Il Documento della Pontificia Commissione Biblica sull'interpretazione della Bibbia nella Chiesa. Lo studio della Bibbia è come l'anima della teologia. In questo campo il Magistero della Chiesa cattolica ha più volte preso posizione con importanti documenti, tra cui questo, pubblicato la prima volta nel 1993.
Il volume raccoglie le relazioni della settimana biblica interdisciplinare proposta dal Settore di Apostolato Biblico della CEI e patrocinata dalla diocesi di Crotone-Santa Severina. Di seguito i titoli e i relatori: La sua tenda tra noi: un itinerario attraverso i luoghi della comunicazione di Dio (P. Giordano); Spazio, comunicazione, virtualità: una possibilità-limite per Dio e per l’uomo (G. Mazza); I tempi della comunicazione di Dio (S. Parisi); Ritmi dell’uomo, ritmi di Dio: immagini in fuga e cultura dell’immediato (W. Lobina); «In tutto questo Giobbe non peccò» (Gb 1,1-22): verso una felicitous freedom (D. Graziani); Temi e squarci narrativi: la cronaca e altri racconti (R. Carello); Gestis verbisque: codici e modalità della comunicazione di Dio (N. Prisciandaro); Codici comunicativi: tra parola, gesto e silenzio (W. Lobina); «Ma non capite ancora?» (Mc 8,18): alle radici di una comunicazione mancata (G. Perego); L’ostacolo comunicativo, tra logica della distanza e partecipazione empatica (G. Mazza).
Giuseppe Mazza è docente di Teologia Fondamentale e di Comunicazioni Sociali presso la Pontificia UniversitàGregorianadi Roma. Svolge un’intensa attività di ricerca a livello internazionale, collaborando con gruppi di studio e istituzioni universitarie in Europa e negli Stati Uniti. Per San Paolo ha già pubblicato Incarnazione e umanità di Dio. Figure di un’eternità impura (2008) e l’ABC dei vangeli apocrifi (con Giacomo Perego, 2006).
Giacomo Perego, sacerdote della Società San Paolo, è docente di Nuovo Testamento presso l’Istituto di Vita Consacrata (Claretianum) della Pontificia Università Lateranense di Roma e presso il CICS della Pontificia Università Gregoriana. È membro del Settore Apostolato Biblico nazionale della CEI e autore, tra altre opere, di Password – Bibbia Giovani (San Paolo 2002, 2003) e dell’Atlante biblico interdisciplinare (San Paolo 20033).
Il concilio Vaticano II ha determinato un nuovo rapporto fra la Scrittura e la chiesa cattolica: questa svolta è maturata nella redazione e nel dibattito della costituzione dogmatica "Dei verbum". Da una "venerazione" nei confronti della Scrittura che equivaleva a una sua sostanziale emarginazione dall'universo cattolico, si è passati all'indicazione della necessità di un suo uso costante nella riflessione teologica e nella prassi quotidiana. Contrapposizioni durissime in aula e in commissione, che sottintendevano due visioni divergenti di intendere il rapporto tra la Parola di Dio e la chiesa cattolica, hanno attraversato gli anni 1959-1965: il volume ricostruisce le fasi e il senso di una discussione che ha segnato profondamente il cattolicesimo contemporaneo. Un concilio "pastorale" e "ecumenico", secondo le parole di Giovanni XXIII, ha appreso a discutere della fede anziché arroccarsi nella condanna di teologi ed esegeti; rigettato nel novembre 1962 lo schema preparatorio, il nuovo, elaborato a partire dal dicembre 1963 e approvato nel novembre 1965, è stato il segno più evidente della profondità di questa trasformazione dell'approccio della chiesa cattolica alla Scrittura, non più letta in chiave controversista, ma intesa come base per un nuovo modo di offrire l'atto rivelante al mondo e di approfondire l'ascolto religioso della Parola con le altre comunità cristiane non cattoliche.
studio di due tappe importanti della storia dell umanita per l emergere dei diritti dell uomo: la storia del popolo della bibbia e la nostra storia oggi. La bibbia parla veramente di diritti dell'uomo? Se sl, come spiegare il razzismo, le esecuzioni sommarie, i genocidi contenuti in alcuni testi biblici? Il xx sec ha visto emenrgere la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. Una n ovita nella storia dell'umani ta. Quali furono i suoi prcedenti? Come e`stata applicata, rifiutata? Quali lotte si annunciano per il futuro? Si possono mettere d'accordo questi du e temi dell'emengenza dei dir itti umani: l'epoca biblica e l'epoca attuale? Come fare cio`senza sradicare noi stessi? In quale misura l'emenger e dei diritti dell'uomo nei t empi biblici puo`chiarire e dare senso all'emengere di ques ti diritti oggi? Attraverso uno sguardo attento a questi due periodi, questo libro introduce al dinamismo profondo che, nonostante i fallimenti e gli arretramenti, invita l'umani ta a prendere in mano il proprio destino e ad aprire strade nuove. L opera e`realizzata in stretta collaborazione da albert hari, blblista, e albert verdoodt, professore emerito dell universita cattolica di lovanio, che ha lavorato, a suo tempo, con reni cassin, uno degli artefici della dichiarazione universale.
Il saggio apre una nuova pagina nella vivace discussione sull'interpretazione dell'esortazione apostolica "Amoris laetitia". Finora il dibattito - almeno quello avvenuto in campo teologico - si è concentrato soprattutto su questioni sistematiche proprie della teologia fondamentale. Manicardi porta ora la questione sul piano dell'ermeneutica biblico-teologica». (Dalla prefazione del cardinale Walter Kasper)
Descrizione dell'opera
Il 18 novembre 1965, durante l’ultima sessione del concilio Vaticano II, veniva promulgata la Dei Verbum, la Costituzione dogmatica sulla divina rivelazione. Il testo, nato da un confronto coraggioso e aperto, aveva saputo tenere insieme il rispetto per la tradizione della Chiesa e l’esigenza di un profondo rinnovamento pastorale. A mezzo secolo di distanza, qual è stato il cammino di quel documento? Che cosa ne resta? E su quale strada e in quale direzione la Chiesa ritiene oggi di dover camminare?
Un monaco e due professori di studi biblici cercano risposte a questi interrogativi, riflettendo sulla necessità che la parola di Dio divenga sempre più il centro della vita e dell’esperienza di comunità cristiane aperte anche all’ecumenismo e ai non credenti.
Sommario
Parola di Dio, parola a Dio (E. Bianchi). Il rapporto tra Antico e Nuovo Testamento (M. Grilli). Percorsi biblici nella Dei verbum (L. Mazzinghi). Costituzione dogmatica sulla divina rivelazione Dei Verbum.
Note sugli autori
Enzo Bianchi, priore della Comunità monastica di Bose, è consultore del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. Collabora con La Stampa, La Repubblica, Avvenire e Jesus. Per EDB ha pubblicato Michele Pellegrino. Padre della Chiesa padre della città (con Luigi Ciotti ed Ernesto Olivero, 2012) e Via crucis. Meditazioni e preghiere (2013).
Massimo Grilli è docente di Nuovo Testamento alla Pontificia Università Gregoriana. Per EDB ha pubblicato di recente Scritture, Alleanza e Popolo di Dio (2014) e ha curato, con Joseph Maleparampil, Il diverso e lo straniero nella Bibbia ebraico-cristiana (2013).
Luca Mazzinghi è docente di Antico Testamento alla Facoltà teologica dell’Italia centrale e al Pontificio Istituto Biblico. Per EDB ha pubblicato di recente Al cuore della sapienza. Aspetti del vivere nell’Antico Testamento (2014) e L’indagine e l’ascolto. Metodo e sguardo dei saggi di Israele (2014).
Questo documento definisce il tema dei lavori dell'ultimo quinquennio della Pontificia Commissione Biblica.
questo libro e`il frutto piu`maturo e piu`autorevole sull esegesi contemporanea dei testi sacri. Alcuni dei massimi esperti mondiali tracciano lo stato attuale della critica e dell interpretazione della bibbia. L opera interpretativa sara sempre migliorabile. Il volume raccoglie gli atti del simposio promosso dalla conregazione per la dottrina della fede che si e`svolto in vaticano nel settebre del 1999. L'interpretazione dei testi sa cri e`atto di fondamentale importanza per la chiesa cattolica che deve continuare ad aggiornare i propri strumento critici e deve e vuole rimanere solidamente agganciata alla reata. Gli articoli affrontano temi assolutamente centrali circa
Il volume insiste, non soltanto in quello che la Bibbia ci dice sulla famiglia, ma anche sull'importanza che l'ambito familiare possiede per la lettura della Bibbia. Il volume è dedicato a esplorare questo rapporto tra Bibbia e famiglia, sia dal punto di vista del metodo esegetico e dei contenuti, che dell'importanza della famiglia come "metodo" per accostarsi alla Scrittura.
Nel proporre la dottrina della Chiesa sulla Sacra Scrittura, il primo numero della costituzione conciliare sulla divina rivelazione Dei Verbum suggerisce un itinerario: si prefigge di «seguire le orme dei concili tridentino e Vaticano I». In tal modo colloca la riflessione del Vaticano II come terza tappa di uno sviluppo teologico ed ecclesiale.
Riprendendo i vari capitoli della Dei Verbum, il volume ne sottolinea la forza o i punti che occorre approfondire e soprattutto si sofferma ad analizzare come le "pratiche di lettura" si siano modificate nel tempo che ci separa dal Vaticano II. Da teologo sistematico, l'autore riflette sulla Scrittura quale norma della Chiesa e sul contesto culturale in cui la Scrittura viene necessariamente letta.
Sommario
Introduzione. I. LA RIVELAZIONE «DEI VERBUM» QUARANT'ANNI DOPO. Leggere le Scritture. Accedere alla fede. La santità, mistero del mondo. Conclusione. II. «LA TRASMISSIONE DELLA RIVELAZIONE DIVINA». A PROPOSITO DELLA RECEZIONE DEL CAPITOLO II DI «DEI VERBUM». Pregi e limiti del capitolo II di «Dei Verbum» nel contesto dell'opera conciliare. Una recezione handicappata di fronte a problemi nuovi. Per un nuovo sguardo sul capitolo II di «Dei Verbum». III. LA RECEZIONE DELLE SCRITTURE ISPIRATE. UNA RILETTURA DEL CAPITOLO III DI «DEI VERBUM». Un nuovo punto di partenza: la Bibbia, un «classico» fra gli altri. Differenza tra ispirazione e assistenza: un rilevante ostacolo «epistemologico». «…La verità per la nostra salvezza». Fare l'esperienza dell'ispirazione. IV. LA BIBBIA NELLA TEOLOGIA. La «scienza della fede» alle prese con la Bibbia come «oggetto culturale». «Le parole di Dio hanno assunto le sembianze del linguaggio degli uomini…». «Che lo studio della santa Scrittura sia l'anima della teologia». V. A QUALI CONDIZIONI UNA TEOLOGIA BIBLICA DELLA STORIA È POSSIBILE OGGI? «FOCALIZZARE DI NUOVO» IL CAPITOLO IV DI «DEI VERBUM». Un nuovo sistema di riferimento: il destino del «teologico» in una scrittura «laica» della storia di Israele. Il principio teologico: il rapporto intrinseco della fede con la storia. La teologia biblica della storia è una scrittura della storia. VI. ALLA CUOLA DI CRISTO INIZIATORE. «TRA TUTTE LE SCRITTURE, I VANGELI OCCUPANO UN POSTO PRIVILEGIATO» (DEI VERBUM, CAPITOLO V). La pedagogia di Cristo. Un percorso e tre tappe. «Prendi il largo» (Lc 5,4). Conclusione: avete detto «iniziazione»?. VII. LEGGERE LE SCRITTURE IN UN CONTESTO DI CAMBIAMENTO ECCLESIALE. A PROPOSITO DEL CAPITOLO VI DI «DEI VERBUM». I gruppi biblici. Il testo biblico e la sua forza di ispirazione. L'abbozzo di una nuova «figura» di Chiesa. Conclusione. Bibliografia. Fonti dei testi. Indice dei nomi.
Note sull'autore
CHRISTOPH THEOBALD, gesuita, è nato a Colonia. Professore di teologia fondamentale e dogmatica al Centre Sèvres di Parigi, è direttore di «Recherches de Science Religieuse». Tra le sue pubblicazioni: Le canon des Ecritures: études historiques, exégétiques et systématiques, 1990; La Pensée musicale de Jean-Sébastien Bach. Les chorals du Catéchisme, 1993; Histoire des dogmes. IV: La Parole du salut, 1996; Présences d'Evangile. Lire les Evangiles et l'Apocalypse en Algérie et ailleurs, 2003; Le péché originel. Heurs et malheurs d'un dogme, 2005. Presso le EDB ha pubblicato: La Rivelazione, 22009; Il cristianesimo come stile. Un modo di fare teologia nella postmodernità (2 voll.), 2009, e Trasmettere un Vangelo di libertà, 2010.
Come dobbiamo considerare il nostro corpo e quello dei nostri fratelli e quali implicanze comporta nel campo della morale sessuale, ma anche dell'assistenza, della giustizia sociale, dei diritti umani, del rispetto della vita in ogni circostanza? Nella Bibbia c'è una rivelazione specifica sui cinque sensi, che sono gli strumenti con cui noi possiamo relazionarci con Dio e con gli altri i ed esprimere l'amore o l'odio, la compassione o la violenza, la giustizia o il peccato. Prefazione di Guido Fiandino.
Studio importante per comprendere la relazione tra Antico e Nuovo Testamento e le relazioni tra ebrei e cristiani. Nella teologia dei padri della chiesa la questione dell'uni ta interiore dell'unica bibbi a della chiesa composta di antico e nuovo testamento era un tema centrale. La pontificia commissione biblica affronta qui il tema del rapporto fra antico e nuovo testamento. Inoltre, tenendo conto anche del contesto attuale, affronta il problema della possibilita di una interpretazione cristiana della bibbia di israele e la questione se la presentazione dei giudei e del popolo ebraico nel nuovo testamento ha contribuito a creare una ostilita nei confronti di questo popolo.