L'Europa incontra la cultura cinese mediante viaggiatori laici e missionari, soprattutto francescani. Disponibile a breve fra l'europa e l'asia orientale vi furono contatti fin dall' antichita. Il volume ricostruisce l'immagine dell'asia pro dotta e trasmessa in occidente dall'epoca della grecia prec lassica fino agli inizi dell' eta moderna. Le conoscenze riguardo a quelle terre lontane e sconosciute rimasero per lungo tempo limitate al ricordo del viaggio leggendario di alessandro magno e alla letteratura fantastica sulle meraviglie dell'india. I primi viaggiator i che giunsero a karakorum furono i francescani giovanni di pian del carpine e guglielmo di rubruck. Dopo di loro la storia e le narrazioni proseguono. Ci sono tracce di quei racconti anche fra le letture di colombo e, contribuiscono a spiegare origine e presupposti della sua impresa. Complet ata da numersoe tavole a colori, dalle carte geografiche con i principali itinerari di viaggio e da un elenco completo dei viaggiatori in asia centrale e orientale nei secoli xiii-xv, la ricerca offre una sintesi ricchissima di storia dei viaggi reali e immaginari e delle modifiche da essi introdotte nella mentalita, cultura e costume degli europei.
Sono raccolti in questo volume gli atti del Convegno sui distretti industriali, organizzato nel 1997 presso la Facoltà di Economia dell'Università di Udine. L'incontro, aperto sia ai contributi teorici che alle testimonianze di operatori economici e istituzionali, ha permesso di comprendere meglio i vantaggi competitivi ancora presenti nei distretti industriali friulani e di delineare possibili coerenti interventi di sostegno allo sviluppo della struttura industriale della regione.
Parlare della storia messenica significa evocare, fatalmente, la vicenda del popolo ebraico la diaspora, l'agognato ritorno nella terra dei padri. Quella precisa identità culturale che è tuttavia riconosciuta facilmente ai figli di Sion, è si direbbe, altrettanto facilmente negata ai Messeni. Tre ininterrotti secoli di sottomissione alla potente Sparta, durante i quali la storia, in Messenia, si esaurisce in alcuni tentativi di ribellione all'invasore, appaiono evidentemente un tempo troppo lungo per aver consentito una reale preservazione della propria identità e della propria cultura. Quello che però sembrava un tentativo votato al fallimento (ricongiungere fra loro la Messenia libera dell'età micenea e oscura con la Messenia liberata da Epaminonda) si rivela, nell'arco di queste pagine, impresa possibile; e la cosiddetta "deculturazione" dei Messeni ci appare piuttosto un'identità culturale sommersa e silenziosa, quasi racchiusa in un bozzolo, che attende soltanto il momento di riaprirsi alla storia. "
Tra il 1916 e il 1933 l'Europa fu scossa da eventi terribili e grandiosi, dalla prima guerra mondiale alla Rivoluzione russa, all'inflazione weimariana. Ma al tempo stesso, dietro le quinte e attraverso il linguaggio cifrato delle Banche Centrali e della Borsa, un altro grande fenomeno stava prendendo vita: il definitivo passaggio di poteri dall'Europa agli Stati Uniti. Fu quello il periodo in cui l'America divenne il centro del mondo. Questo predominio americano è il risultato di una serie di operazioni che di ovvio non avevano nulla e che ci obbligano a entrare nella storia segreta del nostro secolo.
Le cause sociali e culturali della Rivoluzione francese in un classico della storiografiaL'autore affronta un avvenimento epocale come la Rivoluzione del 1789 non limitandosi, come già Thiers e Michelet, a rievocarla essenzialmente dal punto di vista narrativo, ma analizzandone le cause remote e immediate, prendendo in esame il decorso, individuandone gli sviluppi necessari. Lo stato della giustizia e dell'amministrazione, il potere centrale che danneggia quelli locali, la distruzione della libertà politica e la separazione delle classi, l'"irreligione" come passione generale, scopi e obbiettivi della Rivoluzione.
L'autore prende le mosse dal quadro delle amministrazioni degli stati preunitari e dalla riforma Cavour dell'amministrazione sabauda che getta la prima base di quello che di lì a poco sarà l'assetto dell'amministrazione del Regno d'Italia. Scandisce poi la sua storia secondo le fasi successive della Destra storica, della Sinistra fino a Pelloux, dell'età giolittiana, della guerra e del fascismo, infine dell'età repubblicana. Caratteristica della ricostruzione di Melis è l'attenzione data alle concrete figure dei dirigenti e dei funzionari, all'immagine sociale della burocrazia, al suo ruolo nelle vicende italiane.