Come risvegliarsi dal torpore in cui è spesso immersa la vita spirituale? Come esporsi alla luce della grazia per uscire da una fede "sonnacchiosa" e non in grado di rivestire di senso quello che si vive, quello che si muove dentro e attorno a noi? La risposta è forse da cercare nell'incapacità di prestare al sole divino il cuore - cioè tutto quello che si è, la totalità del corpo, della "carne" - e non soltanto la testa, i pensieri. È quanto attesta la sapienza monastica che "da sempre gusta Dio con il corpo perché cadenza il tempo con il suono della campana e ordina lo spazio intorno al chiostro". Rifacendosi all'esperienza dei padri monastici, l'autore propone un itinerario per trovare nel cuore il proprio chiostro e la propria campana. Il libro consta di tre parti, di sei capitoli ciascuna; ogni capitolo è autonomo e compiuto in se stesso, così da poter leggere il volume a seconda delle esigenze del proprio itinerario spirituale. Completano il testo due appendici: la "Piccola Regola di vita" tratta dal Discorso ascetico di san Basilio Magno e indicazioni su: "Modo di pregare la Parola", "Esame di coscienza", "Esame serale".
In Paolo di Tarso incontriamo una figura cruciale del cristianesimo nascente, senza dubbio la più influente e determinante dopo quella di Gesù di Nazaret. Paolo non soltanto ci ha lasciato un'attestazione straordinaria della sua esperienza di fede in Gesù, ma ha anche fornito la prima interpretazione teologica della "buona notizia" di Gesù Cristo Signore. Il volume ha l'intento di aiutare il lettore a entrare negli scritti paolini seguendone il pensiero nei suoi risvolti teologici e pastorali più rilevanti. Questa introduzione rappresenta un utile sussidio per un primo contatto con l'epistolario paolino e serve da stimolo per continuare ad attingere alla straordinaria ricchezza di testi che tanto hanno influito nella storia della chiesa. Il testo fa parte di una serie di manuali che si caratterizzano per la completezza dell'informazione, evitando però la pedanteria dei dettagli.
A quasi settant’anni dalla prima uscita di questo Manuale, la presente edizione, come le precedenti, tenta di dare testimonianza delle più recenti novità legislative e dei principali problemi che la prassi ha evidenziato. Particolare attenzione è stata dedicata alle regole in materia di gestione dell’impresa e di amministrazione delle società introdotte dagli articoli del codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza già entrati in vigore. Si è anche tenuto conto, con realistica prudenza, dei principali aspetti di tale codice, che, benché non ancora operativi, già potrebbero disegnare le linee fondamentali della disciplina delle procedure concorsuali di imminente introduzione ed orientarne l’interpretazione.
Le attuali tendenze evolutive del sistema hanno inoltre suggerito una complessiva riorganizzazione dell’esposizione degli istituti, che ha comportato una diversa collocazione di tematiche già trattate nelle precedenti edizioni: si pensi, in particolare, alla tutela dei consumatori, che si è deciso di analizzare congiuntamente alla disciplina della concorrenza, al fine di offrire al lettore una considerazione unitaria delle esigenze del mercato complessivamente considerato.
La Parola è un dono. La Scrittura pregata e memorizzata purifica il cuore, è la medicina che rende sana l'anima. La Lectio divina crea in noi il nido in cui si posa la colomba dello Spirito. Si aprono le mani per ricevere una misura traboccante e immeritata. Ci sono molti modi di pregare con la Scrittura. Il testo propone le quattro tappe della Lectio divina classica. Il metodo, ispirato ai Padri del deserto, è semplice e si può vivere durante tutto l'arco della giornata. La Lectio divina è il vero motore di rinnovamento delle nostre comunità. Il libro si conclude con il decalogo dell'orante.
Per la tradizione spirituale la vigilanza rappresenta la base di ogni crescita. L'esame dello stato della coscienza quotidiano è ciò che aiuta a comprendere la presenza di Dio nella giornata appena trascorsa. Esso vuole aiutarci a prender consapevolezza dell'importanza della vita che viviamo adesso, contro la tentazione di fuggire il presente. La vigilanza è l'atteggiamento che ci fa scoprire il lavoro nascosto dell'Amore: non sono più io il protagonista con le mie mancanze o virtù, bensì lo Spirito. L'esame di coscienza quotidiano si snoda in tre momenti distinti: la gratitudine, la richiesta di perdono e la supplica o richiesta di aiuto. Il libro si conclude con il decalogo dell'orante.
Uno studio sul rito aquileiese. L'opera offre un recupero storico che permette agli studiosi di cogliere anche de visu la struttura e i contenuti di un'edizione che, al di la' della sua bellezza tipografica, riflette la bellezza e la ricchezza dei testi.
I manoscritti di S. Giuseppe Cafasso, qui pubblicati, sono collegati alla sua attività di docente nel Convitto ecclesiastico di S. Francesco d'Assisi in Torino. La presente edizione contiene in particolare trenta quaderni, compilati, tranne rare eccezioni, in lingua latina: dal loro contenuto il Cafasso mostra grande capacità di sintesi, linearità di pensiero, chiarezza espositiva. Tutti gli originali dei quaderni si trovano presso l'archivio storico della Pontificia Università Salesiana di Roma.
Mentre il primo tomo del sesto volume contiene i manoscritti di morale del Cafasso relativi alla sua attività di “ripetitore” delle lezioni tenute dal teologo Luigi Guala, questo secondo tomo contiene quelli relativi alla sua attività di capo-conferenza del Convitto ecclesiastico di S. Francesco d’Assisi in Torino.
Si tratta delle osservazioni e delle integrazioni che il Cafasso, ispirandosi al metodo e agli orientamenti di S. Alfonso Maria de’ Liguori, ha apportato alla Theologia moralis dell’Alasia, riassumendo o trascrivendo alla lettera il pensiero trovato in testi di moralisti ritenuti autorevoli, unitamente al rimando a testi di altri teologi ugualmente apprezzati.
Con questo lavoro il Cafasso si rivela uno studioso e un docente che, dotato di mentalità e rigore scientifico, cerca di documentarsi attraverso la conoscenza della letteratura teologico-morale più accreditata al suo tempo.
Come già i quaderni, anche questi appunti, tranne rare eccezioni, sono scritti in lingua latina e tutti gli originali si trovano presso l’archivio storico della Pontificia Università Salesiana di Roma.
Le Istruzioni tenute dal Cafasso durante gli Esercizi spirituali al clero completano le Meditazioni già pubblicate nel primo volume. Sono orientate soprattutto a modellare la pratica dei compiti ministeriali del prete: ne delineano la vita interiore e la presenza nel mondo e danno indicazioni in particolare per la confessione e la predicazione. Presentano dei quadri interessanti e anche curiosi sulla vita quotidiana del clero torinese di metà Ottocento, all’interno di un periodo storico di grande abbondanza numerica di preti, ma in cui già si vedono i primi indizi di un certo distacco dalla pratica religiosa. Per affrontare quel periodo il Cafasso propone al sacerdote di tendere alla santità esercitando bene il proprio ministero pastorale: è questo il vero rimedio per combattere la mediocrità e la tiepidezza di un certo clero, che egli definisce «secolaresco».
I curatori:
Lucio Casto è docente di Storia della Chiesa e Teologia spirituale presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, Sezione Parallela di Torino, e presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Torino.
Alberto Piola è docente di Teologia dogmatica presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, Sezione Parallela di Torino, e presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Torino.
Quest'opera monumentale, divisa in due parti (Dalle Origini all'Esilio e Dall'Esilio al 135 dopo Cristo), intende riferire, servendosi di una forma narrativa piana e gradevole, gli avvenimenti accaduti al popolo d'Israele secondo la Bibbia e i documenti profani.
Questo volume pubblica l'edizione critica delle ventuno Meditazioni delle Missioni al popolo di San Giuseppe Cafasso, tenute in Torino e nei paesi vicini verso il 1840-1843.
Questo volume pubblica l'edizione critica delle ventuno Meditazioni delle Missioni al popolo di San Giuseppe Cafasso, tenute in Torino e nei paesi vicini verso il 1840-1843.