Una serie originale che propone le attività di ripasso estivo delle principali materie scolastiche della classe seconda - italiano , matematica , storia , scienze e geografia - sotto forma di divertenti giochi enigmistici che scandiscono le tappe di un avvincente viaggio in un altro Paese. Con i gemelli Edo e Lara, il cane Biscotto e la simpatica zia Olga, i bambini diventano i protagonisti di un'emozionante avventura in Grecia, per ritrovare una bella delfina improvvisamente sparita. Via via che svolgono le schede-gioco, i bambini dovranno attaccare gli stickers per preparare l'equipaggiamento (prima parte) e per completare il puzzle finale (seconda parte), arrivando così alla soluzione del mistero. In una cornice illustrata, potranno quindi: consolidare la grammatica e la comprensione del testo, le tabelline e la geometria; ripassare l'ordine cronologico, le fonti storiche, gli stati della materia, le coordinate, le mappe ecc.; divertirsi con gli stickers; imparare alcune notizie e curiosità sulla Grecia, in un contesto di interculturalità.
L'opera liturgica realizzata dal Concilio di Trento e dai papi successivi fu la canonizzazione del culto romano per come aveva preso forma nel corso del medioevo. L'autore ha scelto di focalizzare la sua attenzione sul periodo posteriore a questa canonizzazione, tracciando una panoramica approfondita che va da Pio V a Giovanni XXIII. La parte iniziale del presente lavoro è dedicata allo studio della messa romana a partire dalle sue origini, nell'ultima, si sottolinea invece la stupefacente sopravvivenza, dopo il Vaticano II, del messale tridentino, che è poi arrivato a essere definitivamente riconosciuto dall'autorità romana. L'autore giunge infine alla conclusione che la storia del messale tridentino è ancora ben lontana dal poter essere archiviata. Questo lavoro costituisce dunque un compendio, il più completo possibile, di una storia liturgica di cui la linearità generale prelude a stupefacenti nuovi sviluppi.
«A Firenze, durante il Convegno Ecclesiale del novembre 2015, papa Francesco ha invitato la Chiesa italiana a riprendere in mano la sua Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium e a farla diventare testo di riferimento per il rinnovamento del cammino pastorale in Italia. A maggio del 2016, il segretario della Conferenza Episcopale Italiana ha firmato l'introduzione a un testo che raccoglieva gli Atti di quel Convegno fiorentino dall'intrigante titolo: "Sognate anche voi questa Chiesa". Infine, durante le Giornate Mondiali della Gioventù svoltesi a Cracovia nell'ultima settimana del luglio 2016, papa Francesco ha invitato ad avere buoni sogni, a coltivarli e ovviamente a trovare le strade per realizzarli». A queste suggestioni del Magistero, l'autore risponde con un testo che, partendo da alcuni sogni biblici (da Abramo a Giuseppe, padre di Gesù), offre un percorso per la catechesi dei giovani adulti. A ogni brano vengono affiancati testi tratti dall'Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium e la presentazione di un maestro spirituale, realizzatore del sogno di Dio nel suo tempo storico. Questo triplice abbinamento (biblico, magisteriale, esistenziale) vuole essere un invito a tenere insieme aspetti che mai devono essere disgiunti: le grandi prospettive e la concretezza, l'idealità e la realtà, poiché, come dice papa Francesco: «Il nostro Dio non è inerte, il nostro Dio è un sognatore: sogna la trasformazione del mondo, e l'ha realizzata nel mistero della risurrezione».
Una serie originale che propone le attività di ripasso estivo delle principali materie scolastiche della classe prima - italiano , matematica , storia , scienze e geografia - sotto forma di divertenti giochi enigmistici che scandiscono le tappe di un avvincente percorso in un paese lontano. Con i gemelli Edo e Lara, il cane Biscotto e la buffa zia Olga, i bambini diventano i protagonisti di un interessante viaggio in Perù, alla ricerca di un antico medaglione scomparso. Via via che svolgono le schede-gioco di crescente difficoltà, i bambini dovranno attaccare gli stickers dell'equipaggiamento (prima parte) e completare il puzzle finale (seconda parte), risolvendo così l'enigma. In una cornice riccamente illustrata, potranno quindi: consolidare le abilità di letto-scrittura, logica e matematica, le sequenze temporali, le parti del corpo, i materiali, i concetti topologici, i percorsi e le mappe; divertirsi con gli stickers; imparare alcune notizie e curiosità sul Perù, in un contesto di interculturalità.
Perché oggi è molto più facile sentirsi offrire dello street food anziché del "cibo di strada"? Come mai i politici dichiarano di voler refreshare il Paese se intendono semplicemente "rivoltarlo come un calzino"? Chi teme un competitor e cerca un endorsement non potrebbe aver paura di un "concorrente" o di un "avversario" e aspirare a un "sostegno" o a un "appoggio"? Questi esempi ci segnalano un'evoluzione preoccupante dell'italiano che negli ultimi anni si sta logorando non solo per il proliferare degli anglismi ma anche per un grave peggioramento delle nostre cognizioni linguistiche. Siamo ormai un Paese dove i fiumi non straripano (una parola perduta!) più, semmai esondano, e i tribunali emettono "ordinazioni" (sacerdotali?) invece che "ordinanze". Come presidente dell'Accademia della Crusca, Claudio Marazzini combatte ogni giorno per difendere la nostra meravigliosa lingua e attrezzarla per le sfide del futuro. L'italiano, ci ricorda Marazzini, ha una storia diversa da quella dell'inglese o del francese - nati con gli Stati nazionali - perché è fiorito ben prima che ci fosse l'Italia: dopo essersi sviluppato nel Medioevo come idioma popolare figlio del latino, si è arricchito splendidamente con la nostra grande letteratura diventando così, fra tutte le lingue, la più colta, raffinata e amata all'estero. Vogliamo dunque ora perdere questo nostro immenso patrimonio di sensibilità e di cultura? In questo libro Marazzini, compiendo un'analisi rigorosa e approfondita, presenta una lucida diagnosi dello stato di salute della nostra lingua e pone le basi per invertire la rotta, appellandosi anche ai politici e alle università, spesso responsabili della dispersione di parole e significati. Allo stesso tempo, passando in rassegna gli errori di ogni genere che si stanno insinuando, ci offre l'opportunità di correggerci e di recuperare le mille e mille sfumature della nostra meravigliosa lingua che forse ci stanno sfuggendo.
Al lavoro: schede, memorandum, presentazioni. A scuola: temi, tesine, relazioni. Nel privato: post su Facebook, email personali, chat sul cellulare. Sarà anche l'epoca degli audiovisivi e della comunicazione in tempo reale, ma non abbiamo mai scritto tanto. E più dobbiamo scrivere, meno sembriamo capaci di farlo. Ma, mette subito in chiaro Claudio Giunta all'inizio del libro, «non s'impara a scrivere leggendo un libro sulla scrittura, così come non s'impara a sciare leggendo un libro sullo sci. Bisogna esercitarsi: cioè leggere tanto (romanzi, saggi, giornali decenti), parlare con gente più colta e intelligente di noi e naturalmente scrivere, se è possibile facendosi correggere da chi sa già scrivere meglio di noi». E quindi? Non potendo insegnare come si scrive, Claudio Giunta prova a spiegarci come non si scrive, passando in rassegna gli errori, i tic, i vezzi, le trombonerie e le scemenze che si trovano nei testi che ogni giorno ci passano sotto gli occhi: dall'antilingua delle circolari ministeriali alle frasi fatte dei giornalisti, dal gergo esoterico degli accademici e dei politici al giovanilismo cretino della pubblicità... Ma in questo slalom tra sciatterie e castronerie Giunta trova per fortuna il modo di contraddire la sua dichiarazione iniziale, perché insegnare Come non scrivere significa anche dare delle utili indicazioni su come si scrive: per ogni cattivo esempio se ne può trovare uno buono da opporgli, per ogni vicolo cieco argomentativo c'è una via di fuga creativa, e spesso basta un punto e virgola per risolvere una frase ingarbugliata. In questo anti-manuale spregiudicato, arguto e divertente, nella tradizione di Come si fa una tesi di laurea di Umberto Eco ma aggiornato all'era di Google, scopriamo che per scrivere bene bisogna ripartire da un po' di affetto per la nostra bistrattata lingua italiana, ma soprattutto bisogna tenere a mente poche regole di buon senso: se scriviamo lo facciamo perché qualcuno ci legga, capisca quel che vogliamo dire e, se possibile, non si annoi a morte. Sembra facile, no? Con ebook scaricabile fino al 30/06/2018.
Nel corso dei secoli l’uomo ha accumulato un discreto livello di conoscenza su ciò che più gli premeva di conoscere: la propria struttura fisica e le possibilità di curarla e renderla più forte. Sa però ancora pochissimo della propria psiche. Ad esempio dove si trovi un suo strumento fondamentale, la coscienza, rappresenta oggi uno dei puzzle più difficili per le neuroscienze, impegnate come tutte le scienze naturali a localizzare e misurare ogni cosa, ma in affanno quando si tratta di aspetti più sottili, non quantificabili e traducibili in misure e luoghi precisi. Per lunghe epoche l’uomo è stato impegnato a vivere e farsi spazio nel mondo vivente, non si è posto troppe domande su chi fosse. Era più urgente e vitale cercare buoni rapporti con le forze che istintivamente percepiva come molto più potenti di sé: quelle della natura primordiale e quelle dell’origine della vita e della morte, che ha interpretato come dei, progenitori e antenati. E’ in questo ambito che ha preso forma il bisogno di “conoscere se stessi” e lo sviluppo di pensiero e di pratiche di vita che lo accompagna. E proprio a partire da questo bisogno e da queste pratiche primordiali che prende il via il viaggio di questo libro alla scoperta di sé, un viaggio tra mito, folklore e psicologia.
Che cosa sono e cosa contengono i vangeli apocrifi? Come e perché sono stati esclusi dal canone della Bibbia cristiana? Nei primi secoli del cristianesimo erano in circolazione diverse raccolte delle parole di Gesù, di cui certune erano trasmesse segretamente. Soltanto alcuni scritti, sopravvissuti a una lunga selezione e valutazione, si sono affermati, come espressione dell’ autentico messaggio di Gesù. Questo libro, che presenta e discute i più importanti vangeli apocrifi, ricostruisce gli ambienti di origine della tradizione e fa luce sul difficile processo di elaborazione della memoria di ciò che Gesù aveva detto e fatto.
Claudio Gianotto insegna Storia del cristianesimo e Storia delle origini cristiane nell’Università di Torino. Per il Mulino ha pubblicato «Giacomo, fratello di Gesù» (2013) e, in questa stessa collana, «Pietro. Il primo degli apostoli» (2018).
Per capire chi siamo, e dove andiamo, dobbiamo sondare il passato profondo. È lì che si trovano le ragioni del presente e le premesse del futuro. La tecnologia è entrata nella nostra vita quando abbiamo costruito i primi strumenti. Da allora essa ha modificato l’evoluzione del nostro corpo e della nostra mente. Abbiamo generato mondi fantastici che ci hanno unito ed emozionato. Narrazioni che ci hanno esaltato, ponendoci al centro dell’universo. Sistemi di relazioni che hanno reso la nostra vita più interessante. Contenendo e coordinando le pulsioni individuali, siamo diventati un grande e potente organismo sociale. Ora però l’umanità deve affrontare nuove sfide. Fra queste la convivenza reciproca, e il rapporto con il mondo “naturale”, su un pianeta che si fa sempre più piccolo e sempre più segnato dalle tracce del nostro passaggio. Toccherà alla nuova intelligenza artificiale, costruita a nostra immagine e somiglianza, portare a termine quel lungo processo di autodomesticazione che abbiamo iniziato decine di migliaia di anni fa, quando abbiamo creato società piramidali, fondate prima sul dominio delle conoscenze e poi sulla fascinazione del potere?
In poche parole:Il dibattito storiografico sull’ermeneutica e la ricezione del Concilio Vaticano II, per capire l’avvenimento più importante della storia del cattolicesimo contemporaneo
Il Concilio Vaticano II resta l’avvenimento più importante della storia del cattolicesimo contemporaneo e la sua celebrazione ha dato luogo ad una bibliografia che non appare esagerato definire alluvionale. Questo libro tratta la storiografia sul Vaticano II analizzando l’articolazione e la complessità delle visioni in campo, spesso in conflitto fra loro, e offre un contributo che si colloca nel dibattito sempre in corso sulla sua ermeneutica (soprattutto riguardo alla continuità o alla discontinuità rispetto alla tradizione). Studiare la storia del Vaticano II e comprenderne le dinamiche non è una disputa fra specialisti perché non significa guardare al passato ma al futuro di tutta la Chiesa: per questo occorre continuare a conoscerne la storia, non soltanto quella generale ma quella dei suoi documenti, comprendere il significato che essi ebbero nel dibattito conciliare e saper cogliere l’importanza delle interpretazioni che il Concilio ha dato luogo nel dibattito teologico e storiografico.
Sotto il nome “questione della lingua” si raccolgono tutte le discussioni e le polemiche relative alla norma linguistica svoltesi da Dante ai nostri tempi. A volte la questione della lingua è stata considerata con fastidio, un peso inutile, ozio di letterati: ma gran parte della tradizione culturale italiana risulta incomprensibile se si ignora il ruolo centrale di questi dibattiti. Quindi è bene conoscerli e tenerne conto. Anche oggi la questione è ben viva, ad esempio quando si polemizza sulla penetrazione dell’inglese, sul linguaggio di genere o sul modo di esprimersi dei giovani, che qualcuno giudica scorretto o troppo intriso di “parlato”. Il libro guida il lettore fino ai più recenti problemi che si proiettano sui destini dell’italiano, e ancora una volta la questione della lingua rivela la sua centralità.