This multi-author book is a response to the exhortations from Pope Francis to consider the Covid-19 pandemic as a sign of crisis in the current economic system, marked by unacceptable social inequalities and severe damage to ecosystems, yet also representing an opportunity to better understand the interconnected-ness of these systems and to envision new paradigms for their radical transformation. Our aim is for a multi-disciplinary analysis of the pandemic in order to expose the systemic features of this crisis, linking health in all its human and social dimensions with the economy and the natural environment. We also seek to envision new paradigms that support and enflesh the so-called "Economy of Francis," which posits a holistic vision of relations between people, and between humans and creation. Questo libro multiautore nasce dalle recenti esortazioni di Papa Francesco a considerare la pandemia Covid-19 come un segno di crisi del sistema economico attua-le, segnato da disuguaglianze sociali inaccettabili e gravi danni agli ecosistemi, ma anche come un'opportunità di trasformazione radicale. Si intende realizzare un'analisi multidisciplinare della pandemia per mettere in rilievo gli aspetti sistemici di questa crisi, collegando la salute in tutte le sue dimensioni umane e sociali con l'economia e l'ambiente. In questo modo, si intendono anche tracciare nuovi possibili paradigmi che possano supportare ed incarnare la cosiddetta "Economia di Francesco", che propone una visione olistica delle relazioni tra uomini, popoli e creato.
I saggi del volume esaminano da una prospettiva spirituale, socio-politica e culturale le storie di donne, nate o trasferitesi a Roma, che hanno affrontato coraggiosamente le crisi del loro tempo dall'inizio del Cristianesimo ai giorni nostri.
Gli «Scritti» di Silvio Ferrari sono l'occasione non solo per ripercorrere l'itinerario intellettuale dello studioso di discipline ecclesiasticistiche, ma per offrire ai lettori uno spunto di autentica riflessione su quanto la libertà religiosa sia un valore da porre a fondamento per la costruzione di una società genuinamente pluralistica. E questo valore è il filo conduttore degli «Scritti» qui raccolti in tre sezioni principali: il diritto ecclesiastico: una questione di metodo; religione e religioni nello spazio pubblico; diritti religiosi e comparazione. Si snaturerebbe il pensiero dell'autore se non emergesse dalla raccolta che le discipline ecclesiasticistiche sono scienze vive, attente agli sviluppi della globalizzazione, sempre chiamate a «offrire input significativi per costruire un modello giuridico capace di gestire la diversità culturale e religiosa».
Il volume è frutto della prima giornata di studi dedicata al Magistero di Giovanni Paolo I sulla base dell'acquisizione delle fonti promossa dalla Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I in collaborazione con il Dipartimento di Teologia dogmatica della Pontificia Università Gregoriana. In questa occasione sono state approfondite le linee maestre del Magistero di Giovanni Paolo I in una prospettiva sostanzialmente nuova data dal recupero e dal riordino delle carte dell'archivio privato di Albino Luciani e dall'edizione critica integrale dei testi e degli interventi del Pontificato. I contributi offrono un riferimento per un'attenta analisi teologico-pastorale, ecumenica, storica ed ecclesiale del Magistero di Giovanni Paolo I, che in tempo breve ha concorso a rafforzare il disegno di una Chiesa conciliare e rimane punto di riferimento nella Chiesa universale.
Il parlato filmico è stato spesso considerato poco verosimile per gli scostamenti rispetto alla lingua della vita "reale". Va tuttavia osservato che da alcuni decenni si va affermando una tendenza sempre più marcata a ridurre le distanze tra lo schermo e la realtà, cosicché il cinema sembra avvicinarsi a quello che accade anche linguisticamente nell'Italia contemporanea. Si tratta di una questione che emerge nella maggior parte dei contributi raccolti in questo volume, accomunati dall'interesse per la dimensione pragmatico-linguistica dell'italiano cinematografico. I temi affrontati sono molteplici e vanno dal plurilinguismo alla varietà dei registri, e dalla presenza di lingue, dialetti e personaggi stranieri ad alcune particolarità pragmatiche e linguistiche come la scortesia e il turpiloquio.
Il cardinale Ugo Poletti fu Vicario di tre Papi per la diocesi di Roma: San Paolo VI, Giovanni Paolo I e San Giovanni Paolo II. Questo volume raccoglie gli atti del Convegno che la diocesi di Roma gli ha voluto dedicare il 4 novembre 2021, a poco più di 24 anni di distanza dalla sua morte avvenuta il 25 febbraio 1997. La giornata di studi si è svolta a Palazzo Lateranense e ha visto la partecipazione di storici dell'età contemporanea e di testimoni che lo conobbero e collaborarono con lui. Come sanno bene quelli che lo frequentarono, il suo ministero fu strettamente ancorato a quello dei Papi. A Roma cercò di attuare le sollecitazioni del Concilio Vaticano II e di far scoprire alla comunità cristiana l'identità di Chiesa locale radicata nella città, affrontando le difficoltà riguardanti l'impegno evangelizzante, la dimensione della solidarietà cristiana, l'accrescimento del senso religioso e il consolidamento dei rapporti umani. Certamente visse con dedizione il suo ministero di Pastore e si adoperò con tenacia affinché la Chiesa di Roma andasse incontro alle esigenze comuni, soprattutto sociali e spirituali.
"Piuttosto che chiederci se siamo capaci o se sia possibile il dialogo, dobbiamo dire che forse non abbiamo scelta. Se non siamo capaci, lo dobbiamo diventare, perché è urgente in quanto l'alternativa è la guerra. Dobbiamo trovare il modo di farlo, non solo per rimanere nella pace, ma anche per la fede cristiana. Se vogliamo essere fedeli alla fede cristiana, dobbiamo accettare che questo dialogo è cominciato prima di noi: è il dialogo di Dio col mondo. Nostro compito è partecipare a questo dialogo". (Fr. Adrien Candiard OP)
Mitria, anello pastorale, vincastro e croce sul petto. Nell'immaginario collettivo il vescovo è questo, un funzionario di Dio immerso nel sacro, distante anni luce dal sentire e dai problemi degli uomini del suo tempo. Non solo vescovi va oltre i paramenti per scardinare i luoghi comuni che accompagnano la figura del successore degli apostoli in un dialogo serrato e senza riverenze tra l'autore e tredici pastori sulle sfide della Chiesa: dalla sessualità alla pedofilia, dall'eredità del Concilio Vaticano II all'esercizio dell'autorità nel popolo di Dio, dalla laicità dello Stato all'impegno dei cattolici in politica. Quel che emerge è una Chiesa in ascolto, plurale, arrovellata nella continua dialettica tra conservazione e innovazione, nel tentativo, non sempre riuscito, d'incarnare il Vangelo sulla faccia della terra prima del ritorno dell'Eterno. Con il contributo iniziale del Card. Carlo Maria Martini - Intervengono nel libro i seguenti Vescovi: Lucio Soravito De Franceschi, Vescovo di Rovigo-Adria - Roberto Busti (Mantova) - Carlo Mazza (Fidenza) - Dante Lafranconi (Cremona) - Delio Lucarelli (Rieti) - Sebastiano Dho (emerito Alba) - Domenico Mogavero (Mazara) - Silvano Montevecchi (Ascoli) - Paolo Urso (Ragusa) - Tommaso Ghirelli (Imola) - Ivo Muser (Bolzano) - Luigi Bettazzi (emerito di Ivrea) Francesco Ravinale (Asti) - Giovanni Giudici (Pavia).
I codici esplicati minor sono corredati da un essenziale commento al fine di: consentire al lettore, attraverso una spiegazione semplificata, un approccio più facile e diretto al singolo dato normativo; evidenziare l'essenza e la ratio dei principali articoli per cogliere nessi e collegamenti con le altre disposizioni. I codici esplicati minor mediano tra la trattazione manualistica (di taglio teorico ed avulso dal contesto normativo) e l'arida sequenza codicistica, a volte troppo specialistica e non sempre di immediata comprensione. I codici esplicati minor sono indirizzati soprattutto a quanti vogliano consultare un agile testo codicistico corredato da brevi note e commenti.
Le preghiere della tradizione cristiana, unitamente a preghiere per circostanze varie, sono state raccolte in un piccolo libretto a colori perché possano essere proposte a ragazzi e ragazze. I testi delle preghiere tradizionali, come il Padre nostro o il Gloria sono aggiornati alle più recenti versioni. Il libretto contiene anche una traccia per celebrare il sacramento della riconciliazione.
Nei cinque anni trascorsi a Dublino, Gerald Manley Hopkins sentì più volte il bisogno di meditare su un particolare passo degli "Esercizi spirituali" di Ignazio di Loyola dedicato alla desolazione spirituale. Il poeta era sprofondato in un cupo sconforto, acuito da una sensazione più volte denunciata di sterilità creativa. Fu però in quel periodo, che coincide con gli ultimi anni della sua breve esistenza, che Hopkins concepì alcuni tra i testi più riusciti della sua produzione. A comporre la raccolta dei sonetti che qui presentiamo, a cura di Domenico Pezzini, non sono soltanto i «terrible sonnets» o «dark sonnets» - espressione di quell'abisso di disperazione nel quale il poeta si trovava -, ma tutta la produzione dublinese, comprese quindi le liriche nate nei momenti belli vissuti nella realtà o anche solo nella memoria. Strettamente intrecciati con la biografia del loro autore, i sonetti permettono di conoscere «i vari movimenti che avvengono nell'anima» e costituiscono un itinerario completo e profondo dentro una «vita così ricca di promesse, in continua oscillazione tra entusiasmo e depressione, ma che ha saputo trarre da questo suo temperamento drammatico tesori di poesia che continuano a nutrire di bellezza e di pazienza intere generazioni».
Il paradigma delle "religioni mondiali" è da tempo oggetto di controversie nel campo dei Religious Studies, perché nel suo sforzo normativo, che pone tradizionalmente in rilievo come religioni universali i grandi monoteismi - cristianesimo, ebraismo, islam - seguiti da hinduismo e buddhismo, rischia di essere non inclusivo e riduttivo del fenomeno reale delle religioni, differenziate tra loro storicamente e geograficamente, e nelle loro forme primitive o più recenti. In quest'ottica il volume fornisce elementi per ripensare il modo di concepire e insegnare le religioni, presentando un'ampia gamma di soluzioni innovative rispetto agli schemi tradizionali. I contributi di studiosi internazionali, che illustrano le sfide poste al paradigma delle "religioni mondiali" nei loro diversi contesti scientifici, istituzionali e geografici offrendo specifici suggerimenti bibliografici, rappresentano una prospettiva di ricerca innovativa negli studi di religionistica e nell'approccio all'insegnamento stesso della religione.