Dopo una panoramica storico culturale sulla civiltà egizia e sulle vicende che ne hanno contrassegnato le diverse epoche dal 10.000 a.C., l'autrice tratta delle credenze religiose degli antichi egizi, ne enumera le varie divinità, con caratteristiche ed attributi di ognuna, e ne descrive i diversi culti. Espone infine le qualità proprie del sacerdote-mago e i riti magici che venivano eseguiti per le più svariate esigenze e finalità. Spiega il simbolismo e lo scopo degli amuleti e riporta le formule rituali da recitare nelle operazioni magiche.
Mafia è uno dei pochissimi lemmi italiani che troverebbe spazio in un ipotetico dizionario della lingua (parlata) universale. Associato ancora adesso a manifestazioni tipiche del nostro Mezzogiorno, esso definisce tuttavia un fenomeno che ha origine in contesti sociali apparentemente molto diversi tra loro - anche Cina, Giappone, Russia - e che travalica i limiti, già per altro assai vasti, della criminalità. La mafia è un vero e proprio sistema di potere che si sviluppa al confine tra lecito e illecito, mescolando elementi propri dell'agire politico-sociale e dell'agire economico.
Mauthausen, Theresienstadt sono nomi che riportano alla memoria gli eccidi nazisti del secondo conflitto mondiale: ma questi luoghi furono anche i centri di raccolta dei 600.000 prigionieri italiani catturati nella guerra del 1915-18, che in quei campi, e in molti altri, vissero e morirono: di essi più di 100.000 non fecero ritorno alle loro case. Il volume fa luce su questo drammatico evento, illustrando la colpevole volontà dello Stato italiano di non evitare quelle morti.
Maria Teresa d'Austria, l'imperatrice che più di ogni altra sovrana impersonò il riformismo illuminato dei principi, fu madre prolifica ed amorosa, attenta all'educazione dei suoi sedici figli. I caratteri educativi che emergono dalle lettere qui pubblicate, destinate sia alle figlie che alle dame preposte alla loro istruzione, rispecchiano i fondamenti morali e religiosi di un'educazione tradizionale. Trattandosi di lettere indirizzate a figlie destinate a regnare in paesi diversi presentano una visione della sovranità come 'servizio': da qui i consigli sui rapporti da tenere con il marito regnante, con la nobiltà locale, con i sudditi, e le esortazioni ad imparare la lingua ed i costumi del paese nel quale il matrimonio le porterà.