Il manuale si caratterizza per un approccio pratico-applicativo, e la sua concretezza costituisce la nota distintiva del testo. L'esposizione chiara e discorsiva, utile a veicolare le competenze senza indugiare nei tecnicismi, e il particolare taglio dato dal curatore alla traduzione, lo rendono un testo moderno e attuale, particolarmente indicato per i corsi delle Lauree Triennali, ma anche per i giovani professionisti che necessitano di uno strumento chiaro e completo per affrontare la realtà e le sfide in azienda.
Trompe-l'oeil è termine che indica l'illusione prodotta da un oggetto dipinto, al punto di sedurre, ingannare lo spettatore. Omar Calabrese affronta sia la questione della rappresentazione visuale, sia quella della relazione che essa intrattiene con il mondo che rappresenta (l'imitazione, la finzione, la simulazione della realtà esteriore). Successivamente studia le tecniche necessarie per "ingannare" l'occhio (la prospettiva, il chiaroscuro, i colori, ecc.). Si sofferma ancora sull'evoluzione dello sguardo che conduce al trompe-l'oeil, aspetto su cui la critica d'arte si è sempre concentrata e che suscita la sorpresa e l'ammirazione dello spettatore: non è mai stato riconosciuto il valore estetico di quest'arte, quanto piuttosto l'eccellenza esecutiva degli artisti che la realizzano. Nel corso del tempo, questi artisti hanno privilegiato metodi diversi: la simulazione dei materiali in rilievo, l'apertura di pareti interne verso vedute immaginarie, la percezione dello spazio verso l'esterno, la distanza ravvicinata per meglio imitare gli oggetti di uso comune, il contatto fra la tela, il cavalletto e il mondo dello spettatore, la simulazione di cupole e di vuoti aperti verso il cielo, le imperfezioni di superficie, la copia di opere di altri artisti e l'affrancamento rispetto ai confini fisici della tela.
In un momento in cui la narratività sembra pervadere tutti gli ambiti sociali, dalla politica al marketing, il libro insegna in forme metodologicamente avanzate, rigorose e non amatoriali, a scrivere una storia. I capitoli sono scritti da esperti dei vari ambiti mediali e forniscono le istruzioni necessarie per organizzare lo storytelling nei settori del cinema, della letteratura, della pubblicità, dei graphic novel, della televisione e della cosiddetta transmedialità. Al termine di ciascun capitolo viene fornito come esempio di narrazione un possibile prequel, sequel o spin-off dell'incontro manzoniano tra don Rodrigo e Lucia.
Genere poco valorizzato ma frequentatissimo, la scrittura per bambini e ragazzi è sempre stata lo strumento attraverso il quale si sono tramandati i valori delle società in trasformazione. Intere schiere di fanciulli, bisognosi di essere addestrati alla civiltà degli adulti, sono stati ricondotti, attraverso il racconto, al rispetto delle norme sociali, e molti grandi autori della letteratura hanno dedicato parte della loro produzione all'infanzia. Questa letteratura nel nostro paese ha legato il proprio destino alle esigenze dell'alfabetizzazione, e ciò spiega perché dopo l'unità d'Italia si sia assistito alla nascita di testi straordinari (di Gozzano, Capuana e Deledda tra gli altri) e alla fama di scrittori come Collodi, De Amicis e Vamba. I circa sessant'anni coperti da questa antologia, dall'unificazione nazionale all'epoca fascista, coincidono dunque con il periodo aureo del genere, quando le costrizioni pedagogiche sui giovani lettori non sono riuscite a soffocare la nascita di indimenticabili mondi di fiaba.
La sicurezza è una delle più pressanti esigenze e uno dei principali fini di ogni individuo e di ogni società. Di fronte alle trasformazioni sociali e politiche in atto, si pongono sempre più spesso interrogativi sul ruolo delle religioni nella costruzione della pace e della sicurezza. In questo dibattito l’apporto del cristianesimo non può mancare. I saggi proposti costituiscono un invito alla riflessione sui compiti che la comunità cristiana e la Chiesa dovrebbero adempiere, a vari livelli, rispetto non solo alla minaccia di conflitti armati, ma anche ai nocivi fenomeni culturali e politici o ai rischi di vario genere venuti alla luce in questo inizio del ventunesimo secolo.