"Sai che l'amicizia va concreata come l'amore? C'è chi non ha retto il passo in questa dura fatica. E negli errori degli amici non c'era tua colpa?" (W. Szymborska, "Domande poste a me stessa")
Così diventiamo a nostra volta portatori della luce che viene da Betlemme e possiamo pregare fiduciosi: Adveniat regnum tuum. Venga il tuo regno. Venga la tua luce. Venga la tua gioia. (Joseph Ratzinger)
Si può fare diversamente. Non è utopia, arroganza o sterile provocazione pensare che tante cose, anche nella chiesa, possano essere fatte diversamente. A partire da quale modello di chiesa e, conseguentemente, da quale idea di ministro.
"Mi ha sempre affascinato immaginare quella curiosa circostanza in cui i nostri antenati, poco più che diversi dagli animali, grazie a un linguaggio appena nato che permetteva loro di comunicare, iniziarono, nelle caverne, intorno al fuoco, durante notti piene di pericoli - fulmini, tuoni, fiere ringhianti -, a inventare storie e a raccontarsele. Quello fu un momento cruciale del nostro destino, in quanto, in quella cerchia di esseri primitivi meravigliati dalla voce e dalla fantasia di chi stava loro raccontando, ebbe inizio la civiltà, quel lungo percorso che poco a poco ci avrebbe reso umani e ci avrebbe portati a inventare un individuo sovrano, e a staccarlo dalla tribù, a inventare la scienza, le arti, il diritto, la libertà, a indagare i misteri della natura, del corpo umano, dello spazio e a viaggiare verso le stelle." (Mario Vargas Llosa)
"Questo libro testimonia il calvario psicologico ed emotivo causato ai minori dagli abusi e dalle violenze che avvengono anche nell'ambito familiare. (...) Per contrastare questi drammi credo sia indispensabile lavorare sul fronte della sensibilizzazione dell'opinione pubblica, rafforzando la prevenzione, aumentando la repressione delle organizzazioni che sfruttano i minori e potenziando le sinergie tra Stati, organizzazioni internazionali e associazioni non governative. (...) Come recita la Dichiarazione dei diritti del Fanciullo dell'Onu del 1959, 'l'umanità ha il dovere di dare al fanciullo il meglio di se stessa' se non vuole tradire i valori di civiltà che ne contrassegnano il progresso." (Dalla prefazione di Gianfranco Fini)
Era triste, quel giorno, Massimiliano Calabrò, cronista di nera. Gli occhi, di un celeste talmente acceso da risultare irriverenti, erano come persi e, al fondo, rammaricati. Perché descrivere la morte di quella donna, non più giovane eppure bellissima, gli occhi di un giallo colore delle foglie autunnali, meravigliati, quasi la coltellata in mezzo al petto l'avesse colta di sorpresa, aveva messo a dura prova la sua abitudine all'orrore di cronista di nera che sempre arrivava, per primo, o per tempo, dove un delitto o un fatto di grave violenza s'erano verificati.
Costruire una Via Crucis partendo dall'esperienza quotidiana di chi, danzando, accetta di trasformare il proprio corpo in uno strumento capace di comunicare emozioni profonde. Questa la sfida accettata dall'autore. Una sfida vinta, alla luce di quanto scrive Mariafrancesca Garritano nella sua prefazione: "Non credo proprio che Gesù si sarebbe offeso nel sentirsi paragonato, nel suo percorso verso la Croce, a un ballerino che usa tutto il suo corpo per comunicare ciò che di più profondo si porta dentro". D'altra parte è lo stesso rito della Via Crucis che, con quel suo spostarsi da una stazione all'altra, si struttura come una danza costruita per rievocare la passione di Gesù e per dar voce al suo immenso dolore
Ognuno di noi ha i propri limiti e debolezze; ma nessuno deve avere paura della propria umanità, nel suo insieme; in essa vi è sempre un tesoro che salva il mondo: la capacità di amare. L'Italia, l'Europa, i nostri paesi, le nostre contrade, la comunità civile e la comunità cristiana sono in attesa di ricevere i nostri doni di amore anche con la capacità di concepire la "politica come espressione di carità".
Età di lettura: da 4 anni.
Un uomo è bloccato di notte sulla sua barca in un fiume, tra la nebbia. Ogni sforzo per spostarla è inutile. Il cuore gli batte in gola. Quasi lo soffoca. L'inquietudine e il mistero dominano la sua mente. Solo all'alba e all'ultima riga si scoprirà il perché.
Lui, lei e l'altro. Un giro di carte per prevedere la volontà di un destino inafferrabile. Paura, passione, senso di colpa. E fede, vita, morte. Lui, lei e l'altro.