Ultimo di nove sussidi per riflettere su alcuni segni di tutti i giorni. Offrono schemi per celebrazioni comunitarie e testi per la preghiera personale.
Con questo sesto volume si completa la presentazione in edizione anastatica dei testi liturgici che hanno caratterizzato la celebrazione della fede dal Concilio di Trento sino al Concilio Vaticano II. L'edizione anastatica, con introduzione e appendice, del Martyrologium Romanum del 1584 promulgata da Papa Gregorio XIIIad uso liturgico. Il primo elenco ufficiale dei santi riconosciuto e utilizzato nelle celebrazioni. Secondo le indicazioni del Concilio Vaticano II e stato nel 2001 rinnovato e approvato da Giovanni Paolo II dimostrando il ruolo importante che questo testo liturgico riveste anche nella Chiesa contemporanea. Secondo lo spirito di questa collana, la conoscenza diretta delle fonti che hanno plasmato la spiritualita cristiana per ben quattro secoli costituisce la necessaria premessa per un'adeguata valorizzazione dell'attuale riforma liturgica.
Il XV Convegno Liturgico celebrato a Roma dal 28 al 30 dicembre 2010 ha voluto riflettere su alcune tematiche per lasciare un'impronta profonda della liturgia e della spiritualità della Chiesa nella vita dei seminaristi. Ai partecipanti al Convegno si è fatto notare come il Messale è preceduto e introdotto dalla "Istitutio Generalis", la quale non è una semplice raccolta di norme rubricali, ma piuttosto una sintesi di principi teologico-ascetico-pastorali, indispensabili sia per la conoscenza dottrinale, sia per la celebrazione, la catechesi e la pastorale della Messa. Solo un costante approfondimento di questa catechesi farà comprendere a tutti il senso, il dovere e il gaudio della loro partecipazione attiva e cosciente: una partecipazione che dovrà esprimersi nell'ascolto, nella preghiera comune e nel canto, ma anche nel "sacro silenzio", necessario colloquio individuale con Dio, perché il dialogo orante dell'assemblea sia davvero un'elevazione di fede e di amore nello spirito, per Cristo, al Padre.
Il libretto contiene una grande varietà di testi, letture bibliche, preghiere, invocazioni, canti con relative partiture per celebrare l'Adorazione Eucaristica.
Questa agile pubblicazione consiste in una proposta di arricchimento della celebrazione della Cena del Signore. La proposta esprime una serie di testi raccolti e consigliati per i vari momenti della celebrazione eucaristica che possono utilmente accompagnare il canone liturgico. I brevi brani scelti sono da tratti da opere tra le piu' famose di Teilhard de Chardin in cui egli diresse un particolare sforzo al fine di coniugare le attività che si svolgono sulla Terra con l'azione salvifica di Cristo: spiccano fra questi "L'ambiente divino"e "La Messa sul Mondo". Nella originale chiave di lettura teilhardiana del Cristo Cosmico, del Cristo Glorioso e del Cristo più grande, la celebrazione della S. Messa viene letta come una potentissima raccolta ed esplosione di Energia unitiva e trasformante in grado di abbracciare simultaneamente tutta l'umanità e tutte le creature fino all'intero pianeta. Il testo si suddivide in due parti: la prima, scritta da p. Antonio Gentili, in cui e' sviluppata un'introduzione e spiegazione degli aspetti teologici e liturgici della liturgia cosmica nella Chiesa; la seconda parte è costituita dai brani scelti dalle opere di Teilhard da utilizzare per la celebrazione della Messa.
Ogni volta che la Chiesa celebra i sacramenti rende viva e presente la misericordia di Dio Padre che agisce attraverso il Figlio; è proprio da questa consapevolezza che nasce il presente volume che aiuta a valorizzare l’Anno liturgico nel contesto del Giubileo della Misericordia, poiché come afferma papa Francesco: «Abbiamo bisogno di contemplare il mistero della misericordia. È fonte di gioia, serenità e di pace. È condizione della nostra salvezza». Ma cosa vuol dire contemplare la misericordia se non vederla impressa nel volto di Cristo che è vivo e realmente presente nel mistero della Santa Eucaristia?
Questo libro nasce dal bisogno di studiare il difficile rapporto esistente tra culturazione ed evangelizzazione e il ruolo importante che in esso ha la liturgia.
La sera di Emmaus si ripropone di far rivivere ai giovani l'esperienza dei discepoli di Emmaus che riconobbero Gesù "allo spezzare del pane" dopo che il Signore aveva spiegato loro le Scritture. La presenza di Gesù nell'Eucaristia invita i giovani a vivere, singolarmente o in gruppo e in un particolare rapporto affettivo con il Signore, dei momenti di adorazione, elemento essenziale per favorire il loro discernimento personale e per rendere più solida la loro fede. Anche quest'anno la Pastorale giovanile diocesana propone ai giovani un testo per vivere al meglio l'Adorazione eucaristica, che costituisce un'occasione privilegiata per imparare a rimanere nell'amore di Gesù. Nell'"Anno della fede", e in sintonia con le indicazioni pastorali diocesane, vengono presentati grandi testimoni biblici della fede che intendono aiutare i giovani a vivere con consapevolezza sempre nuova la bellezza e l'attualità del loro "Credo" e ad essere a loro volta "testimoni credibili e gioiosi del Signore risorto, capaci di indicare alle tante persone in ricerca la porta della fede" (cfr. Lettera apostolica Porta fidei).
Gli eventi sportivi, una partita di calcio allo stadio, i grandi concerti di musica leggera, una cerimonia civile ecc. possono essere considerati «riti»? Sembra ci sia un’invasione di «ritualità laiche» di cui occorre capire il significato. La presente miscellanea ha l’obiettivo di comprendere il posto della liturgia e in genere della «ritualità religiosa», che oggi appare mortificata per la sostituzione sempre più preoccupante di «riti religiosi» con «riti secolari». La tesi che si profila con forza in questo volume, basato su un’attenta indagine socio-culturale, è «innovativa»: pur tenendo conto dello spazio vuoto lasciato dalle rappresentazioni religiose e, volta a volta, riempito da semplici forme di identificazione dell’«io» e del «noi» sociale, si sostiene che ogni rito in quanto «esperienza simbolica formalizzata» si iscrive ancora all’interno di un’esperienza quasi-religiosa, in sé prossima alla visione cristiana.
Destinatari
Insegnanti e studenti di liturgia pastorale; studiosi ed operatori liturgici.
Autore
ALDO NATALE TERRIN insegna Storia delle religioni all’Università cattolica di Milano. È anche ordinario di Scienza delle religioni presso l’Istituto di Liturgia pastorale di S. Giustina in Padova. Innumerevoli le sue pubblicazioni soprattutto di carattere liturgico e pastorale.
Dopo aver mostrato nel primo volume l'uso che sia il Messale sia l'Ufficio divino fanno del Salterio, quest'ultimo volume presenta l'impiego dei Salmi nel Lezionario del Messale romano. I due volumi sul Salterio offrono un grande servizio non solo ai lettori e agli studiosi interessati alla Bibbia, ma in modo particolare ai pastori e ai fedeli cristiani, perche la Parola divina deve essere compresa e assimilata dai suoi destinatari, i membri del popolo di Dio.
Liturgia ed estetica; si tratta di un rapporto che apparirebbe difficile, quasi improponibile e impensabile ai nostri giorni. Sembra che la liturgia, che per essenza ha il compito di compiere atti di culto secondo la sensibilità, il linguaggio del corpo e il senso profondo di ciò che è bello, non sia più in grado di fare un discorso importante sull'«estetica» all'interno del suo mondo; e non sia soprattutto in grado di realizzare nella sua esperienza cultuale una vera e profonda dimensione estetica del liturgico che richiami al bello artistico. Il libro intende ribadire con forza che liturgia ed estetica si appartengono e formano un binomio fondamentale. È questa la strada maestra per le varie indicazioni pastorali connesse e per un'autentica partecipazione al rito liturgico.
Destinatari
Insegnanti e studenti di liturgia pastorale; studiosi ed operatori liturgici.
Autore
Il libro raggruppa i contribuiti di eminenti liturgisti: S. Petrosino e D. Goldoni e S. Zecchi, di A.N. Terrin (anche curatore del volume) e R. Tagliaferro, di S. Ubbiali, di F. Corradini, della poetessa A. Merini e del famoso architetto M. Botta.
Questo libro considera la liturgia nel contesto del mondo biblico-cristiano classico e lo fa in modo nuovo e innovativo, cercando di portare la liturgia a dialogare con tutte le scienze oggi più accreditate a livello di «comprensione olistica» del nostro vivere sulla terra. La liturgia, in questo contesto, non appare una realtà isolata e fuori dal concerto delle scienze naturali, ma ne costituisce anzi l'anima. Si basa infatti su una visione più ampia e profonda dell'ecologia, dove è coinvolta la ritualità come esperienza totale di un primo e ineludibile ordine del mondo, del quale la liturgia cristiana è il proseguimento eccelso in chiave cristologica.Ecologia e liturgia vengono dunque presentate come realtà in dialogo, anzi complementari. I contributi dei vari specialisti proposti in questo libro sono di decisivo aiuto per superare una certa, almeno presunta, emarginazione della liturgia dalla vita di oggi, per favorire invece una sua presenza attiva e interattiva nella maniera di vedere e costruire il mondo, l'ambiente in cui viviamo.
Destinatari
Raccolta di studi rivolta a chi coltiva interessi legati alla liturgia, all'ecologia e all'antropologia.
Autore
Aldo Natale Terrin (curatore) è docente di antropologia culturale e storia delle religioni all'Università Cattolica di Milano e all'Università di Urbino, oltre che all'Istituto di Liturgia Pastorale di S. Giustina di Padova. Tra le sue ultime pubblicazioni ricordiamo: Il rito. Antropologia e fenomenologia della ritualità (1999); Antropologia e orizzonti del sacro (2001); Mistiche dell'Occidente (2001).