Da più di due millenni la mitologia greca è una parte fondamentale della cultura e dell'immaginario dell'Occidente, tanto che molti dei suoi personaggi sono ancora oggi universalmente noti e presenti nell'arte, nella letteratura, nel teatro e nel cinema. Raccontati con i versi dei più grandi poeti dell'antichità - da Omero a Nonno di Panopoli, passando per Esiodo, Pindaro, Euripide, Callimaco, Ovidio - in questo volume troviamo i miti più celebri: leggiamo così la presa del potere da parte di Zeus che fonda il nuovo e definitivo ordine del cosmo, la storia remota dell'umanità, le vicende immortali di Afrodite, Ermes, Artemide, Apollo e degli altri dèi olimpici, le storie epiche di eroi gloriosi come Ercole, Perseo, Orfeo e Meleagro. Una raccolta preziosa, qui arricchita dagli splendidi affreschi di Pompei ed Ercolano, a loro volta "leggendari" e che costituiscono il perfetto completamento per immergersi anche visivamente nella vitalità e nella bellezza dei grandi miti della classicità.
Tutti gli amanti dei felini lo sanno: i nostri raffinati amici a quattro zampe adorano i libri. Non perdono occasione per accoccolarvisi sopra, per mordicchiarne la copertina, per sdraiarsi, se solo commettiamo l'errore di non dare loro le dovute attenzioni, tra il nostro sguardo e le pagine. Ma dentro i libri, altrettanto spesso, ci finiscono, grazie alla penna degli scrittori che decidono di farne i protagonisti o addirittura i narratori delle proprie storie. Dall'inquietante gatto musicale di Roald Dahl al ribelle a quattro zampe di Patricia Highsmith, dal randagio molto speciale di Doris Lessing agli affamati felini di Murakami Haruki (che nessuno vorrebbe avere la ventura di incontrare sul proprio cammino): una galleria dei racconti pili belli che la letteratura di ogni epoca e latitudine ha saputo regalarci.
Primo lavoro rappresentativo della corrente naturalista in Giappone, il romanzo Futon (1907) di Tayama Katai destò scalpore per la crudezza e il realismo con cui veniva presentata la vita interiore del protagonista, alter ego dichiarato dello stesso autore. Una confessione senza veli del suo rapporto d'amore con la giovane studentessa che a lui, letterato e maestro, era stata affidata e che assurge a emblema di un amore diverso, moderno, opposto alle convenzioni sociali tradizionali. I lettori contemporanei interpretarono le vicende del protagonista Takenaka Tokio come una fedele rappresentazione della sua vita intima. Nel misurare la distanza tra autore e opera letteraria, fu esaltato il coraggio di una confessione aperta e l'audacia di cui lo scrittore era stato capace per realizzare una descrizione autentica di sé.
La mamma per tutti noi è una sola. Ma le madri che incontreremo fra le pagine di questa antologia non potrebbero essere più diverse. Madri dolci e premurose, sempre pronte a riempire di coccole e attenzioni i loro bimbi. Madri severe, dure ed esigentissime. Madri sempre presenti, a volte anche ingombranti. Madri lontane e distratte. Madri perdute per sempre e madri ritrovate. Madri ricche di vita e di saggezza. Madri che sanno sempre perdonare. Da Edith Wharton a Francis Scott Fitzgerald, da Virginia Woolf ad Alice Munro: un caleidoscopio di narratori d'eccezione per raccontare le infinite sfumature dell'amore più grande.
Romanzo spagnolo di autore ignoto, venne edito a Burgos nel 1554 e proibito dall'Inquisizione nel 1559. Di ambientazione popolare, ma che rivela la mano di uno scrittore colto, il Lazzarillo è la storia di un giovane accattone sempre affamato che si guadagna da vivere con mille astuzie. Scritto quasi cinquecento anni fa è ancora oggi di un'attualità sorprendente. Introduzione di Manuel Vázquez Montalbán.
Una ragazza che porta la morte con un bacio. Un'investigatrice privata che farebbe impallidire Sherlock Holmes. Una donna annegata tra le braccia nere della Senna. Una giornalista decisa a passare la vigilia di Natale in un museo delle cere per risolvere un caso misterioso. Da Agatha Christie a Fred Vargas, da Mary E. Wilkins Freeman a Patricia Highsmith, le più grandi maestre della detection ci accompagnano in un viaggio appassionante attraverso tutte le sfumature del crimine. I racconti: Mary Cholmondeley, Lo sconosciuto sulla soglia; Agatha Christie, Il caso della domestica perfetta; Daphne du Maurier, Baciami ancora, sconosciuto; Anna Katharine Green, La macchia; Patricia Highsmith, Trappola di ghiaccio; Catherine Louisa Pirkis, La vendetta di una principessa; Ruth Rendell, La prudenza non è mai troppa; Fred Vargas, La notte efferata; Ethel Lina White, Statue di cera; Mary E. Wilkins Freeman, Una confessione; Barbara Wilson, Assassinio alla fiera internazionale del libro femminista.
Un appassionato inno d'amore per i libri che Federico García Lorca pronunciò in occasione dell'inaugurazione di una biblioteca nel suo paese natio. Il volume è arricchito da alcune illustrazioni.
La prima raccolta dei tre testi in prosa del poeta Mahmud Darwish. Dice Elias Sanbar: "Darwish non era ambasciatore del suo paese ma un poeta slegato dalla nazionalità e dal passaporto. Certamente la Palestina era il suo humus, la terra dove affondava le radici: la sua flora e la sua fauna, la sua musica e le sue nuvole, ma tutto questo non doveva essere il suo limite. Se parla di terra, quella terra è proprio la sua terra. Non si è mai impantanato nelle chiavi di lettura che davano della sua opera". "Diario di ordinaria tristezza" (1973) ripercorre il tempo che precede la scelta dell'esilio, gli arresti domiciliari, gli interrogatori degli ufficiali israeliani, il carcere, e chiude la fase più drasticamente militante del poeta. "Memoria per l'oblio" (1987) evoca l'invasione israeliana di Beirut nell'agosto del 1982. "In presenza d'assenza" (2006) è una riflessione sull'esperienza poetica e sulla lingua. Una sorta di testamento, che coincide con l'addio dello struggente poema "Il giocatore d'azzardo" (2009), che chiude questo volume.
Quella che il volume propone è una raccolta di poesie, lettere, pagine di diario, scritti di morale e di riflessione sull'amore, tratte da scrittori d'ogni tempo e letteratura: e sono tanti quanti i giorni dell'anno. 365 autori che vanno da Omero a Montale, da Esiodo a Pound, da Seneca a Brecht, da Montaigne a Machado, da Voltaire a Rilke, passando per i maggiori lirici greci e latini per arrivare a grandi scrittori italiani, francesi, spagnoli, inglesi, tedeschi e americani. Con molte sorprese: le canzoni del Settecento francese, il tango argentino, la trattatistica erotica estremo-orientale.
Noi uomini osserviamo i gatti, ma anche i gatti ci studiano. In quegli occhi in apparenza indecifrabili si specchia il loro, e il nostro, mondo.
Lo sa bene Doris Lessing, che con i gatti ha sempre convissuto, fin dal primo, raccolto per strada a Teheran quando aveva tre anni. Poi da bambina, in Sudafrica, e a Londra, da adulta.
Alcuni aggressivi, altri più sornioni, tutti in cerca di attenzione, questi animali enigmatici ed eleganti si trasformano in creature straordinarie sotto lo sguardo attento del premio Nobel per la letteratura, che ne descrive carattere, temperamento e gusti con la lucidità con cui nei suoi libri analizza se stessa e la società umana.
Il risultato sono alcune delle pagine più intime e intense di Doris Lessing, che, nel raccontare i gatti speciali della sua vita, porta con sé il lettore in un affascinante viaggio attraverso gli anni e i continenti, fino a svelargli l’autentico, misterioso e seducente linguaggio dei gatti.
Un omaggio illustre al mondo felino, un’autentica delizia letteraria, arricchita dalle illustrazioni moderne e sensuali di Joana Santamans.
“Che può esservi mai di altrettanto grazioso, di altrettanto delicato di un gatto? Che cosa, se non una creatura dell’aria?”
I racconti di una lunga vicenda umana, politica e civile che ripercorrono oltre quarant'anni di storia personale e corale. Pagine in cui affiora di continuo il narratore di razza. Si affacciano in questo libro temi come l'amicizia - con Saramago, Soriano, Neruda e altri -, il ricordo dei maestri, l'impegno per l'ambiente, la lotta per la libertà e per la difesa degli ultimi. "Storie ribelli" si apre con il racconto dedicato alla memoria di Oscar Lagos Rios, il più giovane della scorta che quel tragico giorno restò fino alla fine accanto al presidente Allende nel palazzo della Moneda, e si chiude con il testo scritto a caldo in occasione della morte di Pinochet. Nella prefazione Luis Sepùlveda rievoca il momento emozionante in cui gli viene finalmente restituita, dopo tanto tempo, la nazionalità cilena.