Don Pino Puglisi visto attraverso gli occhi di un ragazzino della parrocchia del quartiere Brancaccio a Palermo dove il sacerdote ha operato aiutando le coscienze a rifiutare la violenza mafiosa ed è stato ucciso il 15 settembre del 1993; la missione e il coraggio di un sacerdote umile che ha incarnato l'anelito di giustizia del Vangelo, un martire dei nostri giorni, letti attraverso le pagine di un diario: pagine semplici che attraverso la cronaca che fa un ragazzino di 13 anni, racconta la fatica di crescere in un ambiente difficile, in un periodo drammatico per la storia della Sicilia segnato dalle stragi mafiose di Capaci e di via D'Amelio ma anche la nuova coscienza civile generata proprio da quei tragici avvenimenti e la grande sfida che inizia nella vita di ciascuno quando sceglie da che parte stare. Età di lettura: da 11 anni.
Che i casi di abusi sessuali su minori - da parte di preti, frati e monaci - vengano trattati apertamente dai mezzi di informazione è senz’altro un dato positivo. Sarebbe, però, un’occasione sprecata se ci si fermasse alla denuncia. Se non si scavasse per cogliere le ragioni profonde di questi episodi e schizzare alcune linee per una terapia radicale atta ad evitarne il riprodursi. La storia, la psicologia, la sociologia, il diritto, la filosofia, come anche la teologia, hanno un ruolo da giocare: è arrivata l’ora di dare il via al compito ormai indifferibile. “Lasciate che i bambini vengano a me” diceva il Maestro di Nazareth: questo libro nasce dalla speranza che, in un futuro prossimo, anche i suoi “ministri” possano riprendere ad accogliere bambini senza che i genitori debbano sospettare e temere.
Chi decide di visitare la Sicilia si pone - per curiosità o per timore delle questioni sulla mafia: che cos'è? Come agisce? Che danni può provocare? Alle più frequenti di queste domande risponde questo volumetto: con onestà intellettuale, senza nascondere le brutture della mafia (macchia che infanga un'isola bellissima), ma anche spazzando via le paure infondate di chi immagina che - percorrendo le strade siciliane - si vada incontro a pericoli maggiori rispetto al resto del mondo.
Traduzione in inglese del volume La mafia spiegata ai turisti.
Traduzione in spagnolo del volume La mafia spiegata ai turisti.
Traduzione in francese del volume La mafia spiegata ai turisti.
Traduzione in giapponese de La mafia spiegata ai turisti.
Il volontariato non sta bene. Dopo anni di impetuoso sviluppo, accusa segni di stanchezza. Qualche medico, forse un pò frettoloso, ne pronostica già la fine imminente. Quali sono i sintomi di questo disagio? E, soprattutto, ci sono indicazioni utili per la guarigione? In questo libretto, frutto di trentennali esperienze sul campo e riflessioni teoriche, si propongono alcune risposte a queste domande. Tesi centrale è che il volontariato meriterà di sopravivere solo se porterà a termine la faticosa, ma appassionante, trasformazione da attività consolatorio-assistenzialistica di breve scadenza ad un impegno critico-progettuale di lunga distanza.
Il breve testo curato da Augusto Cavadi è nato sotto lo shock delle stragi di mafia del 1992 in cui sono state uccise undici persone ed è un invito forte a non permettere "che si uccida persino la memoria dei nostri martiri". L'invito diventa nell'opuscolo una traccia, per costruire un'ipotesi alternativa di vita civile che possa valere per tutti: dal magistrato al vigile urbano, all'assistente sociale, al disoccupato, al commerciante, alla casaligna. La mafia non è una realtà solo criminale e non è sempre uguale a se stessa: il primo sforzo è dunque conoscitivo, a cui devono far seguito un impegno etico, politico, sociale, economico e pedagogico di lungo periodo che abbia chiaro l'obiettivo: strappare almeno la prossima generazione alla mafia.