L'attimo presente è un elemento chiave della vita spirituale, sia nel cristianesimo che in altre grandi religioni. Forse perché, di fronte all'inarrestabile Russo del tempo, lo si è scoperto come un argine, una pausa d'arresto, un aiuto. A contatto con la spiritualità di Chiara Lubich, non vi è chi non sia stato grandemente aiutato dal vivere il presente, così come da lei proposto e illustrato in vari modi. Di qui la presente raccolta di sue riflessioni e suoi suggerimenti in un libro di agile consultazione, utile a quanti, alle prese con le strettezze e le ambasce della vita, sentono in qualche modo il bisogno di "fermare il tempo", in una sorta di "time-out" esistenziale, per ritrovare se stessi o il proprio progetto di vita.
«È tensione della mia vita vivere sempre la Parola, essere la Parola, la Parola di Dio. L'amo tanto che desidererei arrivare al punto che, se mi chiedessero: "Ma tu, chi sei?", vorrei rispondere: "Parola di Dio"»: sono le parole che aprono la raccolta di frasi, pensieri e meditazioni di Chiara Lubich sulla Parola di Dio. La tensione a meditare e vivere il Vangelo ha caratterizzato la spiritualità del Movimento dei Focolari fin dalla nascita, nella consapevolezza che la Parola è Dio stesso, e vissuta provoca la rivoluzione cristiana, perché essa non solo porta all'unione dell'anima con Dio, ma anche delle persone tra loro, fino alla realizzazione dell'unità tra tutti, testamento di Gesù, «Padre che tutti siano uno» (Gv 17, 21.23). Nell'anno dedicato dalla Chiesa alla Parola il presente volume, quasi testamento spirituale di Chiara Lubich, vuole offrire alla comunità cristiana il contributo specifico portato dalla Spiritualità dell'Unità.
Fin dall'inizio della loro «divina avventura» Chiara Lubich e le sue compagne hanno avuto un sogno: riscrivere il Vangelo con la propria vita. E un pensiero Chiara ha sentito affiorare spesso negli anni dentro di sé: «Lascia a chi ti segue solo il Vangelo». La Sacra Scrittura ha sempre nutrito la meditazione e guidato le azioni dei membri del Movimento dei Focolari, che nella Parola di Dio vissuta ogni giorno trovano il centro della loro vita, l'acqua viva che zampilla in eterno (cf. Gv 4, 14), la linfa che dà vita a comunità cristiane "nuove". In queste cinque conversazioni Chiara espone in modo efficace la sua esperienza e quella del Movimento nel rapporto con la Parola, anche nei suoi aspetti più "crudi", e con Gesù Maestro di verità; sottolinea la convergenza tra i carismi dei movimenti ecclesiali e la «nuova evangelizzazione» prospettata da Giovanni Paolo II; propone alcune linee-guida per l'evangelizzazione dei figli. Testi di grande semplicità, scaturiti dalla vita. Di valenza universale.
"Questi scritti limpidi non si prestano a divagazioni poetiche: sono frutti di vita e danno semi di vita. Sono motivi impensati, riflessioni inusitate, aspirazioni avvincenti all'Eterno; in tutti i casi, sono le risorse dell'amore di figli per raggiungere, di là dalle parvenze, ombre e frascami, la presenza del Padre. Rimeditandoli via via, dalle prostrazioni di un materialismo senza sbocchi, greve di noia, l'anima si rileva alla speranza e all'amore, come per il ricostruirsi d'una giovinezza insospettata" (dalla Prefazione di I. Giordani).
Nel presente volume la fondatrice del Movimento dei Focolari, conversando con i suoi, indica nel grido di Gesù sulla croce:"Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato?", la radice della spiritualità e della storia del Movimento, di cui ripercorre le vicende alla luce di questa realtà. Il libro vuole essere, nelle parole dell'Autrice, "…un canto, un inno di gioia e di gratitudine, una lettera d'amore a Gesù crocifisso e abbandonato".
Dal vasto patrimonio di scritti e discorsi di Chiara Lubich testi, anche brevi, scelti e ordinati secondo un paradigma da lei adottato negli ultimi anni. "Amare tutti", "Amare per primi", "Amare come sé", e così via. Un'originale serie di punti di genuina derivazione evangelica che ben a ragione l'Autrice definisce "arte di amare", perché armoniosa sintesi delle esigenze dell'amore come pure richiamo al concetto di esercizio, sforzo continuo per renderlo realtà viva e operante. Colpisce, in questi pensieri, una gradevole essenzialità di linguaggio, segno di un vissuto che non necessita di molte parole, e una totale adesione all'insegnamento di Cristo che ne fa scoprire le molte anche inopinate applicazioni allo svolgersi dei rapporti umani. Di rilievo il riconoscimento dell'amore quale valore universale, presente nelle più grandi religioni del mondo con la cosiddetta "regola d'oro": "Fa' agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te". E non solo. Ché esso lo si ritrova pure in persone senza alcun riferimento religioso ma spesso attente e operose nella linea della "fraternità universale". Un libro quasi piccolo vademecum e ausilio per il quotidiano, per rispondere alla più alta vocazione dell'uomo, che è quella all'amore. Nella certezza, come dice san Paolo, che: "Tutta la legge trova la sua pienezza in un solo precetto: "Amerai il prossimo tuo come te stesso".
L'adolescenza è un periodo della vita attualmente studiato e dibattuto. Cosa accade al mondo degli adolescenti? Come è possibile mettere in relazione adulti e adolescenti? Il presente volume affronta temi che non si limitano a fotografare l'itinerario della crescita, ma rappresentano il tentativo di trovare nell'indagine risorse utili all'adulto per la qualità delle sue relazioni utilizzando come strumenti privilegiati di riflessione proprio le situazioni del quotidiano.
«Certe volte mi domando perché tu sia entrata nella mia vita, perché hai scelto noi. Ma poi, quando vedo le mie gambe e le mie braccia che malgrado molti sacrifici e sforzi sono cresciute, ti ringrazio per esserti identificata in me».
In questo libro l'Autrice, diciottenne, racconta il suo rapporto con una malattia a cui dà del tu, fonte di difficoltà ma anche di conquiste.
Chiara Montanaro, chiamata affettuosamente «Dada», ha diciotto anni, vive a Torino, dove frequenta l'ultimo anno del liceo classico Valsalice.
I proventi della vendita di questo libro saranno interamente devoluti all'AISAC (Associazione per l'Informazione e lo Studio dell'Acondroplasia).
Tra le pieghe dell’esperienza quotidiana della fatica, della paura, del dubbio, Alda Merini incontra un Dio compagno di viaggio, capace di com-prendere gli affanni, compatire le cadute, farsi vicino in quanto egli stesso impotente e sofferente. Scoprire Dio entro il limite umano, è questo che ci permette la poesia meriniana, la quale dedica uno spazio privilegiato a Maria, paradigma e metafora della stessa Merini. Entrambe, Alda e Maria, si rivelano donne della Parola, capaci di accogliere dentro di sé e trasfigurare per noi tutti quella parola d’amore posta loro nel grembo, capaci di mantenere uno sguardo stupito sul mistero, capaci di vedere oltre... Il presente studio è una proposta di lettura dei testi meriniani che tiene conto della riflessione teologica, anche in rapporto allo sforzo di «dire Dio» da parte delle donne credenti. Nel fare questo l’autrice ha concentrato la sua attenzione in particolare sulla più recente produzione di ispirazione biblico-evangelica della poetessa milanese.
Chiara Saletti, nata a Verona nel 1966, è insegnante di religione cattolica e socia del Coordinamento Teologhe Italiane (CTI). Laureata in Lettere moderne presso l’Università di Padova, ha conseguito il magistero in Teologia presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Verona. Collabora con la rivista «Evangelizzare».
Il libro affronta i temi dell'immagine e dello spettacolo nella cultura contemporanea alla luce della riflessione filosofica di Jean Baudrillard, come fondamentale chiave di interpretazione nell'ambito della teoria e dell'estetica cinematografica. Lo studio storicizza e contestualizza i nuclei innovativi del pensiero di Baudrillard che, a partire dall'eredità di Nietzsche, Benjamin, Heidegger, Barthes, Baudelaire e delle avanguardie artistiche, vede la cultura dell'immagine e dello spettacolo sostituirsi al tradizionale ordine di valori e principi e traccia le mappe di questo cambiamento: dalla nascita del simulacro e della seduzione delle apparenze, come si delinea con il divismo cinematografico e il sistema dello spettacolo di massa, all'avvento della realtà virtuale e del reality show. In questo contesto significativo appare il tema del corpo cinematografico dell'attore e fotografico della pubblicità. Il volume analizza i temi del divismo e la recitazione di icone del cinema come Charlie Chaplin, Buster Keaton, Marilyn Monroe, Cary Grant e il tema del volto nella pubblicità.
Basato su un approccio storico-comparativo, questo manuale fornisce tutti gli strumenti conoscitivi necessari per comprendere come la famiglia sia stata definita e regolata nel mondo occidentale e in altre società. Questa nuova edizione aggiornata e ampliata presta una particolare attenzione al tema del rapporto famiglia-lavoro, un terreno su cui sono più evidenti i processi di mutamento. Le vicende familiari contemporanee sono infatti attraversate da un forte dinamismo demografico, ma anche culturale e nelle forme di regolazione pubblica, a livello nazionale e sovranazionale. In tale dinamismo si possono leggere sia le persistenze di lunga durata, sia l'incessante lavoro di interpretazione, trasformazione, ridefinizione attraverso cui "la famiglia" viene costruita e sperimentata a livello micro degli individui, come pure a livello macro della società.
Fuggiti da casa, scacciati dalle famiglie, nei loro pochi anni di vita i bambini di questo libro hanno già sperimentato disperazione e violenza lungo le pericolose strade delle città dello Zambia, prima di approdare nel porto tranquillo del Mthunzi Centre, la casa di padre Kizito, uno dei più noti missionari comboniani italiani, in Africa da molti anni con il sostegno della Ong Amani. Intorno a lui, una piccola comunità di africani e volontari italiani, impegnata a combattere il fenomeno sempre più allarmante dei bambini di strada. Queste storie - raccolte da Chiara Michelon - raccontano in prima persona percorsi tortuosi di sofferenza, ma non solo. Raccontano anche la capacità dell'infanzia di sorridere al mondo nonostante tutto.