*** NUOVA EDIZIONE AMPLIATA NOVEMBRE 2019 ***
Il Compendio di Psicopatologia racchiude al suo interno la descrizione di tutti i principali quadri di interesse psichiatrico secondo uno specifico taglio descrittivo di tipo psicopatologico.
Tutti gli aspetti epidemiologici, eziopatologici, diagnostici, clinici e terapeutico-riabilitativi sono riportati in maniera raccolta e schematica, in modo da facilitare lo studio e rendere l'argomento di facile interpretazione. Il compendio è rivolto allo psichiatra in formazione, allo studente di medicina, di psicologia e di tutte le professioni sanitarie, nonché a chiunque sia interessato a conoscere in profondità i disturbi della salute mentale.
La ricerca di Giovanni Emidio Palaia ricostruisce la personalità ricca (e grandemente fascinosa) di Giorgio La Pira, componendo diverse prospettive e realizzando un'articolata e complessa indagine del pensiero, della concezione giuridica espressa nella sua "maestria", della testimonianza cristiana e dell'impegno sociale ed istituzionale profusi dal Sindaco Santo. Tratto essenziale del suo pensiero filosofico-politico, la cui visione si sostanzia nell'ispirato personalismo che muove da Tommaso d'Aquino fino ad autori quali, fra gli altri, Mounier, Maritain e Guardini, è la concezione secondo la quale ogni elaborazione intellettuale si incardina sulla centralità della persona umana e della praxis (in termini aristotelico-tomisti). La relazione tra vocazione alla santità e concreta azione storico-politica non esaurisce il profilo dell'alta personalità di La Pira. Emerge, qui, soprattutto nei capitoli ove viene tratteggiato il contributo offerto alla cultura giuridica italiana, meno indagato tra i biografi e gli analisti della sua figura, un La Pira del tutto nuovo e originale.
La nascita di comunità educative che apprendono insieme ed insieme crescono è una positiva conseguenza della valorizzazione detta dimensione relazionaLe umana. Questo atteggiamento di fondo trova il suo risvolto didattico nell'utilizzo di alcune strategie proprie per l'inclusione: il cooperative learning, il tutoring, l'apprendimento collaborativo, la classe come comunità che apprende, le tribes.
In questo libro vengono rivisitate in forma critica le principali applicazioni deLl.'apprendimento cooperativo e si guarda a tutte Le ormai note strategie per l'inclusione con l'ottica di strumenti di una filosofia dell'umano.
Nicoletta Rosati
Già dirigente scolastica, si è occupata dal 1990, per incarico del Ministero della Pubblica istruzione e delta Direzione scolastica Regionale dei. Lazio, della formazione iniziale e continua dei docenti delle scuote di ogni ordine e grado. Ha seguito in qualità di docente formatore le prime sperimentazioni connesse con l'introduzione delle lingue moderne netta scuola primaria e dell'infanzia e con la realizzazione, dal 1977, dell'inclusione scolastica degli alunni diversamente abili nonché con la sperimentazione dei nuovi curricoli nella scuola primaria e secondaria.
Attualmente è docente di Teorie e metodi di programmazione e valutazione scolastica, di Metodologia e tecnica del gioco e dell'animazione e di Metodologie dell'animazione di gruppo e di comunità presso l'università Lumsa di Roma e di Pedagogia generate, Pedagogia deLL'intersoggettività e Didattica generale presso la sezione inglese dell'Istituto Superiore di Scienze religiose "Mater EccLesiae". È autrice, oltre che di numerosi articoli sulle tematiche della formazione docente e sulla metodologia e didattica, anche dei seguenti volumi: La lingua straniera nel concorso magistrale, La continuità educativa, Didattica modulare, First steps in English, la personalizzazione del percorso di insegnamento-apprendimento, Cooperative Learning a misura di bambino, Pedagogia e didattica del gioco, Principi e percorsi di programmazione scolastica.
L’insegnamento dell’Economia Politica e della Microeconomia in particolare è presente in numerosi corsi di laurea, e in diversi di questi non vengono impartiti insegnamenti di matematica o statistica. Questo libro nasce essenzialmente dalla necessità di disporre di uno strumento didattico che sia in grado di fornire le conoscenze di base di una scienza che costituisce oggi il naturale punto di riferimento per molte considerazioni e osservazioni. In questo volume ci si è proposti, dunque, di compiere un’esposizione elementare dei fondamenti della Microeconomia, comprensibile per qualunque studente che abbia conseguito un diploma di scuola media superiore.
Un pedagogista che studia l'infanzia ma curioso dei risultati delle ricerche neuroscientifiche, un neuroscienziato d'avanguardia interessato alle possibili ricadute delle sue conoscenze sull'educazione: due ricercatori appassionati si incontrano e dialogano, trovando una forte convergenza nelle scoperte fatte più di un secolo fa da Maria Montessori ed oggi continuate nella pratica educativa che a lei si richiama. Un lavoro di comparazione dettagliata ma non accademica, utile per genitori, educatori, studenti e studiosi.
Le persone con gravi e cronici disturbi psicologici correlati al trauma manifestano spesso varie forme di sofferenza e dissociazione, come il PTSD e i disturbi dissociativi. La cura del sé traumatizzato descrive un nuovo modello quadridimensionale di dissociazione correlata al trauma (modello 4-D) per classificare i sintomi dello stress post-traumatico, sia che siano di natura intrinsecamente dissociativa sia che non lo siano, in modo da rispecchiare le quattro dimensioni sia nella forma di stati alterati di coscienza correlati a traumi (TRASC) sia di coscienza normale in stato di veglia (CNV). Il modello 4-D è stato sviluppato facendo riferimento agli studi fenomenologici e a quelli neuropsicologici degli stati alterati di coscienza. Nella sostanza, questo modello descrive sintomi clinicamente rilevanti lungo dimensioni che appartengono alla sfera del tempo, del pensiero, del corpo e delle emozioni negli stati di coscienza normale in stato di veglia e negli stati alterati di coscienza correlati a traumi. Le tipiche manifestazioni di TRASC includono: flashback, sentire voci, depersonalizzazione e ottundimento emozionale. In questo libro gli autori enfatizzano l'importanza del modello 4-D e ne raccomandano l'uso nel processo di valutazione e trattamento delle persone con disturbi correlati al trauma. Il libro è arricchito da numerosi casi clinici, da disegni e da poesie, e sarà di grande utilità per tutti i clinici - psicologi, psichiatri, assistenti sociali e psicoterapeuti - che lavorano con pazienti con traumi complessi.
In quest'opera, rimasta per lungo tempo inedita e ora per la prima volta pubblicata in questa edizione, Maria Montessori mostra come sia possibile organizzare per i bambini un contesto d'apprendimento in grado di introdurli e guidarli in maniera affascinante e vivace all'analisi grammaticale. La studiosa parte dalla considerazione che il bambino già possieda una propria grammatica "implicita", acquisita spontaneamente nel corso dello sviluppo linguistico, e che vada pertanto guidato lungo un processo di scoperta consapevole degli elementi strutturali e funzionali del linguaggio che egli già utilizza, offrendogli i mezzi perché possa realizzare il proprio processo di autoapprendimento. È sua convinzione che tale scoperta debba passare attraverso l'azione e il movimento, attraverso il coinvolgimento degli organi vocali, della vista e del tatto. La "Psicogrammatica" è pertanto costruita sulla diretta e insostituibile attività del bambino, è basata su un esercizio essenzialmente legato all'azione, agli oggetti, alla sperimentazione, portando all'attenzione dell'alunno un campo di esperienze vivace e attraente attraverso il quale egli acquista consapevolezza delle regole alla base della propria lingua.
La psichiatria è una disciplina che è cresciuta nel corso di un secolo in modo continuo e ricco. La sofferenza mentale è forse cresciuta anche a causa dello stress connaturato a una società più complessa che dà molto, ma che, rispetto al passato, chiede molto di più al singolo. Questo volume presenta una sintesi dei temi principali di una materia molto estesa, un "compendio" appunto, di conoscenze che non dovrebbero mai mancare nella formazione di chi - medico, psicologo, infermiere - si affaccia alle problematiche di salute mentale. Il lettore noterà che il volume non è centrato sulle categorie diagnostiche del DSM-5, ma è ricco di casi clinici esemplificativi e si richiama alla tradizione psicopatologica classica, con particolare attenzione a temi quali il rapporto sanitario-paziente, stress e medicina psicosomatica, epigenetica, "il sentire del clinico", l'impostazione delle scelte psicofarmacologiche, le diagnosi dimensionali e le psicoterapie farmacosequenziali; una visione decisamente orientata a superare la dicotomia tra psicologico e biologico che attinge alla vasta scelta di terapie e risorse di trattamento, integrandosi con i più recenti sviluppi delle neuroscienze.
Il libro, frutto di un lavoro di ricerca trentennale, offre una descrizione, organizzata in quattro parti, di quel modello particolare di animazione educativa che è l'animazione culturale e di cui l'autore del libro è un fondatore. La prima parte tenta una definizione dell'animazione. La seconda parte è dedicata ai fondamenti antropologici dell'animazione culturale. La terza parte affronta la descrizione dell'obiettivo generale e degli obiettivi particolari dell'animazione culturale. La quarta e ultima parte presenta una sintesi del metodo dell'animazione che si sviluppa attraverso quattro passi.
Non è raro nel nostro tempo sentir parlare di dissoluzione dello Stato, come se fosse in atto una revisione radicale di vecchi concetti e si profilassero nuove formule di aggregazione sociale. Questo senso di dissoluzione si accompagna nel mondo occidentale con annunci e con formule del genere di fine della storia o di post-modernità che vanno assai oltre il più delimitato profilo dello Stato, non sembrano avere contenuti concettuali molto precisi, ma sono sicuramente tali da ingenerare un senso di indistinto pessimismo; nel nostro paese a questo senso di dissoluzione si aggiunge il disagio che deriva dalle frequenti analisi sconsolate relative alle disfunzioni dei nostri apparati pubblici. Si tratta di un quadro negativo che non sembra diffuso soltanto nei media della grande comunicazione, ma che spesso viene avvertito e descritto dagli studiosi del diritto pubblico. Così può quasi sembrare un andare felicemente controcorrente la pubblicazione di una ampia e solida trattazione del nostro diritto costituzionale nella quale non vengono messe in dubbio le istituzioni ed i procedimenti che vengono descritti.
Saggi Paola Dusi, Imparare ad abitare zone scomode: decolonizzare la conoscenza e i sistemi scolastici andando oltre il deficit thinking Anna Granata, I cento linguaggi della scuola plurale. Valorizzare i saperi nascosti delle minoranze linguistiche e culturali Valerio Ferrero, Pratica filosofica di comunità a scuola: un approccio decoloniale? Riflessioni tra bell hooks e Matthew Lipman Vera Brunelli - Rita Locatelli, Una riflessione critica sul contributo delle Pedagogie del Sud per ripensare la partecipazione dei bambini e delle bambine Francesco Bossio, Identità plurali e necessità di riconoscimento. Annotazioni di pedagogia decoloniale Maria Vincenza Raso, Peuples autochtones et Canada: vers une politique éducative de réconciliation Rosita Deluigi, La ricerca esperienziale come luogo di sensi: strategie di innesco di paradigmi decoloniali Isabella Pescarmona, Giulia Gozzelino, Traiettorie di ricerca meridiane: percorsi metodologici e orizzonti pedagogici divergenti Domenico Francesco Antonio Elia, Decolonizzare gli spazi pubblici: nuovi orientamenti nella public history of education Aurora Bulgarelli, Francesca Gabrielli, Esperienze comunitarie per una risignificazione decoloniale: le Parish Map come strumento nei contesti educativi formali Recensioni M.C. Bernard, H. Breton, L. Cadei, V. Ciobanu-Gout (eds), Tournant narratif en sciences de l'éducation. Perspectives interdisciplinaires et internationales, Editions science et bien commun, Québec, 2024