"Possiamo dire che le parabole sono la dimostrazione antropologica che Cristo era davvero uomo, perché conosceva la vita nei dettagli futili del qui e ora, perché gli erano familiari paesaggi concreti, la polvere delle strade e le acque limacciose del Giordano, perché sapeva il sapore del vino e il gusto dell'acqua del pozzo. Perché aveva un'esperienza del mondo che può avere solo chi vi ha vissuto nelle contingenze particolari del presente" (dalla Prefazione di Franco La Cecla). In questo volume, Alberto Fabio Ambrosio offre al lettore una lettura inedita di alcune tra le più belle parabole dei Vangeli, dalla perla preziosa al buon Samaritano, dal banchetto di nozze al figliol prodigo.
Una breve meditazione di papa Francesco per ogni giorno del mese di maggio. Riflessioni semplici e dirette corredate da immagini del papa e la Vergine Maria.
La novità del libro consiste nel descrivere in cinque capitoli, quanti i pilastri dell'Islam, la religione maggioritaria della Turchia, paese candidato a membro dell'Unione Europea. Conoscere l'Islam turco significa addentrarsi nei meandri dei gruppi sorti sulle spoglie degli antichi ordini sufi, che svolsero un ruolo fondamentale nell'Impero ottomano e sono ancor oggi attivi, sebbene in forma semiclandestina. Sospesa tra Europa e Asia e percorsa da intensi dibattiti, la Repubblica di Turchia ricerca delicati equilibri tra laicità e tradizione religiosa, tra democrazia e Islam, tra culto islamico ufficiale e dinamica spirituale sufi, tra religione e postmodernità.
In Europa e in Italia la crisi economico-finanziaria scoppiata nel 2008 sembra non finire mai: la Fondazione Edison continua così a occuparsene, ricostruendone la cronistoria e offrendone ai lettori un'analisi e proposte puntuali, anche con questo quarto volume, che esce dopo quelli di Marco Fortis "La crisi mondiale e l'Italia" (2009) e "Dentro la crisi: 2009-2011. America, Europa, Italia" (2011) e quello di Alberto Quadrio Curzio e Marco Fortis "Debito e crescita. L'equazione della crisi" (2013). La serie di articoli qui presentata copre il periodo che va dalla fine del 2012 alla prima metà del 20l4. quando nella perdurante crisi economica italiana, in cui la ripresa del Pil continua a stentare, è comparso un elemento di novità e di possibile fiducia per il futuro: l'esito elettorale del 25 maggio 2014. Dal rafforzamento del Governo Renzi, la cui determinazione è incoraggiante, l'Italia si attende riforme strutturali per rilanciare crescita ed occupazione ed una forte pressione sulle istituzioni europee per superare il rigore con lo sviluppo socio-economico.
"Un paese in bilico" racconta le vicende italiane più significative dal 1979 al 2011 e l'influenza che alcuni grandi cambiamenti avvenuti sul piano internazionale hanno avuto sul nostro paese. E nel contesto internazionale infatti che la storia italiana è inserita e solo al suo interno sono intellegibili le azioni dei suoi attori politici e sociali. Attraverso questa nuova chiave interpretativa, Alberto De Bernardi rilegge gli ultimi trent'anni della storia italiana al di fuori di stereotipi e luoghi comuni usurati, in larga parte fondati sul mito della perenne eccezionalità del nostro paese. Su uno sfondo internazionale, le trasformazioni spesso drammatiche che hanno attraversato l'Italia ci appaiono per quello che effettivamente sono state: processi concreti di adattamento critico ai mutamenti planetari, secondo dinamiche e fenomeni che sono riscontrabili in molti paesi occidentali.
¿Qué pretenden los autores del presente libro? Ayudar a conocer mejor el rico alfabeto sensible de los signos y símbolos que se dan cita en la celebración de la Misa. Desean traslucir aquello que transmiten los variados códigos de comunicación que interactúan en el rito eucarístico. Se trata de un lenguaje que activa los sentidos espirituales de los fieles, y los sitúa en la via pulchritudinis, al servicio de una profunda vivencia del sacrum de la Eucaristía: un regalo divino demasiado grande para tolerar devaluaciones.
Félix María Arocena es sacerdote incardinado en la prelatura del Opus Dei, profesor de Teología litúrgica en la Facultad de Teología de la Universidad de Navarra y profesor visitante en la Universidad eclesiástica San Dámaso. En la BAC ha publicado Los himnos de la tradición y Textos litúrgicos para la adoración eucarística.
Alberto Portolés es sacerdote incardinado en la prelatura del Opus Dei, ha trabajado pastoralmente en Valencia, Alicante, Vigo y Madrid. Es director del Departamento de Teología litúrgica y sacramentaria del Studium Generale del Opus Dei en España. En la BAC ha publicado, como coautor, Textos litúrgicos para la adoración eucarística.
"L''italianista' è, in qualsiasi punto della carta geografica, storica, sociale e istituzionale esso si collochi, colui che garantisce al massimo grado la persistenza dei valori umanistici, non ideologicamente, e perciò vanamente, rivendicati, ma puntigliosamente ritrovati, riga per riga, capoverso per capoverso, canto per canto, autore per autore, nel cumulo di eredità che il passato, fortunatamente, ancora ci consegna" (dalla Premessa). L'esperienza di una vita di ricerca e di critica militante in un libro che si muove fra metodologia, storia e autobiografia, interrogandosi sulla natura e la funzione civile degli studi letterari.
Il pensiero incompleto è un pensiero che non si chiude, che non alza muri alla riflessione: è un pensiero che pone sfide al dialogo. Non è definitivo, statico o coercitivo. È invece curioso, aperto, creativo, alla ricerca inquieta. L'espressione è stata usata da papa Francesco per definire il tratto intellettuale del gesuita. Ma chi sono i gesuiti? E, soprattutto, cosa c'è del gesuita in papa Francesco? Questo libro si propone di rispondere – in modo «incompleto» – alla domanda, rivolgendosi al credente e al non credente in Dio, nella consapevolezza che affrontare tali questioni porta inevitabilmente a ragionare su cosa sia la Chiesa e a misurarsi con l'idea di Dio, sia essa accolta o negata. «Il papa gesuita», pertanto, parla di libertà e laicità, in un itinerario in parte biografico dell'autore – laico e studioso di filosofia –, che oggi è officiale della Santa Sede di papa Francesco e che ha sempre frequentato i gesuiti.
Vittorio V. Alberti (Roma, 1978), filosofo e scrittore, direttore della rivista «Sintesi Dialettica» (www.sintesidialettica.it), già docente di Filosofia (P. Università Lateranense), è officiale del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. Ha collaborato o collabora con il Cortile dei Gentili, l'Istituto L. Sturzo, l'Enciclopedia G. Treccani, Rai-Educational, la Fondazione A. Fanfani, il Consorzio Baicr, il Centro sperimentale di cinema, «l'Espresso», «Aggiornamenti Sociali», «La Civiltà Cattolica», «Nuova Storia Contemporanea», «Reset», «Liberal», «l'Unità», «Le Conquiste del Lavoro». È autore o curatore dei volumi Il mondo di Leone XIII (2006), La DC e il terrorismo nell'Italia degli anni di piombo (2008), Nuovo Umanesimo, Nuova Laicità (2012), Il concetto di pace (2013).
Indice
1. Premessa orizzontale; 2. Libertà nella giustizia e laicità; 3. Conosci te stesso e Sapere aude. Pensiero incompleto, pensiero in movimento; 4. In vesta di pastor, lupi rapaci. La rinuncia (gesuitica?) di Benedetto XVI al papato; 5. Ignazio di Loyola. Inquieta pace, battagliera liberazione, tormentosa ricerca; 6. Cercare e trovare: gli Esercizi spirituali; 7. I gesuiti; 8. «Mi sento gesuita e la penso come gesuita»; 9. Io a Santa Marta. L'anticlericalismo non antiecclesiastico; 10. Libertà va cercando, ch'è sì cara; Bibliografia essenziale; Indice dei nomi.
Ogni pagina di questo libro è un dialogo mistico nell'oscurità. Un dialogo con chi? Non è necessario soltanto pensare all'altro da sé per vivere e sperimentare il dialogo, che nasce già dall'interiorità che incontra se stessa, poi il mondo circostante, per arrivare fino al dialogo con l'universo e, infine, con l'Altro, con Dio. Scritto da un frate domenicano che passa buona parte dell'anno in Turchia, "Piccola mistica del dialogo" non è, dunque, uno dei tanti manuali sul dialogo interreligioso, ma un vivo riflesso delle relazioni vissute giornalmente nella grandezza e nella multiforme varietà dell'umanità. Allora anche la seconda parte del libro, "La frontiera interreligiosa", conduce a scoprire e oltrepassare quelle frontiere - pensate, immaginate, create - che tanto attanagliano l'uomo contemporaneo. L'autore, cosciente che questo cammino è talvolta impervio, lo propone a tutti perché la mistica del dialogo è fondamento dell'umanità.