A poco più di quattro secoli dalla nascita del grande filosofo di Malmesbury (1588-1679) questa raccolta dei principali studi di Norberto Bobbio su Thomas Hobbes copre un'arco di cinquant'anni di riflessioni e riletture, grazie alla quale è possibile ricostruire non solo la storia del dibattito filosofico-politico in Italia sul filosofo inglese, ma anche più in generale quella relativa alla centralità dell'analisi giusnaturalistica, ai fini della valutazione dell'importanza del contratto che regola la convivenza tra i cittadini nello Stato. Tra i classici dell'età moderna, Hobbes è il pensatore al quale Bobbio ha probabilmente prestato la maggiore attenzione, forse attratto anche dalla comune, ansiosa ricerca della pace.
"Questa raccolta di saggi sulla scienza politica in Italia apparve la prima volta nel 1969... Fu ristampata due volte, senza variazioni, nel 1971 e nel 1977, come testo universitario... Da allora sono passati quasi vent'anni. Ma l'interesse degli studiosi per l'opera di Pareto e di Mosca, e in genere per la teoria delle élites, non è mai venuto meno. La presente edizione comprende due miei nuovi scritti su Pareto, un nuovo saggio su Mosca, una relazione congressuale sulla storia della scienza politica in Italia, e un frammento inedito sull'operetta d'ispirazione moschiana,'Essenza della politica'(1946), dello storico Gabriele Pepe." (Dalla prefazione alla nuova edizione di Norberto Bobbio)
Un dialogo fra due studiosi diversi per età e formazione, uniti dalla passione civile e dalla preoccupazione per il futuro della nostra Repubblica. Norberto Bobbio e Maurizio Viroli discutono i grandi temi politici - l'amore per la patria, la libertà, la corruzione, i diritti e i doveri - e si pongono domande sulla fede religiosa, sul significato della vita e della storia e sulle ragioni e i limiti dell'etica laica.
"La mia Italia" completa e conclude la galleria di ritratti e testimonianze che Norberto Bobbio ha tracciato negli anni attraverso i quali il filosofo torinese ha ricostruito con tratto sicuro la storia culturale e politica del nostro paese. Diviso in tre sezioni ("Gli studi", "L'impegno", "Testimonianze"), "La mia Italia" illustra quei personaggi - studiosi, politici, amici - che, attraverso un rapporto inscindibile tra valori morali, impegno intellettuale ed azione politica rappresentano quell'idea dell'Italia nella quale Bobbio si è sempre riconosciuto. Vera e propria traccia per la storia di una generazione, questi saggi sono infatti, almeno in parte, anche autobiografici, e si legano ai precedenti per una comune tensione narrativa e morale che fa di queste opere un prezioso unicum, quasi un esempio di nuovo "genere" nella nostra letteratura civile.
Uno dei più grandi intellettuali italiani racconta la propria vita e testimonia in prima persona i temi e le angosce, le contraddizioni e il senso del Novecento.
La pace è l'obiettivo e la condizione della democrazia: diritti dell'uomo, democrazia e pace sono per Bobbio i tre elementi inseparabili del medesimo movimento storico. E' in questa prospettiva che egli considera centrale nella sua riflessione politica gli scritti sulla pace raccolti in questo volume. In essi Bobbio esamina come si ponga il dilemma tra pace e guerra nella società attuale, che ha a disposizione i mezzi della propria autodistruzione, e discute le possibilità del pacifismo e dell'azione non violenta per giungere a proporre un più realistico "pacifismo istituzionale" che demandi a superiori organismi di controllo la soluzione pacifica dei conflitti quanto meno la limitazione o la regolazione della violenza.
Bobbio si sofferma sulla vecchiaia che è diventata un grande e irrisolto problema sociale, non solo perché è aumentato il numero dei vecchi, ma anche perché è aumentato il numero degli anni che si vivono da vecchi. "Chi vive in mezzo ai vecchi, dice, sa per quanti di loro la tarda età è diventata, anche grazie ai progressi della medicina, che spesso non tanto ti fa vivere quanti ti impedisce di morire, puramente una lunga e sospirata attesa della morte".