Il libro propone l'approfondimento della figura del «discepolo amato» contestualizzata nel dinamismo della sequela di Gesù nel Vangelo secondo Giovanni. L'approfondimento del profilo letterario e teologico di questa figura enigmatica implica la conoscenza delle linee essenziali del Quarto Vangelo e la sua collocazione nel contesto della letteratura neotestamentaria. L'itinerario - che si compone di otto capitoli che seguono tendenzialmente lo sviluppo narrativo del Vangelo - intende dunque offrire un essenziale percorso letterario e teologico nell'opera giovannea e suscitare il desiderio di riscoprire la straordinaria novità di Gesù di Nazaret e il fascino del suo discepolato.
In questo libro l’autore cerca di fare luce su un argomento dibattuto e poco compreso: il riposo nello Spirito. Avvalendosi di numerose testimonianze e sondaggi Padre Robert fornisce al lettore il quadro completo di un fenomeno che non può lasciare indifferenti.
l gesuita p. Mario Barbera, nella Rivista La Civiltà Cattolica, scriveva: "Non dubitiamo di affermare che queste Istruzioni Familiari catechistiche sono un tesoro, e un tesoro nascosto". In occasione della canonizzazione di San Cesare de Bus, apostolo del catechismo, viene pubblicata la sua opera Istruzioni Familiari, commento al Catechismo Romano del Concilio di Trento. Questo secondo volume ha come tema "I dieci comandamenti". Si tratta di un manuale di metodologia catechistica nel quale San Cesare offre ai lettori, in particolare ai catechisti, una guida con le seguenti caratteristiche: la concretezza del discorso, i frequenti ricorsi alla storia biblica, l'aderenza all'attualità, il coinvolgimento personale del catechista e degli uditori, la comune aspirazione a una maggior conoscenza e a un più coerente e intenso impegno religioso.
Il volume ripropone nella nostra lingua, in edizione critica appoggiata sui manoscritti originali, due saggi brevi del conte Joseph de Maistre (1753-1821). Lo scrittore savoiardo, diplomatico al servizio del re di Sardegna, ha vissuto integralmente il periodo rivoluzionario e napoleonico di cui è testimone diretto. Dallo stile letterario asciutto e pregnante, è uno dei capostipiti della scuola di pensiero cattolica controrivoluzionaria. Il suo testo più noto è Considerazioni sulla Francia, del 1796, che apre il grande filone della critica alla Rivoluzione francese. Il primo saggio del volume, del 1798, è dedicato a una analisi religiosa e politica del protestantesimo; il secondo, del 1794 circa, alla messa a fuoco della nozione di "stato di natura" non poco distorta dal naturalismo filosofico sei-settecentesco, in particolare dagli illuministi e da Jean-Jacques Rousseau (1712-1778), sul quale ultimo la critica demestriana è non poco contundente.
La fiducia è una grazia spirituale che può essere definita come una speranza rinvigorita dalla fortezza. La fiducia ci dà la certezza di essere esauditi nelle nostre preghiere e la prima cosa che dobbiamo chiedere è proprio la fiducia, che ci farà infallibilmente ottenere tutti i beni spirituali che chiediamo e e anche quelli materiali, nella misura in cui non pregiudichino beni spirituali, a cUi tutto deve essere ordinato. L'immagine della Madonna della Fiducia che si venera nel Seminario romano ci esprime nel suo sguardo affettuoso e consolante questa verità: nulla è negato a chi nella Madonna confida. Tutto, in Lei e per Lei, ci è possibile.
Non c'è gioia più profonda di una comunità che sperimenta la comunione fraterna e sinodale nel nome del Signore. E questo il desiderio che Paolo confida ai Corinzi, presentando loro l'immagine della Chiesa come corpo di Cristo composto di varie membra. In tale prospettiva il volume propone la lectio divina di 1 Corinzi 12,1-31. Approfondendo la pagina paolina sul piano esegetico e teologico, si coglie il dinamismo della vita ecclesiale che ha come sorgente la vita trinitaria. Tale dinamismo ha un carattere eminentemente vocazionale e missionario. Applicando la nota metafora somatologica, l'Apostolo sottolinea come ogni membro della comunità risponde ad una chiamata, scegliendo di condividere la propria esistenza e di mettere in comune i doni e ministeri suscitati dall'azione dello Spirito Santo. Dopo aver presentato il contesto epistolare della Prima lettera ai ai Corinzi in cui si colloca la riflessione sulla Chiesa (Capitolo I), viene proposto un percorso in tre tappe: Lo Spirito Santo e carismi (Capitolo II); La Chiesa, un solo corpo, molte membra (Capitolo III); Ministerialità e testimonianza (Capitolo IV).
Il testo, basato su una seria documentazione storica, descrive le vicende di 10 bambini di varie epoche, che hanno lasciato una testimonianza preziosa di una vita donata a Dio per amore del prossimo. Alcuni di questi bambini sono già stati canonizzati, mentre altri, più o meno noti, si propongono come esempio di una fede semplice, ma autentica. Senza straripare nel prodigioso, queste pagine scavano nell'ordinario delle vite di piccoli "santi", per trovare le perle preziose del Vangelo nella loro quotidianità. Una piccola galleria di ritratti di semplici bambini, con i loro giochi, i loro gusti, le loro debolezze, le loro stanchezze... che con la Grazia di Gesù hanno trasformato la loro breve esistenza nel dono di un amore puro e gioioso, che salva il mondo.
Possiamo considerare una lattina un resto archeologico? E cosa ci racconta della nostra civiltà? Cosa rende rilevanti luoghi e oggetti al punto da riconoscerli come siti o reperti archeologici? A partire da dieci oggetti - ad esempio una busta per la spazzatura, una lattina, un furgone Ford Transit, una bottiglia di plastica, una penna USB, un ammasso di detriti in orbita - in dieci brevi capitoli, l'archeologia mette a disposizione il suo sguardo e i suoi metodi per affrontare alcuni fra i principali temi del passato contemporaneo: dall'industrializzazione alla produzione dei rifiuti, dai conflitti mondiali alla diffusione dell'automobile e dei trasporti di massa, dagli orrori dei totalitarismi alle migrazioni non documentate, dalla Guerra fredda all'affermarsi della civiltà digitale, dall'esplorazione dello spazio all'industria cinematografica.
«Esiste qualcosa che, in mancanza d'altro nome, chiameremo "il sentimento tragico della vita", che porta dietro di sé tutta una concezione della vita stessa e dell'universo, tutta una filosofia più o meno formulata, più o meno cosciente. Questo sentimento possono averlo, e l'hanno, non solo uomini individuali, ma interi popoli; è un sentimento che non nasce dalle idee, ma piuttosto le genera, sebbene dopo, è chiaro, queste idee reagiscano su di esso, fortificandolo. Può nascere da una malattia accidentale, da una dispepsia, per esempio, ma può anche essere costituzionale. E non serve parlare di uomini sani e malati. A parte il fatto che non abbiamo una nozione normativa della salute, nessuno ha provato che l'uomo debba essere per natura gioioso. C'è di più: l'uomo, per il fatto di essere uomo, di avere coscienza, è già, rispetto all'asino o al gambero, un animale malato. La coscienza è una malattia».
La Sindone di Torino, il famoso lenzuolo di lino che secondo la tradizione ha avvolto il corpo flagellato di Gesù Cristo, rimane un affascinante mistero. Nonostante molti credano che si tratti di un clamoroso falso medievale, resta un oggetto misterioso e pieno di significato che affascina gli uomini di ogni tempo e si presta al confronto con la scienza in tutte le sue branche. Questo libro è un'indagine sui più recenti e importanti risultati della ricerca sulla Sindone: la nuova datazione di un campione del Santo Lenzuolo, ottenuta attraverso l'uso dei raggi X, ha mostrato che dovrebbe avere 2.000 anni e ha anche indicato una possibile nuova ipotesi per ricostruirne la storia nascosta prima del suo arrivo in Europa.
Dopo un periodo di gestazione di quasi cinque anni, il Dicastero per la Dottrina della Fede ha pubblicato l'8 aprile 2024 la dichiarazione "Dignitas infinita" circa la dignità umana. Nel fare memoria del 75° anniversario della "Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo" (10 dicembre 1948), il Dicastero ha colto l'occasione «per proclamare nuovamente la propria convinzione che, creato da Dio e redento da Cristo, ogni essere umano deve essere riconosciuto e trattato con rispetto e con amore, proprio in ragione della sua inalienabile dignità» (n. 2). In questo volume Gaia De Vecchi e Roberto Massaro offrono una lettura attenta e critica del documento, evidenziando anche nuove piste di lavoro profetico che la chiesa è chiamata a compiere per promuovere, sostenere e implementare la dignità di ogni uomo e di ogni donna.
"In posti lontani abbiamo condiviso notti con le briciole di stelle cadenti, abbiamo respirato i loro pulviscoli incendiati dall'attrito con l'aria. Nel sonno abbiamo sentito la giravolta delle costellazioni con la Stella Polare fissa al centro, a pirolino di roulette. Abbiamo scippato certe notti così alla vita dei giorni. Distanti da candele, lampadine, fari e torri di guardia, abbiamo fissato nelle pupille la distesa dei puntini luce." Sono pagine di commozione trattenuta, e per questo tanto più commoventi e vivide, queste che Erri De Luca dedica alla guida alpina Diego Zanesco, che ha perso la vita nell'estate del 2023 sulla Tofana di Rozes: amico seguito sui saliscendi in Ecuador o sulle Dolomiti. Nell'indagare la causa della sua caduta, cercando il punto preciso del suo distacco dalla roccia, De Luca gli restituisce corpo e voce, riporta pagine dei suoi taccuini e passi dalle lettere che negli anni si sono scritti, tracciandone un ritratto concreto e poetico. E restituisce al contempo, facendoci sentire la roccia sotto le dita, anche il suono degli zoccoli dello stambecco che fugge, il peso del corpo sugli appigli, la ragione stessa di scalare. L'amicizia, la montagna e i libri si intrecciano in questo "Discorso per un amico" con dolcezza, gratitudine e dolore: "Per me rimani Diego, per me insisti, prosegui e io continuo a seguirti". Una serie di fotografie a colori segue passo passo le parole. Questo è per me il racconto di un'amicizia tra due uomini che si sono incontrati per due coincidenze: i libri e le montagne.