Il Credo Niceno-costantinopolitano - unità di base dell'insegnamento cristiano - definito e commentato dai Padri della Chiesa. Il quarto volume della collana raccoglie testi relativi al ministero dello Spirito, alla persona e ruolo dello Spirito santo nella giustificazione, salvezza e vita santa.
Quest'opera nasce con l'intento di fornire un fondamentale strumento che consente di comprendere facilmente tutte le problematiche inerenti alla disciplina del diritto civile. In particolare, vengono riportate tutte le norme codicistiche, ogni articolo delle quali è spiegato sia con un agile ed esauriente commento che con la giurisprudenza più recente e rilevante. Ulteriore ausilio al lettore è fornito dagli utilissimi esempi pratici che accompagnano le principali norme e costituiscono una chiarissima esposizione della casistica più frequente in materia.
Questo libro è pensato per condividere quanto è stato realizzato, dall'ottobre 2018 al dicembre 2020, nell'ambito del Progetto di sostegno al post-adozione e alle crisi adottive della Regione Lazio, una iniziativa nata per rispondere ai bisogni delle famiglie adottive che affrontano periodi particolarmente critici e complessi. Fil rouge del lavoro è il concetto che ogni "crisi" possa essere un passaggio evolutivo della famiglia, del servizio, del sistema e possa essere vista come un'opportunità per orientarsi nel territorio del cambiamento. Partendo dai temi della ricerca delle origini e del rapporto con la scuola, sono scaturite idee e prassi per intervenire a sostegno delle famiglie adottive e degli operatori coinvolti. Il libro racconta questo processo, dal monitoraggio delle adozioni, attraverso il lavoro clinico con gli utenti e quello di supervisione con gli operatori, per arrivare ad alcune riflessioni metodologiche. Come il Progetto, il libro si presenta multiforme, eterogeneo, aperto, dando spazio al maggior numero possibile di voci (servizi, enti autorizzati, giudici onorari, insegnanti, associazionismo familiare, supervisori e clinici), con stili e punti di vista diversi, con posizioni non sempre coincidenti, che propongono domande più che offrire risposte. Una lettura complessa e stimolante, che invita il lettore a riflettere senza preconcetti e a valutare le proprie emozioni sul tema.
Roma, Venezia, Trento e Trieste, Fiume, ma anche le capitali del repubblicanesimo, quelle dell'antifascismo e della Resistenza, il Veneto bianco, Predappio, Bologna, Sesto San Giovanni, Perugia e Assisi, i reticoli urbani del terrorismo, la Napoli della tradizione laurina, la provincia leghista, la Milano di "Mani pulite". Protagoniste di questo volume sono le città che hanno nutrito l'immaginario politico dell'Italia unita, orientando la "mappa mentale" di varie gene - razioni. Gli autori, recuperando alcune radici ottocentesche, si muovono tra casi eclatanti - per importanza e sedimentazione del rispettivo mito - e altri di conio prettamente novecentesco, i cui echi arrivano talora fino ai giorni nostri. Si interrogano sulle ragioni che hanno dato origine a determinate immagini delle città, nello specifico dei contesti storici e territoriali di riferimento; ne indagano l'evoluzione, il successo così come l'eclissi nello spazio pubblico, i canali di trasmissione e i meccanismi narrativi che hanno accompagnato la loro circolazione nella vita del paese. Anche da questa prospettiva originale, che intreccia storia e rappresentazione, le città si rivelano una preziosa cartina di tornasole per comprendere il profilo politico del Novecento italiano e cogliere i mutamenti più generali in atto nella società.
I siblings sono i fratelli di persone con disabilità. Questo volume, curato da Andrea Dondi, si concentra sul tema dei siblings adulti e sulle problematiche collegate alla vita dei loro fratelli disabili. La prima parte del libro mette a fuoco i temi essenziali, ossia: differenziare il ruolo del sibling da quello dei genitori; la complessa relazione tra i siblings e il fratello con disabilità; l'importanza di occuparsi dei sibling a tutte le età e il grande ritardo dell'Italia su questo fronte. Nella seconda parte è esposta una proposta metodologica già realizzata in molte realtà nazionali: la creazione di gruppi di siblings e la loro conduzione. Chiude il libro una "cassetta degli attrezzi": un esempio di modello in sei incontri con proposte tecniche attive per supportare il gruppo.
Interrogarsi oggi sul presente e sul futuro del cattolicesimo vuol dire ampliare lo sguardo oltre il Vaticano, oltre l'Italia, oltre l'Europa, in una prospettiva geopolitica globale. D'altra parte, la caratteristica più evidente del pontificato di papa Bergoglio è che esso segna - dopo un millennio - proprio la fine del papato europeo. In questo libro curato da Andrea Riccardi, uno dei più autorevoli storici del cristianesimo, si riflette su che cosa è oggi la Chiesa in Cina, in Africa, nelle Americhe e non solo nel Vecchio Continente. Ci si interroga sulle sfide poste dal confronto tra religioni e sulle prospettive dei laici e dei credenti; sul delicato rapporto tra Vaticano e politica; sulla grande questione dei poveri nel contesto della nuova 'teologia delle città'.
Il volume presenta i primi risultati dell'attività di ricerca, svolta attraverso una metodologia quali-quantitativa, nell'ambito del progetto "Open fields / Campagne Aperte: prevenire e combattere razzismo e xenofobia contro i lavoratori immigrati delle aree agricole del Sud Italia", finanziato dalla Commissione Europea, attraverso il programma REC-Rights, Equality and Citizenship (2020-2021). La ricerca ha indagato gli effetti delle politiche e delle iniziative contro lo sfruttamento e per l'inclusione dei lavoratori stranieri in tre regioni italiane - Puglia, Calabrie e Sicilia - e in particolare in tre contesti specifici, che si configurano come enclave agroalimentari globali, in virtù dei modelli di produzione intensiva e di migrazione da lavoro connessi alle catene del valore strutturate nel sistema-mondo: la Capitanata, la Piana di Gioia Tauro e la fascia trasformata del ragusano. La sindemia da Covid-19 ha fatto scoprire come "essenziali", all'interno del sistema agro-alimentare e delle dinamiche di riproduzione della società contemporanea, i lavoratori migranti, che tuttavia spesso permangono come "invisibili" all'interno dei contesti locali e del mercato del lavoro, per effetto delle politiche migratorie, di asilo e di mobilità, e a volte paradossalmente anche delle politiche e degli interventi di contrasto allo sfruttamento lavorativo e di inclusione sociale.
Il periodo tra la Prima guerra mondiale e l'avvento del fascismo costituisce un interessante punto di svolta nella storia del nostro paese. Il volume propone una lettura del 1921 - anno dello squadrismo fascista, dell'attentato anarchico al teatro Diana di Milano, delle insorgenze operaie e contadine, degli Arditi del popolo - attraverso le due lenti della violenza politica e della guerra civile italiana, e ne colloca le ragioni all'interno di un ciclo di lunga durata esaminandone prodromi e lasciti (Sinistra risorgimentale, guerra europea), nonché gli sviluppi successivi fino al tardo Novecento, come ad esempio il nesso tra violenza e ideologie rivoluzionarie. Il testo, oltre ad affrontare questioni interpretative, pone un'attenzione particolare ai casi territoriali e al metodo della Public History, offrendo così un contributo per una storia culturale e sociale della violenza politica in età contemporanea.
Le Lettere circolari ai Salesiani di don Filippo Rinaldi (1856-1931), Rettor Maggiore dal 1922 al 1931 e III successore di don Bosco, sono raccolte in quest’opera unica, per cogliere la paternità del beato e l’originalità dell’attualizzazione del sistema preventivo, connessa tradizionalmente allo spirito salesiano di don Bosco, ma anche flessibile alle nuove sfidanti esigenze della modernità. Don Rinaldi viene eletto alla guida della Congregazione al seguito di don Albera dopo aver praticato il servizio di Prefetto generale per più di vent’anni.
Queste lettere sono «un monumento di saggezza e di ascetica salesiana; riscossero approvazioni ed elogi nel mondo dei confratelli, e suscitarono tensioni spirituali ed apostoliche, e risoluzioni di santità. Lo stile è piano e discorsivo, come quello di Don Bosco; la forma, semplice e senza orpelli di ingombrante cultura; la dottrina chiara e sicura. Il Rettor Maggiore fornisce notizie di famiglia, commemora e commenta avvenimenti e ricorrenze, e soprattutto anima e sprona alla pietà e alla perfezione» (Castano).
Marco Bay SDB, attualmente collabora con la Segreteria generale presso la Sede Centrale e ha pubblicato altre opere compilative per la editrice LAS con riferimento a don P. Chávez Villanueva, don J.E. Vecchi e don R. Ziggiotti.
La Chiesa è chiamata dal Risorto a proclamare a tutte le genti il vangelo della salvezza, e ad accogliere in sé quanti credono alla sua predicazione. Con un approccio interdisciplinare, il volume intende offrire un contributo significativo alla riflessione sulla comunità cristiana e sulla sua vocazione universale di salvezza, in vista dell'inserimento degli uomini in Cristo, facendoli così divenire con lui una sola vita e un solo corpo.