grande pubblico. L’autore racconta quasi come un romanzo le vicende per potente ordine religioso-militare.
Dopo l'attacco dell'11 settembre e l'inizio della guerra al terrorismo, c'è il rischio che il confronto da sempre aperto tra la civiltà occidentale e quella islamica si trasformi in vero e proprio scontro? Il folle appello di Bin Laden al Jihad, la 'Guerra Santa' contro l'Occidente, può essere raccolto in quella parte del mondo? Andando oltre la cronaca di questi giorni, Michele Gambino tenta di dare una risposta a queste domande insieme a tre esperti: Massimo Loche, Ali Rashid, Alberto Ventura. La conclusione di questa analisi a tre è preoccupante: ci sono le condizioni da un lato perché l'Occidente smarrisca la bussola della politica internazionale e, dall'altro, perché il folle progetto di Bin Laden trovi appoggi in popolazioni dell'area islamica.