Dalla Serbia medioevale alla nascita della moderna Albania, dell'espansione dell'impero ottomano nei Balcani alla storia globale dell'Europa dell'Est. Una sintesi per comprendere l'ultimo sanguinoso conflitto del Novecento.
Una riflessione intensa su alcuni snodi dolorosi della storia dell'Italia unita è quanto presenta l'autore nel suo nuovo libro. La storia nazionale appare qui marcata da una serie di "tragedie necessarie", di fratture traumatiche che hanno diviso lo Stato dalla società e gli italiani dagli italiani. La rotta di Caporetto nel 1917 e lo sfascio dell'8 settembre 1943 sono i punti di massima crisi, i simboli maggiori di una storia lacerata che occorre oramai riconoscere per tale, prendendo coscienza della sua intima tragicità.
Il Seicento appare a Maravall un'epoca di marcati contrasti (fra individualismo e tradizione, autorità inquisitoria e libertà, mistica e sensualismo, teologia e superstizione, guerra e commercio, geometria e capriccio) che si riflettono in un sistema culturale fondamentalmente omogeneo che interessa diversi paesi europei. Il Barocco è l'espressione di una società in crisi, percorsa da tensioni sociali. E' una cultura urbana, fondata sul dirigismo, con caratteri di massa, e conservatrice. L'autore ricostruisce il modello di pensiero e di percezione che impronta la produzione artistica e letteraria barocca, e analizza sottilmente i meccanismi di azione psicologica sulla società rintracciabili nell'arte e in particolare nel teatro.