Secondo un ricorrente adagio la storia è finita; chi propugna questa tesi vede nell'accelerarsi degli eventi, nel contrarsi delle epoche come spazi unitari di senso e nel prevalere della dimensione della simultaneità sulla sequenzialità, altrettanti argomenti a favore di essa. Alla fine del mondo storico si accompagna inesorabilmente la fine dell'uomo come centro di imputazione di scelte e come donatore di senso, le azioni dei singoli non veicolando più alcuna sintesi o incarnando alcun universale, ma riducendosi a puro medium di un operare sistematico anonimo e reticolare. Anche il fondamento della democrazia muta.
Per Elisa è un giorno importante, deve visitare il Conservatorio della sua città con la maestra Sonia e la sua classe. Elisa pensa che la musica sia una cosa difficile e noiosa, ma quando il professor Luca comincia a parlare, inaspettatamente, inizia un viaggio straordinario che la porta al cuore stesso del suono e della musica. Incontra poi dei giovani studenti che suonano brani molto emozionanti, e ascolta una grande orchestra che sta provando una sinfonia di Beethoven. Il professor Luca è simpatico, sa tantissime cose e i suoi allievi sembrano felici. Anche a lei un giorno piacerebbe fare come loro ed entrare in Conservatorio... La musica è davvero una cosa meravigliosa! Età di lettura: da 9 anni.
Una storia del libro nel mondo antico che prende le mosse dal sistema alfabetico greco e latino e passa in rassegna i problemi connessi alla civiltà scrittoria: la conoscenza della scrittura e della lettura nel mondo greco e romano; i materiali scrittori, inorganici e organici; le forme principali del libro antico, rotolo e codice; i libri illustrati. Sono inoltre discusse le principali fonti su circolazione e commercio librario nel mondo greco-romano, e su luoghi, modi e tempi di conservazione. Infine vengono prese in esame le biblioteche pubbliche e private nel mondo greco e romano: storia, architettura e funzionamento. Questa edizione, rivista e aggiornata rispetto all'originale tedesco (1992), è fondata sul riesame delle fonti antiche e arricchita da un supplemento bibliografico e da un apparato di indici.
Nel 1905 faceva la sua comparsa la fisica quantistica: si spalancavano così le porte del mondo dell'infinitamente piccolo, regolato da leggi che non potevano essere ricondotte nell'alveo della fisica classica. Un secolo dopo, la fisica quantistica, questa disciplina scientifica potente e originale, resta in realtà poco conosciuta. Utilizzando un linguaggio semplice, ricco di analogie e divertenti aneddoti, l'autore conduce il lettore in un viaggio alla scoperta di uno strano mondo, in cui i concetti familiari della vita su scala macroscopica si rivelano inadeguati e fuorvianti. Sullo sfondo, l'autore non manca di evidenziare l'interrogativo più profondo della fisica quantistica: a che tipo di realtà fa riferimento una teoria che rifiuta qualunque rappresentazione concreta? Quale credito bisogna accordare alle sue varie interpretazioni proposte dal 1920 a oggi?
Dalla pandemia di Covid-19 alla guerra in Ucraina, sullo sfondo dell'emergenza climatica e ambientale nella quale continuiamo ad annaspare. Siamo immersi in una crisi strutturale e sistemica - energetica, economica, politica, sanitaria - e solo con azioni immediate e decise possiamo venirne fuori. La radice dei nostri mali è un sistema energetico ormai indifendibile. Non ci salveremo con un irrealizzabile ritorno al nucleare o una tecnica ingegnosa per estrarre gas e petrolio come il fracking. È giunto il momento di sfruttare gli immensi flussi rinnovabili che la natura ci mette a disposizione. Questo libro raccoglie e aggiorna otto anni di riflessioni incredibilmente attuali sui problemi che rischiano di schiacciare la nostra civiltà. E propone soluzioni autorevoli e chiare. Per non passare da una crisi all'altra, come un incubo senza fine. Prefazione di Enrico Giovannini.
Il libro raccoglie una serie di saggi e interviste nelle quali Gauchet torna sulla tesi centrale de "Il disincanto del mondo" a vent'anni dalla sua pubblicazione. Tra i temi trattati, l'idea della modernità come processo di "uscita dalla religione" e l'interpretazione della crisi della democrazia contemporanea come il risvolto negativo del regime dell'integrale autonomia. Nella prima parte, si mostra la validità e la pertinenza storica e filosofica delle tesi sostenute ne "Il disincanto del mondo" confutando l'ipotesi diffusa che vede in fenomeni quali l'emergere dei più diversi fondamentalismi religiosi, o nell'affiorare di nuove forme di spiritualità, il segno di un ritorno del religioso. Nella seconda parte, si mostra l'altro aspetto del problema: cosa ne è di una politica ricondotta all'integrale auto-definizione del suo contenuto e dei suoi fini? E della religione cui è sottratta qualsiasi presa sul sociale? L'ipotesi gauchetiana offre un punto di vista originale e una lucida analisi delle attuali contraddizioni.
L'importanza crescente della "rete" nella società contemporanea pone continui e inauditi problemi di interpretazione e di comprensione dell'agire umano. Una nuova comunicazione e un nuovo linguaggio che mettono in connessione milioni di esseri umani in uno spazio affatto diverso da quello fisico tradizionale e senza alcuna presenza della corporeità materiale dei parlanti. Un incremento inimmaginabile di informazioni provenienti da ogni parte che si depositano e si accumulano in siti accessibili attraverso semplici codici informatici. Una dilatazione senza precedenti delle possibilità di conoscenza e una flessibilità dei ruoli che trasforma la tradizionale distinzione tra lavoro e non-lavoro, tra tempo di vita e tempo mentale e che costringe a ripensare la nostra condizione di uomini. La rete è un universo senza confini e chi la frequenta è costantemente in bilico tra l'arricchimento delle competenze e delle possibilità, e l'alienazione in un'anomia dissipativa.
Questo libro si potrebbe collocare tra gli studi di antropologia interpretativa. È un viaggio nei significati più profondi e arcaici della cultura contadina e, allo stesso tempo, la proposta di una nuova metodologia di analisi: l'antropologia dei mondi possibili. Emergono, come dissepolte, le grandi questioni della vita, delle origini, della nascita e della riproduzione, della razza di appartenenza, della sessualità, della biologia umana e della "differenza di genere". La novità fondamentale del volume è quella di interpretare per la prima volta i testi contadini che sino a ora sono stati semplicemente raccolti e inventariati.
Dopo anni passati a eliminare i suoni indesiderati nei luoghi pubblici, Trevor Cox, uno dei massimi esperti inglesi di ingegneria acustica, si rende conto che, invece di provare a cancellare i suoni rari e i rumori bizzarri, dovremmo preservarli e conoscerli come veri e propri tesori acustici. Pianeta acustico è un viaggio nei misteri delle meraviglie sonore del mondo. Nel deserto del Mojave, l'autore scopre dune che cantano, in Francia, un'eco che racconta barzellette, in California una strada musicale. E nelle cattedrali di tutto il mondo capisce come l'acustica abbia potuto cambiare la storia della musica sacra e della stessa Chiesa. Muovendosi con agilità tra fisica e musica, archeologia e neuroscienze, biologia e design, Cox spiega come nascono i suoni, come vengono modificati dall'ambiente e come reagisce il nostro corpo a particolari rumori, da quelli più bizzarri ed esotici ai suoni altrettanto unici e sorprendenti prodotti dall'ambiente in cui viviamo. In una realtà dominata dal "visivo", questo libro ci invita a riscoprire il mondo dei suoni, a non essere solo ascoltatori passivi ma ad aprire le nostre orecchie e la nostra mente alla maestosa cacofonia che ci circonda. Prefazione di Andrea Frova.
Fin dalla preistoria l'uomo ha manifestato l'innata tendenza a spingersi oltre i confini della realtà visibile e immaginare entità, mondi e fenomeni soprannaturali. Un'immaginazione nutrita in primo luogo dalle paure, dalle ansie e dai pericoli che hanno scandito il cammino delle civiltà umane. È innanzitutto da un bisogno di rassicurazione - ci dice l'autore - che sono nate e si sono sviluppate le credenze essenziali su cui i vari popoli hanno costruito le loro religioni nel corso del tempo. Poche ma potenti idee - quali la divinità (una sola o molte), il peccato, la profezia, l'aldilà, la fine del mondo, il premio e il castigo eterni - continuamente rielaborate hanno dato forma ed espressione ai nostri peggiori incubi, così come ai nostri sogni più luminosi. Il libro si interroga sui presupposti e i moventi che stanno alla base della fede e delle sue manifestazioni, soffermandosi sullo spettacolo unico ed emozionante che l'immaginazione religiosa imbastisce da millenni per tutti, credenti o atei.
Perché i beduini indossano abiti scuri? Come funzionano i metal detector degli aeroporti? Cosa sono i raggi T? Tornano con un nuovo volume due dei tre fisici autori di "Le leggi del mondo", invitando i lettori a condividere il loro incanto davanti ai fenomeni naturali, l'interesse per gli esperimenti fantasiosi e la curiosità per le scoperte di inventori e colleghi scienziati. La novità di questo libro consiste nel mostrare, senza formule e per mezzo di esempi concreti e divertenti, che tanto i fenomeni quotidiani quanto gli esperimenti più moderni condotti nei laboratori di ricerca sono regolati da un piccolo numero di concetti fisici e di leggi fondamentali, che vengono qui raccontati in modo chiaro e accessibile.