Una raccolta di omelie inedite di Karol Wojtyla/san Giovanni Paolo II dedicate all'amore, al matrimonio, alla famiglia.
Il matrimonio è un'avventura ed esistono diversi modi per descrivere le avventure. In questo libro vengono messi in primo piano soprattutto quegli aspetti di cui bisogna tenere conto per far sì che l'avventura matrimonio abbia una buona riuscita. Ha quindi la funzione di introdurre al matrimonio e, al tempo stesso, di accompagnare gli sposi, esponendo gli elementi fondamentali di un matrimonio cristiano, che non devono essere intesi come una limitazione o come un onere, piuttosto come una guida al raggiungimento di una felice vita coniugale.
Mamma ti voglio bene è una frase semplice diretta, che tutte le mamme del mondo desiderano sentirsi dire dai propri figli, e tutti i figli possono pronunciare ogni giorno queste quattro luminose parole.
In questo terzo volume della collana Sentieri dell'amore sono pubblicati, con testo a fronte in polacco, nove articoli di Karol Wojty?a sul tema dell'amore umano, del matrimonio e della famiglia. Il primo è un testo inedito, custodito nell'Archivio a Cracovia, che mette a fuoco la questione dell'etica sessuale; cinque testi, dedicati all'amore sponsale, alla pastorale familiare, alla paternità e alla maternità, sono pubblicati per la prima volta in italiano. Gli ultimi tre testi, già parzialmente conosciuti in italiano e qui completati e rivisti, sono dedicati al mistero della vita e dell'amore, alla pastorale familiare, alla problematica della maturazione dell'uomo.
Il donare e il ricevere costituiscono, nel senso più profondo del termine, l'essenza del lavoro che viene compiuto nella reciproca, laboriosa presenza del padre, del figlio e della madre, che rivela loro l'essere proprio padre e figlio. Non abbiamo qui a che fare con i processi biologici, economici e tanti altri dello stesso genere, ma con la vita nello Spirito e nella Verità. Nella società che non nasce nella domanda sul padre e sul figlio, la domanda sulla persona diventa incomprensibile. Di conseguenza gli uomini perdono la fede, la speranza e l'amore, perdono la libertà che li raggiunge unita a questi tre doni (S. Grygiel).
L'Autore, attraverso delle semplici riflessioni teologiche, accompagna il lettore al cuore della relazione esistente tra l'amore umano e quello divino, ripercorrendo alcune tra le principali tematiche matrimoniali e qualche importante pagina della storia della teologia.
Dio ama l'uomo e si lega a lui con un'alleanza eterna che assume lungo la storia della salvezza - progressivamente e sempre di più - i tratti di una storia d'amore sponsale: è questo il filo conduttore del libro.
Dio e l'uomo sono i protagonisti di questa relazione amorosa: Dio, che prima che l'uomo "fosse", già lo amava di amore eterno, un Dio talmente "devastato" dall'amore per la Sua creatura da farsi carne e da scegliere di morire nella forma più patibolare e ignominiosa; e l'uomo, che - nonostante la propria finitudine e il proprio peccato - fin dagli esordi della sua stessa esistenza è oggetto dell'amore tenero e infinito del Creatore. L'autrice attraverso un'analisi puntuale delle sacre scritture, là dove si parla dell'amore tra Dio e l'uomo, scopre un appropriato parallelismo tra l'amore divino e l'amore sponsale, considerata l'esperienza umana e più simile all'amore divino.
AGATINA ABBATE è docente di religione presso la Diocesi di Noto. Dopo la laurea in Economia e commercio, ha conseguito prima il magistero presso l'ISSR all'Apollinare della Pontificia Università della Santa Croce di Roma e, successivamente, la laurea magistrale in Scienze religiose presso l'Istituto San Metodio di Siracusa. Ha conseguito inoltre un master in Bioetica presso l'Istituto Rergina Apostolorum di Roma e completato un corso di Ebrarico biblico.
Autrice di un libro di spiritualità - "Gesù è il mio unico amore". Teresa di Lisieux, Giorgio La Pira, Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi - attualmente studia presso la Pontificia Facoltà Auxilium di Roma e sta per conseguire il dottorato in Pedagogia e Didattica della religione, con una tesi su tematiche familiari.
Amoris Laetitia invita a discernere le situazioni morali dei coniugi con un'attenzione alla singolarità del caso. E' un ritorno alla casuistica o la proposta di un nuovo paradigma per la pastorale?
Questo volume verifica la pertinenza delle varie interpretazioni, istruendo un confronto, nel vivo delle questioni coniugali, con altri due paradigmi: quello della "coscienza/norma", proprio della morale moderna di "terza persona", e quello di prudenza/virtù", proprio della morale classica "di prima persona".
Attraverso le pagine di questo libro ho cercato di aiutare una mia cara amica che, in un periodo di profonda crisi, mi chiedeva consiglio su come rinnovare ogni giorno il proprio matrimonio. Vorrei che le righe delicate e sincere di questo libro suonassero quasi come una poesia capace di far riavvicinare all'amore, di trasformare i sentimenti in determinazione, affinché chi lo legge possa comprendere che dietro uno sguardo confidenziale di ordinaria consuetudine si può sempre celare un amore profondo e mutevole.
Il volume raccoglie alcuni interventi del cardinale Carlo Caffarra tra il 2009 e il 2017, diversi dei quali scritti nell'ultimo periodo della sua vita, un paio addirittura mai pronunciati, a causa della morte improvvisa. È strumento pastorale e teologico per affrontare questioni impellenti tanto per la vita personale quanto per la società: procreazione, sessualità, cura, tecnologia, medicina. Il libro è un invito - rivolto a credenti e non credenti - a riflettere su alcuni temi decisivi del vivere personale e civile: coscienza, natura, vita, famiglia, amore, bene comune, politica e leggi civili. In esso traspare l'animo del pastore, sensibile alle inquietudini del suo tempo e desideroso di illuminarle alla scuola del Vangelo. La collezione di testi raccolti in questo volume è una finestra che apre al pensiero, profondo e fecondo, del Cardinale Caffarra, proiettando una luce, che illumina la vita della Chiesa e della società tutta.
L'immagine di Cristo risorto che si abbassa per rialzare Adamo ed Eva evoca la grazia pasquale che va incontro alla coppia umana raggiungendola fin nel profondo dei suoi abissi. I racconti evangelici della risurrezione mostrano che l'esperienza del mistero pasquale riveste spesso la torma primigenia di una delusione o di una morte a se stessi, attraverso il distacco dalle proiezioni, dalle aspettative umane o dalla propria immagine idealizzata, per diventare, successivamente, il luogo dell'accesso alla rivelazione del Mistero della salvezza e alla confessione pasquale. Questa avventura interiore, spesso descritta dai mistici come l'esperienza della notte oscura, si ricollega all'esperienza di una determinata notte dell'esistenza coniugale, da cui scaturisce una chiamata alla fede e alla salvezza. L'esistenza di ogni battezzato, qualunque sia il suo stato di vita, è immersione pasquale nella morte e risurrezione di Cristo. La forma pasquale del matrimonio cristiano si impernia nell'indissolubilità dell'una caro, ossia nel dono totale di sé nella carne, che è partecipazione reale all'amore di Cristo per la sua Chiesa: morte a se stessi che diventa morte per l'altro in Cristo e sorgente feconda della vita del Risorto.
L’insistenza di san Giovanni Paolo II sulla fede che deve farsi cultura non è una scelta strategica valida solo in certi momenti storici. È la descrizione di un’esigenza intrinseca e irrinunciabile dell’identità cristiana, che deve esprimersi nell’agire e quindi deve confrontarsi con le grandi questioni che si agitano nella società. La risorsa per affrontare tale crisi culturale è sempre la famiglia quale luogo in cui è possibile custodire l’humanum. Il tema delle pratiche è il tema dell’unità stretta tra l’identità morale del soggetto famiglia e l’azione concreta che le famiglie vivono tutti i giorni, proprio per costruire una cultura della famiglia in cui la famiglia sia il soggetto di questa azione che ci preserva nel futuro e che è feconda di futuro.