Il Diario del capitano dei bersaglieri Giuseppe De Carli inizia il 10 luglio 1943, il giorno dello sbarco in Sicilia delle truppe alleate. L’«Operazione Husky» fu colossale: circa 1.400 navi con migliaia di mezzi da sbarco e circa 150mila uomini. Contrariamente a quanto si pensa, sia lo sbarco sia l’avanzata anglo-americana non furono agevoli. Le forze tedesche e i reparti italiani opposero una tenace resistenza, impegnando gli Alleati in duri combattimenti con notevole spargimento di sangue. Questo Diario inedito racconta con cruda verità il dramma di quei giorni, manifesta con impressionante evidenza lo sconvolgimento della coscienza di un capitano dopo l’8 settembre 1943 e, estendendosi il testo sin quasi alla fine della guerra, descrive la difficile con­dizione dei militari italiani nelle mani degli angloamericani dopo l’Armistizio e la dichiarazione italiana di guerra alla Germania.
Enrico Cattaneo è un ragazzo di 19 anni chiamato a portare le armi e spedito in Grecia quando lo Stato fascista aveva già arruolato tutte le classi militari idonee e da ultimo si era visto costretto a richiamare dei ragazzi che non avevano fatto il servizio militare e la cui istruzione fu rabberciata in pochi giorni. Disperso con altri pochi nella lotta coi partigiani greci, spinto dalla fame si consegna a un reparto tedesco. Poi dopo l’otto settembre, rifiutatosi di combattere con loro come militare dell’esercito fascista della Repubblica di Salò, viene fatto prigioniero e deportato in Russia ove attraversa vicende di ogni genere fino a che, miracolosamente, riesce a tornare a casa.
L’Introduzione è di Edoardo Bressan, storico, professore ordinario di Storia contemporanea presso l’Università degli studi di Macerata.
La Presentazione del Diario di Enrico Cattaneo è di Luigi Trezzi, storico economico, professore ordinario presso l’Università degli studi di Milano Bicocca.
Le Note storiche sono di Paolo De Carli, giurista pubblicista, professore ordinario presso l’Università degli studi di Milano.
L’Antico Testamento risulta talvolta ostico e sfuggente. Ci sono di ostacolo le pagine crude delle guerre e degli stermini fatti in nome di Dio, l’assenza di prospettiva ultraterrena che dalla Genesi, passando per i Salmi, giunge fino al libro di Daniele e al Secondo libro dei Maccabei. Ci sono di ostacolo i Salmi detti «imprecatori», che sono quasi integralmente esclusi dall’attuale preghiera liturgica della Chiesa.
Nonostante tutte le difficoltà, le pagine della Bibbia ebraica, con la loro ricca antropologia, sono irrinunciabili per la comprensione della cristologia poiché esiste un’unica storia della salvezza che si manifesta nei due Testamenti, i quali si illuminano a vicenda, senza che l’uno escluda l’altro.
La formazione definitiva della Bibbia ebraica è avvenuta ad opera di rabbini sapienti del dopo-esilio. La corrente sapienziale si è nutrita degli scritti tramandati dalle generazioni precedenti, ne ha fatto oggetto di meditazione e di studio per illuminare il presente e li ha rielaborati per lasciare indicazioni ai posteri. Nella redazione finale dei libri biblici, gli autori sapienziali hanno dunque impresso un paradigma ermeneutico: i testi antichi non devono essere letti come documenti di un lontano passato, ma come testi vivi da rileggere per illuminare il presente.
Sommario
Introduzione. I. Nudità e foglie di fico. La simbolica del vestito. II. I sempre nuovi inizi di Dio nella storia umana. III. «Lo pose nel giardino perché lo custodisse» (Gen 2,15). IV. Pedagogia della Pasqua ebraica. V. Le tre paure di Gedeone (Gdc 6,11-24). VI. «Un cuore in ascolto, capace di discernere» (1Re 3,4-15).
VII. Il profeta come maestro e i suoi discepoli. VIII. La salvezza dentro la sventura: Ger 29. IX. Salvati o vinti dalla mano di Dio (Sal 107; 73 e 88). X. «Dio ama tutte le cose che esistono» (Sap 11,24–12,1).
Note sull'autore
Giuseppe De Carlo, frate minore cappuccino, insegna Antico Testamento ed Ebraico biblico all’Istituto superiore di scienze religiose Sant’Apollinare di Forlì, allo Studio teologico Sant’Antonio di Bologna e alla Facoltà teologica dell’Emilia-Romagna. Ha compiuto gli studi al Pontificio Istituto Biblico di Roma e i suoi ambiti privilegiati di studio sono i primi capitoli della Genesi, la letteratura profetica e quella sapienziale. Per EDB ha pubblicato Ti indico la vita. La ricerca della Sapienza come itinerario formativo (2003). Collabora con la rivista Parola Spirito e Vita.
La Bibbia paragona la vita umana a una "via" da percorrere e la corrispondenza alle esigenze del patto d’amore stipulato da Dio con il suo popolo è verificata dalla direzione che l’uomo imprime al proprio cammino.
La conversione è allora un’inversione di marcia: il peccatore che si è allontanato da Dio deve intraprendere la strada del ritorno. Mentre la via dell’allontanamento è facile, più ardua è quella del ritorno, perché occorre se ne conosca bene il sentiero.
Il volume propone un itinerario alla scuola dei sapienti di Israele, che educa ai valori dell’attenzione, dell’ascolto, della lealtà, della fiducia… fino all’incontro con la Sapienza, che segna la realizzazione del cammino di maturazione umana e religiosa.
Note sull’autore
Giuseppe De Carlo, lucano d’origine, dal 1983 è frate minore cappuccino della provincia di Bologna, dove è impegnato nel settore della formazione. Ha compiuto studi in scienze bibliche al Pontificio Istituto Biblico di Roma. Insegna esegesi dell’Antico Testamento presso lo Studio Teologico S. Antonio di Bologna e l’Istituto Superiore di Scienze Religiose della stessa città. Suoi ambiti privilegiati di studio sono i primi capitoli della Genesi, la letteratura profetica e quella sapienziale.
Quest'opera, mediante le foto e gli estratti dei discorsi del Papa pronunciati nel corso degli eventi del grande Giubileo del 2000, testimonia i tempi forti di questo periodo essenziale della storia del cristianesimo. L'anno santo, cerniera tra du e secoli, bimillenario, incita, al seguito del papa, a gettare uno sguardo sull'attualita , sull'evoluzione della nostr a societa e sui problemi etici che ne derivano. Quest'oper a, mediante le sue numerose foto e gli estratti dei discorsi del papa, testimonia i tempi forti di questo periodo essenziale della storia del cristianesimo. Un libro per condividere il fervore dei milioni di pellegrini venuti da ogni parte del mondo a roma per assistere agli incontri del santo padre: giornata mondiale della gioventy, giubileo dei bambini, delle famiglie, degli agricoltori, degli artisti, degli operatori dello spettacolo, dei catechisti un libro per associarsi all'emozione provata da l papa durante i suoi pellegrinaggi in israele e in polonia, o ancora durante le cerimonie delle beatificazioni e delle canonizzazioni. Un libro per testimoniare. Un anno storico.volti e paesaggi, luoghi sacri e folle oranti e festanti, primi piani del papa in intensa preghiera, coreografie di danze e di colori, policromia delle vesti sacre, gesti spontanei di pieta, documentano l intensita della vita di fede e di speranza di un popolo che davvero ha celebrato con gioia il giubileo del 2000.
Tra il 2000 e il 2003 il cardinale Tarcisio Bertone raccolse, per volontà di papa Wojtyla, la testimonianza definitiva di suor Lucia, l’ultima dei tre pastorelli di Fatima. Da quegli incontri emerge l’evento prodigioso che segnò l’intero Novecento: le profezie sulla Seconda guerra mondiale, le deviazioni della Russia diventata atea e comunista, il lungo enigma del “Terzo Segreto”, ufficialmente svelato da Giovanni Paolo II nel 2000. Attraverso una rigorosa ricognizione dei documenti che riporta, tra gli altri, le pagine autografe di suor Lucia e l’interpretazione teologica dell’allora Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede Ratzinger, Tarcisio Bertone mette in luce la rilevanza di un messaggio che è fra i più “politici e profetici” del XX secolo e tocca il destino dell’intera umanità. Un messaggio che non ha perso la sua efficacia e ancora oggi continua a essere una provocazione spirituale per un Occidente in bilico tra relativismo e indifferenza, tentato di vivere come “se Dio non esistesse”, materia incandescente di riflessione e invito personale alla conversione, alla penitenza, alla preghiera.
Tarcisio Bertone è stato Rettore Magnifico dell’Università Pontificia Salesiana. Nel 1991 è nominato arcivescovo metropolita di Vercelli, nel 1995 Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, nel 2002 arcivescovo metropolita di Genova; il 21 ottobre dello stesso anno papa Giovanni Paolo II lo crea cardinale. Dal 15 settembre 2006 è Segretario di Stato e dal 2007 Camerlengo di Santa Romana Chiesa.
Giuseppe De Carli, vaticanista del Tg1, ha seguito per diciotto anni il pontificato di Giovanni Paolo II e ora di papa Benedetto XVI. Dal 2003 è responsabile di Rai-Vaticano. I suoi ultimi libri sono Fare la verità nella carità. Da Joseph Ratzinger a Benedetto XVI (Ares 2005) e Benedictus. Servus servorum Dei (Velar/Rai Eri 2008). È stato l’ideatore della più lunga non-stop nella storia della tv mondiale: La Bibbia giorno e notte.