«Erano cinque anni che le mie figlie non ridevano più. Grazie», ha detto Mohammed, uno dei tanti siriani rifugiati in Turchia. È per momenti come questo che Mattia, tre volte all’anno da ormai tredici anni, si arma del suo naso rosso e parte in missione nelle zone di guerra. Conosce sette parole in arabo ma bastano per capirsi, perché la lingua dei bambini è universale. In questo libro, racconta la vocazione di «magamondo» che lo ha portato a rischiare più volte la vita per regalare una parentesi di spensieratezza ai ragazzi che non hanno più un’infanzia. Come dice lui, «abbiamo una vita sola, ma se la viviamo bene una vita sola sarà sufficiente».
Una selezione degli interventi tenuti dal Cardinale Gualtiero Bassetti negli ultimi anni. Non una semplice raccolta di articoli o discorsi pubblici ma la rielaborazione narrativa di vecchi interventi con l'aggiunta di alcuni passaggi inediti arricchiti da aneddoti biografici. Il focus tematico del volume è condensato nella formula "Il pane e la Grazia" che da un lato evidenzia l'importanza dell'eredità di La Pira per la società odierna e, dall'altro, si configura come "proposta" per la comunità cristiana e il mondo contemporaneo.
I testi dell'Abbé Pierre più controversi, profetici, scomodi e censurati mai apparsi prima d'ora. "Icona del coraggio", "curato dei poveri", favorevole al sacerdozio delle donne, al riconoscimento delle coppie omosessuali e non contrario ai preti sposati, per più di mezzo secolo fu l'uomo simbolo del cattolicesimo progressista: una figura controversa, controcorrente, popolarissima. La voce del "prete della spazzatura" risuona in pagine di straordinaria attualità. Un testamento spirituale post mortem rimasto a lungo nascosto e ora finalmente disponibile. «Sono rimasto sconcertato di fronte a queste pagine. L'Abbé Pierre era assolutamente consapevole del destino dell'umanità ben prima della globalizzazione che sarebbe esplosa dopo il 1989. Aveva una coscienza planetaria, indispensabile oggi per resistere ai pericoli incombenti. Che la lettura di queste riflessioni sia un tonico per i lettori come è stato per me!» (Dalla prefazione di Edgar Morin)
Nato a Londra nel 1477 (o 1478), avvocato e insegnante di diritto, si distinse per il suo impegno sociale e per le sue capacità politiche fino a essere eletto in Parlamento. Non appoggiò la condotta di re Enrico VIII sulla questione del divorzio e per questo fu incarcerato nella Torre di Londra. Fu condannato a morte e decapitato nel 1535, dando testimonianza della fedeltà a Dio e alla Chiesa.
«Se ho desiderato qualcosa non è certo per me, ma solo per Dio»: sotto questa insegna si è svolta la vita di Raffaello Delle Nocche (1877-1960), vescovo di Tricarico e fondatore della Congregazione delle Suore Discepole di Gesù Eucaristico. Una figura di pastore moderno, che ancora oggi rappresenta per molti un punto di riferimento nella costruzione di quel “mondo con l’anima” cui tutti aspiriamo.
Destinatari
Per chi vuol conoscere o approfondire la figura di monsignor Delle Nocche.
L’autore
Pancrazio Perrone, nato a Tricarico (MT) nel 1925, ha collaborato a lungo con monsignor Delle Nocche come segretario. Ha lavorato nell’Azione Cattolica, nelle attività assistenziali e nelle istituzioni scolastiche, attuando nel suo paese di nascita alcune iniziative volute dal suo vescovo, come la scuola media – di cui è stato per molti anni preside – e il convitto vescovile.
È ancora possibile vivere e testimoniare il Vangelo in questo mondo che cambia? Le relazioni fraterne fondate sulla fede in Cristo, possono trovare spazio in un mondo in cui il fatto religioso ha scarsa incidenza nella vita delle persone? È utopistico tentare di coniugare l'istanza della personalità individuale con l'urgenza di appartenere alla comunità ecclesiale? C'è una via per integrare le molteplici differenze nell'unità? In questo libro proveremo a mettere insieme le risposte che Fra' Giacomo Bini, ex Ministro Generale dell'Ordine dei Frati Minori, ha tentato di dare a questi quesiti nevralgici attraverso la sua vita, i suoi scritti e i suoi discorsi.
Nel 1945, Magdeleine di Gesù, che ha da pochi anni fondato la Fraternità delle Piccole Sorelle di Gesù ispirandosi all'opera e agli scritti di Charles de Foucauld, elabora un testo ad uso interno per descrivere alle giovani candidate la sua idea "nuova" di vita consacrata. L'anno successivo, senza il consenso dell'autrice, il "Bollettino verde" (con questo nome lo scritto diventerà famoso a motivo del colore della copertina) viene pubblicato da un'importante rivista. Le reazioni sono immediate, tra chi lo accoglie con entusiasmo come un testo "rivoluzionario" e chi, in ambiti ecclesiastici, lo condanna apertamente. Una vita contemplativa ma profondamente inserita nella vita di tutti i giorni e soprattutto nei contesti sociali più poveri e marginali. Insieme, il richiamo a una scelta di povertà radicale. Elementi difficili da immaginare nella Chiesa prima del Concilio Vaticano II. Il volume presenta per la prima volta il testo integrale del "Bollettino verde", accompagnato da testi che ne facilitano la comprensione e aiutano a coglierne l'importanza. Il libro è curato da padre Andrea Mandonico, postulatore della causa di beatificazione di piccola sorella Magdeleine. La prefazione è del cardinale Georges Cottier, teologo emerito della Casa Pontificia.
Antonietta Meo (1930-1937) è la più piccola candidata alla beatificazione nella storia della Chiesa. Con papa Benedetto XVI (2007) ha raggiunto la tappa della proclamazione dell'eroicità delle virtù. Questo libro approfondisce l'universo spirituale, ma anche materiale della bambina, evitando di lasciare il suo ritratto tra i fenomeni mistici straordinari, l'eccezionalità di una bambina-prodigio. Il messaggio di Antonietta, a prima vista duro e aspro nelle sue punte di dolore innocente, è un "Magnificat" continuo, un inno di gioia, un preludio di risurrezione che è già contenuta nel suo cuore. È un messaggio che indica la "notizia" fondamentale del Vangelo: Cristo è morto e risorto e questa è la salvezza del mondo. Una bambina di sei anni e mezzo oggi ce lo ricorda con forza, con la sua vocina semplice e squillante, sofferente e gioiosa insieme.
Itala Mela, insegnante di lettere, fece della scuola la sua missione, in parallelo all'attività nella Fuci (primi anni venti del secolo scorso) fino a quando la malattia infranse il progetto di una manacazione in Belgio per partecipare poi a una fondazione benedettina in Italia che si ispirasse al rinnovamento liturgico che si stava diffondendo. A poco a poco si impose, per l'inabilità all'insegnamento, la rinuncia alla cattedra statale. In casa - coi genitori prima, poi il padre e la zia non credenti, visse i voti dell'oblazione benedettina secolare consacrata, forte della Regola di san Benedetto che le dava il perimetro esterno di un cammino imperniato su una vocazione unica, nitida fin dal 1930. Dopo lo sfollamento sull'Appennino durante il secondo conflitto mondiale, Itala riuscì a dedicarsi all'animazione del mondo culturale e cattolico tra il 1946 e il 1953. Alla sua morte è stato consensuale il riconoscimento della sua "immensa capacità di donazione umana" e dell'esercirio effettivo di amare verso tutti "con profonda tenerezza".
Si tratta di una biografia di Guido Maria Conforti (Casalora di Ravadese 1865 Parma 1931), fondatore dei Missionari Saveriani.
La sua vocazione missionaria si concretizzò nel 1895 con la fondazione dell’Istituto emiliano per le missioni estere, ufficialmente riconosciuto nel 1898 come Congregazione di San Francesco Saverio per le missioni estere. Terra di missione per i primi saveriani: la Cina.
Vicario generale a Parma, nel 1902 fu nominato arcivescovo di Ravenna e, nel 1907, vescovo di Parma. Svolse nel contempo una grande attività per sostenere il crescente spirito missionario della Chiesa italiana tra XIX e XX secolo. Egli stesso si recò in visita in Cina nel 1928.
Beatificato da papa Giovanni Paolo II nel 1996, sarà a breve proclamato santo da papa Benedetto XVI.
Questa biografia è stata redatta in occasione della canonizzazione di Guido Maria Conforti, utilizzando come fonti i documenti del processo diocesano e di quello apostolico per la canonizzazione, gli scritti del Conforti stesso e la documentazione raccolta da Franco Teodori nei suoi 28 volumi noti come Fonte Confortiana Teodoriana, oltre a testimonianze extraprocessuali conservate negli Archivi della Postulazione e informazioni raccolte dalla viva voce di persone degne di fede.
Presentazione di Mons. Enrico Solmi, vescovo di Parma.
Prefazione di P. Rino Benzoni, superiore generale dei saveriani.
DESTINATARI
In particolare missionari (specialmente salesiani), diocesi di Ravenna e di Parma, di cui G.M. Conforti è stato rispettivamente arcivescovo e vescovo E tutti coloro che amano il genere biografico.
AUTORE
Augusto Luca, saveriano, è stato direttore delle riviste dell’Istituto e missionario in Giappone. È autore di diverse biografie di missionari in Oriente.Tra i suoi titoli più recenti ricordiamo: L’ultimo missionario, L’abate Giovan Battista Sidotti e la sua scomparsa in Giappone nel 1708 (Milano 2009); Nel Tibet ignoto (Milano 20092); Pietro Uccelli, uomo di Dio (Brescia 2005); Madre Agnese Shih, testimone di Cristo in Cina (Roma 2005). Con Paoline ha pubblicato Anna Maria Adorni. Madre degli ultimi (Milano 2010).
Padre Lombardi era un uomo «appassionato al Vangelo e alla Chiesa, che ha lasciato un segno nel Novecento forse più profondo di quanto si sappia ancora» (dalla Prefazione di Andrea Riccardi). Concepito per il centenario della nascita, il volume arriva in libreria un anno dopo, nel trentennale della morte di Riccardo Lombardi, che cade il 14 dicembre 2009. Ne risulta così arricchito da alcune importanti testimonianze, emerse proprio in occasione della celebrazione del centenario o a margine di essa. Questa agile biografia ripercorre la vita e la missione del gesuita, le cui intuizioni si prolungano oggi nell’impegno del Gruppo apostolico da lui fondato. Egli lo creò dapprima intorno a sé, poi lo accompagnò fino alla sua completa autonomia, anche quando il declino delle forze
fisiche lo aveva ormai da tempo escluso dalla scena pubblica italiana e mondiale, che aveva occupato da protagonista per oltre vent’anni.
Prezioso documento storico che custodisce le sequenze apostoliche di un missionario, sacerdote e consacrato, instancabile nella sua opera di evangelizzatore. Il Diario redatto dal Beato Junipero Serra (1713-1784) non e solo una sorta di racconto e di descrizione minuziuosa dei luoghi, ma anche e soprattutto il diario di un missionario, di un evangelizatore, di un sacerdote e frate minore che pone al primo posto vella vita Gesu. E' una figura estremamente importante nello sviluppo della California.