Tante storie vere, profondamente vissute, simili ma allo stesso tempo uniche. Sono i racconti dei famigliari (genitori, fratelli, sorelle, nonni, zii...) di ragazze e ragazzi con la Sindrome di Down. Chi ha accettato di confidarsi in queste pagine non ha negato le proprie lacrime, le proprie difficoltà, i propri problemi, ma allo stesso tempo mostra la bellezza e la varietà dell’esistenza perché «alcuni rami sono più lunghi, altri più corti: ma tutti servono all’armonia di quell’albero che è la vita»! Un testo davvero
commovente, toccante, che aiuta a rimuovere tanti pregiudizi attorno alla Sindrome di Down ma che sa presentare le cose con il realismo e l’efficacia delle esperienze della vita vissuta.
Lucia Landoni è nata a Castellanza, in provincia di Varese, nel 1985. Dopo gli studi classici, nel 2007 si è laureata in Linguaggi dei Media all’Università Cattolica di Milano e presso lo stesso ateneo ha frequentato il Master in giornalismo che l’ha portata a superare nel 2009 l’esame di Stato per giornalisti professionisti. Ha lavorato per il Giornale; scrive per la Repubblica e la Prealpina.
Leggere oltre il tempo è profezia, leggere il presente è scienza. Dopo circa trent’anni dalla diffusione pandemica dell’AIDS, la vita apre spiragli non più a malati isolati dalla società, ma a persone in lotta per il futuro. Il libro presenta un sentiero di carità umanamente arricchente per tutti, sani e malati; una strada al termine della quale si scopre che solo l’uomo spirituale sa rispondere appieno alle esigenze, alle povertà, alle ferite, alle domande dell’uomo malato.
La Sars è stata definita dai mass-media come la 'nuova peste'. Nata in Cina e favorita da condizioni di vita precaria e da un sistema sanitario paralizzato, ha infettato oltre 8.000 persone nel mondo uccidendone 800. Coperta dal segreto colpevole delle autorità, si è diffusa in diversi continenti, anche grazie ai viaggi aerei internazionali. Viene oggi combattuta sfruttando le potenzialità di Internet, mettendo in rete i migliori laboratori del pianeta, nell'affanosa ricerca di un test e di una cura efficaci. La Sars è stata scoperta da un medico italiano, Carlo Urbani, che, di fronte al primo caso di polmonite atipica riscontrato in Vietnam, ha intuito la gravità della situazione e dato l'allarme al mondo.
Le voci dei protagonisti, le idee di chi l'ha pensata, la fatica di chi ha lavorato per strada e la determinazione di don Mazzi che ha fortemente voluto "Exodus" prendono forma nelle pagine scritte da Colaprico. Un racconto, che è anche un diario di bordo del viaggio compiuto da don Mazzi e da chi si è unito nel percorso di Exodus, fra le colline del parco Lambro, nelle vie di Milano, in carcere e nella notte quando la "mala" si allunga alla ricerca delle sue vittime.
Erika e Omar, i fidanzatini di Sesto San Giovanni, le tre ragazze di Chiavenna e altre storie di piccoli omicidi. Un osservatorio privilegiato: quello dello psichiatra che ha condotto le perizie sui giovani coinvolti in questi casi che accetta di parlarne senza cedere a sensazionalismi, ma anche senza reticenze. Un percorso di ricerca sulle cause che conducono alla violenza giovanile, sui fattori di rischio, sui segnali di allarme. E, soprattutto, sulle possibilità di prevenzione e di recupero.