Il tempo quaresimale è sempre stato caratterizzato, in vista di un'autentica conversione personale, da tre dinamismi cardini della vita del cristiano: il digiuno, l'elemosina e la preghiera. Papa Francesco, nel percorso verso il Giubileo del 2025, ha pensato di dedicare l'anno precedente alla preghiera. In cui i cuori si aprano a ricevere l'abbondanza della grazia, facendo del 'Padre nostro' il programma di vita di ogni suo discepolo". Sulla scia di questo splendido progetto dedichiamo la guida alla Quaresima di quest'anno alla preghiera. Meditando e pregando il Padre nostro, i Salmi, le orazioni liturgiche e le preghiere di grandi santi e testimoni della fede, ci disponiamo ad una speciale scuola di preghiera che è anche scuola di teologia, non solo quindi fonte di ispirazione nel nostro dialogo intimo o comunitario con il Signore, ma anche prezioso approfondimento dottrinale. In questo percorso ci aiuta anche una breve riflessione sul Padre nostro, nelle pagine finali del sussidio. La preghiera porta necessariamente alla carità, altrimenti risulta vuota, arida, senza alcun senso.
È sempre difficile convincere gli studenti di un corso di laurea triennale in psicologia e nelle scienze del comportamento che la metodologia, le tecniche statistiche e, più in generale, la psicometria, non sono discipline per pochi eletti... L'uso di questo manuale può effettivamente "alleggerire" lo studio di tali discipline: l'accento è infatti posto sull'intuizione e non sulla matematica e i diversi argomenti vengono spiegati con un linguaggio semplice.
Molte sono le occasioni e le modalità per esprimere riconoscenza a chi ha dedicato la vita allo studio e all'insegnamento: due ambiti, strettamente uniti tra loro dal lavoro di ricerca, tradotti in pubblicazioni. Sono queste ultime, del resto, unitamente alla docenza, che offrono un contributo per sviluppare ulteriormente l'orizzonte della cultura. Il festeggiato, il prof. Don Manlio Sodi destinatario della presente miscellanea di studi, è conosciuto ovunque per il contributo che ha saputo dare nella sua lunga esistenza alla scienza liturgica. L'elenco dei volumi, degli studi e di altri lavori sempre impegnativi - come gli editoriali, le presentazioni di volumi, le dispense per gli studenti, ecc. - costituiscono un segno eloquente di una esistenza donata al grande ambito del culto, della liturgia. Un ambito, questo, che racchiude un insieme di attenzioni che si muovono dal messaggio biblico, patristico, storico... per giungere alla pastorale e alla catechesi, senza dimenticare la comunicazione, l'arte e la musica. Ed è in questa ottica che è possibile apprezzare la notevole varietà di contributi che si muovono in questi ambiti. Amici e Colleghi hanno offerto per questa occasione testi a partire dalla propria specifica competenza. Le pagine dell'opera costituiscono una testimonianza eloquente di come la ricerca e lo studio in re liturgica possa spaziare toccando numerosi temi. L'indice del volume evidenzia un orizzonte miscellaneo ma comunque unito da un filo comune, come evidenziato anche nell'Introduzione generale. Il titolo: Mysterium liturgicum è già eloquente da solo; ma l'aggiunta del colere et fovere denota un impegno che la Sacrosanctum Concilium ha affidato a tutta la Chiesa. In tale ottica si pongono gli studi elaborati per l'occasione; essi offrono un punto di riferimento per apprezzare la storia e il presente, e per delineare ulteriori sviluppi. La collocazione della miscellanea nella collana «Veritatem inquirere» trova il proprio habitat più logico. Ogni studio può collocarsi nel contesto di una veritas costantemente da approfondire. È la ricerca della verità in ogni ambito della vita che anima costantemente la cultura. E quando la cultura è a servizio del cultus allora più evidente appare il ruolo di una fatica per esprimere riconoscenza. Presentazione di Arthur Roche. Postfazione di Vittorio Viola e Antonio Stagliano.
Dai comizi politici alle manifestazioni di piazza, dai cartelloni pubblicitari alle sfilate di moda e all'avvento di nuove tecnologie, l'uso di riferimenti religiosi ha acquistato negli ultimi anni visibilità sulla scena pubblica facendo scalpore e accendendo talvolta anche vivaci polemiche. Le ragioni di questa rinnovata visibilità sono da cercare anzitutto nel riconoscimento dell'importanza della dimensione simbolica nella costruzione della realtà. Ciò porta una molteplicità di attori sociali, collettivi e individuali, a fare pubblicamente uso di segni e immagini attinenti al mondo delle religioni al di fuori dei loro contesti originari. Il volume, in cui si intrecciano analisi condotte a livello internazionale, documenta questa tesi generale attribuendo ai mezzi di comunicazione un ruolo propulsore di tali processi. Senza dimenticare che anche le religioni tentano dal canto loro di percorrere, con qualche rischio, vie finora inedite.
Il dibattito culturale degli anni '20 e '30 del Novecento e la sua incidenza sulla vita ecclesiale si trovano al centro dell'attenzione e rappresentano l'oggetto principale del volume che raccoglie gli Atti del XV Colloquio Internazionale dell'Istituto Paolo VI. L'intento perseguito con la scelta di questo tema è evidentemente quello di chiarire in che modo lo studio, l'avvio del ministero e lo sguardo sul mondo, dal punto di vista della Segreteria di Stato vaticana, nell'epoca dei totalitarismi, abbiano plasmato la figura di Giovanni Battista Montini e rendano ragione delle caratteristiche dell'azione pastorale e del magistero nelle successive stagioni della sua vita. Si incontra qui, nella sua radice, il tema a lungo studiato del rapporto di Giovanni Battista Montini con la modernità. Egli si forma nella stagione ecclesiale successiva al modernismo, in un contesto ecclesiale assai sensibile e, non di rado, dichiaratamente sospettoso verso ogni possibile cedimento al pensiero moderno. Negli anni '20 e '30 G.B. Montini matura uno sguardo differenziato sulla cultura moderna, che non deve essere demonizzata, ma neppure può essere assunta acriticamente. In modo più profondo, ma anche meno esplicito, si intravede negli scritti di Montini di questo periodo la convinzione che la modernità si dà in molti modi ed esige perciò capacità di discernimento e un'attitudine che si potrebbe dire di "partecipazione critica" alla vicenda della cultura del tempo.
Cosa contiene questa Dichiarazione? La posizione della Santa Chiesa su: Aborto, eutanasia, teoria gender, guerra, povertà. Il volume, oltre a riproporre integralmente il documento vaticano sull'infinita dignità dell'uomo, offre una interessantissima guida dialogata con monsignor Raffaello Martinelli che, rispondendo a domante precise e puntuali, spiega i concetti fondamentali del testo permettendone una comprensione profonda e completa. La competenza e la semplicità espositiva di mons. Martinelli aiuta a entrare nel testo e a farne un autentico testo di meditazione e approfondimento.
Il cadavere di Giacomo Matteotti venne ritrovato a due mesi dalla scomparsa, il 16 agosto 1924, nel bosco della Quartarella, a una ventina di chilometri da Roma. Il 10 giugno precedente, il politico era uscito di casa a piedi per dirigersi verso Montecitorio. Sul lungotevere Arnaldo da Brescia lo aspettava un'auto. I suoi aggressori saranno identificati come membri della polizia politica fascista. Matteotti, che aveva da poco attaccato Mussolini e il fascismo in un discorso indimenticabile, a difesa della democrazia, venne ritrovato dal cane di un brigadiere dei Carabinieri in licenza: era già in fase di decomposizione. Questo volume riporta l'ultimo Discorso di Matteotti, quello che gli costò la vita, oltre alle lettere che, nei giorni della sua scomparsa, vennero scambiate tra gli amici Filippo Turati e Anna Kuliscioff, il Discorso di Mussolini e un testo a firma di Piero Gobetti, a ricordare la figura dello statista veneto. Un libro-documento, per non dimenticare.
Una Novena che segue la lettera di Natale ai bambini dell'arcivescovo Mario Delpini, per pregare insieme ai nostri amici e cari, e gioire per il Signore che viene!
Con l'edizione del 2023 la Fondazione Migrantes arriva alla settima edizione del rapporto dedicato al mondo dei richiedenti asilo e dei rifugiati. Un lavoro scritto da un'equipe di autrici ed autori che si lasciano "toccare e interrogare" dalle sofferenze e dalle contraddizioni che le persone in fuga nel mondo raccontano o portano scritte nei loro volti e nei loro corpi. Anche quest'anno un simile sguardo è cruciale per leggere dati, norme, politiche e storie di un'Unione europea e un'Italia che non solo stanno erodendo il diritto d'asilo, ma stanno addirittura tentando di smantellarne i capisaldi. In questo quadro di pesanti violazioni dei diritti umani e delle convenzioni internazionali, ogni strumento sembra valido per perseguire lo scopo di escludere e per contrarre lo spazio della protezione internazionale e dei diritti di richiedenti asilo e rifugiati: dagli accordi tra Paesi a prassi discutibili, sia nella gestione alle frontiere che fuori dalle questure, che nell'accesso ad accoglienze sempre più precarie e prive di servizi essenziali, quali l'orientamento legale, il supporto psicologico e la mediazione linguistica. E tutto ciò avviene in un quadro in cui le guerre e altre crisi hanno portato il numero delle persone in fuga nel mondo al più elevato livello di sempre - oltre i 110 milioni di persone in fuga nel mondo - benché siano sempre pochi in proporzione i migranti che cercano ottengono protezione in Europa e in Italia. Non rinuncia questo volume a proporre in ogni settore - dall'ambito più legale a quello più sociale ed etico - possibili modalità per uscire dall'impasse, prendendo ancora una volta spunto dalle parole di papa Francesco proposte per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato (GMMR) del 2023 Liberi di scegliere se migrare o restare: parole che rappresentano l'orizzonte di senso in cui si riuscirebbero a risolvere molte delle questioni poste dall'attuale scenario, ma che necessitano con urgenza di azioni concrete per ridare dignità a chi è in fuga e cerca protezione che al momento -anziché essere libero di pensare se migrare o restare - si trova sempre più spesso "intrappolato" e "trattenuto". L'augurio è che questo volume possa anche quest'anno aiutare a costruire un sapere fondato rispetto a chi è in fuga, a chi arriva a chiedere protezione nel nostro continente e nel nostro Paese, che ci aiuti a restare o ritornare "umani", capaci di costruire finalmente quelle azioni concrete che ci facciano togliere il punto interrogativo che abbiamo inserito nel sottotitolo - liberi di pensare se migrare o restare?